Monday, April 30, 2007
.:le fabbriche di fast food:.
[…quando dico cosa faccio per sbarcare il lunario la gente mi ride in faccia. questa cosa m’ha fatto parecchio meditare. potrei dirlo in tv o in un circo, meglio se vestito da pagliaccio forse. sarebbe d’effetto. e perché no, potrei farlo suonando una bella trombetta, cascando di tanto in tanto e gridando fino a perdere completamente la voce - “LAVORO IN UN FAST FOOD!”- pensa poi se cominciassi ad elencare tutta la sfilza di lavori che ho fatto negl’ultimi cinque anni. tutto vi direi tranne che il fumettista. si perché per lavoro intendo “occupazione con retribuzione”.
ma questo, è un altro discorso.
oggi vorrei segnalarvi un evento: GIOVEDI 3 MAGGIO 2007 alle ore 10:00, alla CGIL Nazionale – Corso D’Italia, 25 Roma – (Sala Giuseppe Di Vittorio) verrà presentato e proiettato il film-documentario “Fabbriche di fast food”. in una società fatta di donne, uomini e bambini, alcuni si ritroveranno a lavorare presso una delle più grosse multinazionali americane, ovvero McDonald’s. insieme cercheranno attraverso l’aiuto della Filcams CGIL, di capirci qualcosa su “Diritti e sindacalizzazione”. Finale sorprendente e sollazzo post film come il McQuest (un questionario on line dove potrete fare commenti e proposte) e il “McTools” (ferri del mestiere per delegati, lavoratori e sindacalisti). un film per tutta la famiglia.
nel corso dell’attivo inoltre, potranno essere ritirate le copie del DVD prenotabili fin d’ora alla Segreteria Organizzativa: Roberta Bottini – tel. 06-5885102 – email: roberta.bottini@filcams.cgil.it . per maggiori informazioni visitate il sito http://www.filcams.cgil.it .
non mancate!...]
Sunday, April 29, 2007
Poesie senza ADSL - ad una platea di invisibili
Ci sono tutti i tuoi compleanni
(quelli passati insieme)
le prime foto
e tutti i viaggi
che ci siamo regalati.
Se clicchi in basso
a destra - sul cuore che ruota -
trovi pure un'animazione
di noi due
che corriamo felici
per il mondo.
Non ho inserito
soltanto
il contatore delle visite
per non sapere
a quanti
sto urlando il mio dolore
g
[sono a trapani. a casa, nel mio mondo d'origine. è notte.
penso. come fanno molti, prima di addormentarsi.
una volta pregavo. una volta, forse, ero più coraggioso.
penso di essere una variabile, la variabile tra il mondo (quello reale, esterno) e il mio personale mondo.
quello che mi accade è il punto di incontro tra le due cose.
penso che ognuno di noi abbia una sua vibrazione energetica frutto delle esperienze passate e delle scelte fatte con determinazione. noi vibriamo ad un frequenza e questa frequenza muove gli eventi attorno a noi.
ma ci dev’essere un forte carico di consapevolezza. altrimenti non funziona. per fare un esempio porterò una testimonianza diretta... la mia.
dovunque vada trovo solo disagio. lasciamo stare la mia famiglia, quella è un'altra storia. È il mio mondo d’origine, la vibrazione originaria.
l’imprinting energetico.
ma da quando ho deciso di vivere affianco agli emarginati ecco che ne incontro sempre di più. ecco che inizio a riconoscerli dovunque. al supermercato. ad una fermata d’autobus. in un pub. in fila alla posta. ed ecco, anche, che loro iniziano a riconoscere me. sentono che la vibrazione è la stessa e si avvicinano. si accostano con naturalezza e si assestano sulle mie frequenze abbracciandomi con le loro ed ecco che nasce un sistema binario di stelle spente…
ovviamente, in quello che dicoscrivo, il senso ce l’ha il non detto e quindi, non ne abbiatemene per questo, parlo, forse, solo per me e/o a pochi iniziati. non è per discriminare chi legge, per carità, ma per ingenua incapacità del sottoscritto di essere chiaro con il mondo e l’uomo.]
Tu belleza
Seis megapixels no son suficientes
Para contar
En detalle
Tu esplendor.
Tu belleza
Degradaría
Sin contorno.
Por eso
La tarjeta de memoria
Está todavía
En su estuche.
g
Traduzine: Silvia
[Giro mi ha detto "scrivi qualcosa sul blog"....qual-cosa.........non è semplice....o forse non lo è per me....che sovraccarico d'importanza ogni cosa che faccio....parlare al nulla....e al tutto allo stesso tempo....ho pensato "scriverò banalità"....non si possono che scrivere banalità se si parla con sè stessi....ma poi mi è venuto in mente il gioco del telefono......."la banalità non è che una frase, o anche meno e quindi può diventare qualcos'altro passata di bocca in bocca"...per questo spero che dalla mia bocca esca quel "qualcos'altro" ora e sempre...o magari anche no....serve pur qualcuno che inizi....
silvia]
[silvia ha iniziato... non commento (anche se è evidente che la cosa mi fa felice) e lentamente comincio a defilarmi! ;-)
g]
Friday, April 27, 2007
LA CITTA' di TERESA:RADIOLIT3 (abusivi x dovere)
[TerraNullius è realmente una terra di nessuno, dove ci si può riappropriare del sole, della terra, di tutto il creato ... e, a parte il mio scontato e decadente incipit, posso dire che esplorare TN mi sta dando nuova energia. Cliccando sul logo de "LA CITTA' DI TERESA" approderete sul sito del concept book realizzato da Luca Moretti e Antonio Bruno (storia del primo, illustrazioni del secondo). Il libro è free, gratis, libero ... ha solo un compromesso, per scaricarlo dovrete ascoltarvi RADIOLIT3, la terza puntata della nostra radio abusiva condotta dal sottoscritto che per una volta ha sperimentato il brivido dello speaker e ha assordato già le orecchie di 300 ascoltatori.
Quindi ringrazio la crew di TN per la fiducia e la possibilità di imparere un altro mestiere (oltre a fare lo speaker per la puntata mi hanno messo a fare il fonico, altrimenti che artigianato è?) e voi tutti che dovrete ascoltami per 60 minuti blaterare + del solito!
Poesie senza ADSL (amici:granato)
kkkkkkkkkk
kkkkkkkkkk
kkkkkkkkkk
kkkkkkkkkk
kkkkkkkkkk
kkkkkk
[Sarò ripetitivo, ma io adoro internet quuando accadono situazioni come questa. Uno lancia un'idea e la gente, liberamente, senza impegno, con rilassatezza coglie e riprone alla decima potenza. Questa poesia che vi propongo, a mio avviso, è una genialata. Qualcuno forse avrebbe da ridire sul valore poetico di quelle K, ma in macrocontesto delirante come quello delle POESIE SENZA ADSL questa è una chicca necessaria.
Grazie Tommaso, fatti altri 2, 3, 10 bicchieri una di queste sere e contina a scrivere ... perchè la scrittura è l'unico "nutrimento" di cui abbiamo bisogno e chi ci leggerà sarà la ricompensa che cercavamo...]
Wednesday, April 25, 2007
.:oggi è una di quelle giornate:.
...oggi è una di quelle giornate in cui aiutare gli altri è così difficile e aiutare se stessi diviene quasi un'immane impresa. vorrei dormire, ma non ci riesco. dicono siano i troppi pensieri. quando dormo invece, è come se stancassi ancora di più il mio corpo. vedere il sonno come una perdita di tempo non è proprio appagante, non sognare poi, se non a occhi aperti diventa invece frustrante.
...oggi è una di quelle giornate in cui buttarmi su un prato e non pensare a nulla sarebbe cosa ideale e sana. ma l'allergia rovina un pò l'atmosfera romantica che potrebbe crearsi con la natura. basterebbe imbottirsi d'antistaminico è vero, ma sarebbe come copulare con la madre terra imbottito di viagra. anche il mio humor sembra esser malato, lo so.
...oggi è una di quelle giornate in cui vorresti stare con la tua famiglia, mangiare pasta al forno, cotolette e patate arrosto e prendere un buon caffè seguito da una sigaretta e una chiacchiera di almeno quattro ore con i tuoi fratelli, nipoti, sorelle, padri, madri ecc. Poi alzarti da tavola all'improvviso e dire "vado a fare un giro, torno fra un pò", per poi tornare alle due del mattino, dopo aver visto amici, fidanzate e amanti.
...oggi, è una di quelle giornate in cui scriverei una lettera a chi non sento da tanto, troppo tempo. a chi non vuole più vedermi ne sentirmi, a chi vuole solo sentirmi ma non vedermi e viceversa. a chi sente la mia mancanza e a chi non gliene frega un emerito cazzo di me. è una di quelle giornate in cui il tempo sembra avercela con te. in cui ti senti depresso senza nemmeno sapere cosa diavolo sia in verità la depressione. in cui la matita ti scivola dalle mani, la musica ti da fastidio, il caldo ti annoia. in cui te stesso annoia te stesso.
...oggi è una di quelle giornate in cui mi annullerei, per poi risvegliarmi carico ed energico.
...oggi è proprio una bella giornata.
buon viaggio giro, bacia la nostra dolce terra da parte mia!
a tutti voi invece, un abbraccio. io, starò immerso nella rete.
a.
Tuesday, April 24, 2007
senza criterio
C’è troppo dolore,
per questo allo zoppo pensieroso
dico di fare i salti di gioia
e al cieco col broncio
sussurro di guardare avanti,
al futuro.
In mezzo a tutto questo dolore
prendo per mano l’alcolista
e gli consiglio di non fumare
o rischia di saltare per aria
carico com’è di alcool.
C’è troppo dolore
e allora mi rivolgo al monco
e gli spiego che una mano lava l’altra,
ma insieme lavano la faccia.
Se proprio devo guardarla
la disfatta
la guardo a modo mio.
Partecipo allo schifo
col mio veleno
e in mezzo a tutte queste lacrime
mi asciugo con l’ironia
facendo battute del cazzo.
Se la prostituta sospira
deve battere il marciapiede
finch’è caldo
e speriamo che l’immigrato sia
poco immi e molto grato,
perché io non vedo altra strada
se non quella di esagerare
vomitando il mio malessere
Monday, April 23, 2007
.:l'emerito2:.
[ Non è poi così bianca la neve cara mamma. Neppure soffice, tanto meno salubre. La neve è come la merda. Con l’unica differenza che è il cielo a cagarla. E lo fa senza vergogna, davanti a tutti come se nulla fosse. Perdona il mio gergo, mi conosci e sai bene che è la rabbia a far divenire glabri i miei concetti da salotto indigente. Ricordi il giorno in cui andai via? Bene, perché io l’ho dimenticato. Ho dimenticato quanto stretto mi divenne il petto la sera dei saluti e degli abbracci. Ho dimenticato i tuoi occhi che mi pregavano di rimanere. Ho dimenticato la speranza che mi covava dentro come fosse una pianta di cocomero. Mamma sono partito per il paese dei balocchi. Ed è di questo che vorrei parlarti. Qui i giorni sembrano tutti uguali, le strade sono piene di gente e di auto blu che sfrecciano sull’asfalto per paura che i rimorsi di chi ci viaggia dentro possa raggiungerli. Volti scherniti che divorano le strade con fauci di menzogna. Bava rabbiosa e sguardi affilati che discernono ogni singolo attimo. Facciamo tutti ribrezzo. Ognuno di noi per sbarcare il lunario fa quel che può. Conosco gente che spaccia, che chiede qualche spicciolo in giro, che ruba. C'è chi fa il lavapiatti, chi il leccapiedi, il pulisci culo, il porta borse, il cuoco, lo scrittore, il musicista, il professore a ore, la mignotta a ore, il commediografo, il giornalista, linguista, feticista, l'usciere, l' intervistatore, il dj, vj, DOVE CAZZO SEI? Mi chiedo dove è finita la dignità dell’individuo, o meglio dov’è finito l’individuo? Non conosco un uomo che si svegli al mattino sorridendo, che non si ritrovi un cazzo in culo perenne, che non maledica il suo paese, che non aiuti qualcun altro imprecando. E poi li vedi al bar in giacca e cravatta, a far colazione di fronte al quirinale. Parlottano di ideali e sogni trasmutati, si inventano partiti perché nostalgici di un passato scabroso. Pd, cd pirata, zingari disadattati e clochard dimenticati. Siamo operatori sociali, di call center, addetti alla preparazione e alla vendita di prodotti alimentari, siamo il prodotto di una ferita andata in cancrena, pessimisti cronici imbottiti di benzodiazepine e morale fatiscente. Iene che mangiano avvoltoi, elettori fieri e disonesti, evasori fiscali, magnati, orafi, il frutto della pena capitale che ogni giorno ci infliggiamo. Ma che cinico mamma, tutto ciò mi diverte come fossi un bambino curioso di conoscere questo immenso paese. In metro leggono tutti giornali gratuiti e pubblicità. Viaggiamo costretti e ristretti sommersi da un fetore che ci rende ciechi di fronte all’emancipazione e a ciò che è stata definita civilizzazione sociale. Adepti di non so quale divinità mai esistita o forse già morta. Siamo felicemente squallidi. Il sabato sera si va al teatro, al cinema e in posti dove decantano la cultura letteraria servendo birra costosa e mettendo a disposizione libri di cui gli stessi autori si vergognano. Siamo liberi mamma, liberi! Liberi di creare, pensare e annegare in quell’oceano che divide il dire dal fare. Vomitiamo sangue e per farlo ci allontaniamo dalla famiglia e dagli affetti, alla ricerca di un non so cosa che se un giorno dovessi riuscire solamente a cogliere potrei finalmente ritenermi non tanto fortunato quanto stupido. Si. Stupido mia cara mamma. Perché se ci pensiamo bene, tutto ciò che ci circonda è puro pretesto catatonico. Questa vita è un cazzo di sollazzo (chiedo ancora venia per la volgarità) che il solo pensiero di smettere di respirare mi fa venire i brividi al midollo. Leucemici, perversi, stressati. Siamo merda. E per merda intendo neve. Così puri, salubri, soffici, delicati e vulnerabili che se solo qualcuno decidesse di amalgamarci, uscirebbe un pupazzo di neve che farebbe concorrenza a dio in spirito. Ma che bestemmia mamma, chiamalo ottimismo.
Ricordi quella mattina? Nevicava. Nevicava mamma, e casa era fredda. Il paese era freddo. Giocammo con la neve per un po’ e poi…non ricordi mamma? La memoria non è mai stata il tuo forte. O forse hai ragione tu, sarà uno di quei ricordi costruiti. ]
a.
Poesie senza ADSL - virtuosismi mancati
MESSAGGIO RICEVUTO
6444 6266622244444
RISPONDI
hai fatto un errore
come al solito
g
[avevo previsto di pubblicare questa poesia per ultima (vedi sommario). lo avevo deciso fin dall'inizio. ma oggi mi gira così: la metto, adesso, subito. è stata una settimana molto intensa. non c'è stato giorno che non abbia vissuto emozioni devastanti. non sto qui ad appallarvi su tutto quello che mi è capitato. raccocnterò solo lacune cose. come per esempio che ho fatto un corso all'OIM sulle relazioni d'aiuto nei contesti migratori. lì ho imparato tante cose, molte altre le sapevo già. altre ancora non le ho condivise. nel frattempo, durante le poche pause tentavo di dare una mano ad una minorenne romena con figlio a carico. vuole tornare a casa. non è facile. finito il corso, venerdì, sono andato in ufficio, per dare una mano, e lì ho trovato altri 100 casi, di cui uno che necessitava di una certa rapidità. vado in bagno, faccio pipì con una mano e con l'altra tento di prendere il cell nella mia tasca. ma io sono mancino, un mancino doc, uno di quelli che con la destra non sanno fare nulla. uno di quelli che non ce l'hanno la destra. è solo un fattore stetico. così con la sinistra urinavo e con la destra permettevo al mio cell di tuffarsi in un carpiato con triplo avvitamento dentro la tazza del cesso. nel frattempo il mio rubinetto biologico continiuava a lavorare. dopo 2 giorni di phon il cell ha ripreso a vivere. certo è come se avesse avuto un'embolia. vibra male, la sveglia si sente e non si sente, i tasti si pigiano con difficoltà e puzza un po'!
doomenica sono andato alla cresima di un senza fissa dimora. o dovrei dire ex senza fissa dimora, non lo so, è tutto così complicato... è stato emozionante. non la cerimonia, ma il flusso di emozioni che scorreva tra i nostri sguardi. io so tutto quello che non mi ha detto e lui ha ascoltato tutte le mie risposte. ma la cosa più emozionante è stata una altra. mentre tornavo dalla sua cresima ero molto sovrappensiero. triste. pericolosamente triste. a volte mi capita. devo risolvere tante cose. stavo cercando di trattenere qualcosa. un'esplosione.
ero a piazza della repubblica e guardovo la gente seduta sugli scalini intenta ad ammirare la fontana.
l'ho visto immediatamente.
mazureak.
romeno, psichiatrico, alcolista.
era seduto. tutto sporco. da solo.
vidi subito il cartone di vino, al suo fianco.
stava contemplando la fontana.
la vedevo nei suoi occhi.
aveva uno sguardo romantico. leggermente malinconico.
assorto.
con gli occhi fissi alla fontana ha allungato una mano per afferrare il cartone di vino.
lo ha sollevato dolcemnte, con un lentezza cinematografica incredibile e sempre guardando gli zampilli della fontana ha sorseggiato il suo siero.
ricordo di aver degludito lacrime e amore.
quella figura così decadente, così sola, così scandalosamente vera ero io, era una parte di me.
mazureak non era solo.
non in quel momento. c'ero anch'io a sorseggiare la triste bellezza della vita che ci è stata negata...
colonna sonora: future dad, di silvio]
Sunday, April 22, 2007
Remo Remotti: sociopatico
Recuerdo
Lo sé
Te gustaban esos colores
Alrededor de tu cara
Veraniegos.
Pero la cambié.
Ahora
En blanco y negro
Pareces eterna
De verdad.
g
Traduzione: Silvia
[Oggi silvia e contenta. vorrebbe infondere contentezza in tutti. beh... se dicessi che ci riesce benissimo, reciterei la parte dell'accomodante, di quello che per non contraddire sorride e dice: tranquilla, ce la farai. Invece facico me stesso e dico che dovremmo farlo tutto, rischiando di non riuscirci, impegnandoci a farlo meglio, allora. Grazie Silvia!!!]
Thursday, April 19, 2007
dei tuoi pensieri.
Non un calice
nè un baloon,
ma uno di quei tozzi cilindri di vetro
che necessitano di una presa totale.
Vorrei fosse colmo
di tutti i tuoi pensieri,
dai più futili
ai più profondi.
Li sorseggerei
guardando il mare
con cui son cresciuto.
Non li berrei tutti,
fino in fondo,
ma solo metà...
e quel bicchiere
mezzo pieno e mezzo vuoto
posato sull'angolo del tavolo
tra la salsedine del vento
e la luce della finestra
sarebbe,
per me,
...pura poesia.
Wednesday, April 18, 2007
in un istante.
Essere da te in un click.
Stringerti in un flash.
E mentre il tempo si prende gioco di me
per il mio contrappasso notturno
che mi allontana dal mondo e da te
mi appari sul cammino
vestita di meraviglia
e abbracci.
Sorrido
tra una palpitazione e l'altra
(mi manca il fiato.
respiro l'eterno)
dei miei miseri sogni
di fantascienza
(fatti di teletrasporto e commiserazione)
ti bacio sulla fronte
e penso al poeta:
[...] e dimmi infine se è prrprio vero
che il mistero dell'infinito
è scritto sulla mia piccola fronte.
Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.
Le lacrime scorrevano
bagnando
il punto in cui le mie labbra
si poggiavano
lì ... proprio dove c'è quella misteriosa scritta
dal sapore infinito.
Monday, April 16, 2007
Poesie senza ADSL - il valore
e questa cosa
(sedicente amore mio)
mi fa proprio incazzare
se e vero, come dici,
che è importante
ciò che scrivi.
onda la puntata "EMPATIA", all'interno della quale potrete trovare un mio video, non ricordo quale, forse quello su La notte dei Senza Fissa Dimora. La puntata andrà in onda il giorno dopo alle 8. Non so se essere felice o meno. Ci tengo che certe tematiche si diffondano, ma che sia Sky a farlo non è che mi faccia felice, specialmente se c'è di mezzo il mio nome.
Vete a tomar por el culo
Ahora sí, estoy seguro que
Ni lees los e-mails que te envio.
Es la tercera vez
Que te anexo un viejo motivo
De Marco Masini
Y tu, a pesar del "vaffanculo",
Sigues contestandome
Con unos kilobytes de deficiencia:
“Yo también te pienso
Mi Amor”
Ya no pesas nada
No sólo en mi cuenta,
Tampoco en mi corazón.
g
Traduzione: Silvia
[Nonostante Silvia sia stata a Milano a fare del sano volontariato in una fiera unica e irripetibile: Fa la Cosa Giusta! Mi ha inviato puntaulamente una traduzione delle poesie senza adsl. Spero si convinca anche a scrivere un po'sul blog, vista la sua verve! Vi preannuncio che sembra arriveranno anche le poesie senza adsl in portoghese ...]
Saturday, April 14, 2007
.:percezionesociopatica:.
[ ...figli di un do minore che fanno musica per sordi. gravidi di idee che trovano le propria fondamenta in un buco nero. percettivi fuori, sociopatici dentro. padri e madri di figli mal svezzati. un pò trote, un pò salmoni. pescatori di bottiglie naufraghe. colpevoli, carnefici e vittime di noi stessi. banali. ma anche originali altrove. fatui e mangiapane a tradimento. freschi se dentro un frigo e caldi se sotto le coperte. buffoni senza ritegno. spensierati e cannibali sociali. criticati. cribbio. senza soldi esco uguale. a morte la morte. a volte la morte la vedo e mi sorride. sorrido a volte pensando alla morte. gridiamo! siamo l'erba che i potenti calpestano ubriachi, siamo l'erba, quella buona, che coltivano i pestati. siamo percezione pura, la sociopatia non fa poi così paura... ]
Tuesday, April 10, 2007
Castración
Mercurio, hoy,
Tiene un problema de campo
Y teclear no puedo
Mi ilimitado delirio
Terminado aún antes
Del último carácter.
g
Traduzione: Silvia
Monday, April 09, 2007
Poesie senza ADSL - tastiERA
Si è rotto il tasto CANC,
come nella mia mente.
Si è rotto e per quanto io prema
digiti
puntelli
l'errore rimane lì
dispettoso e superbo
incurante della mia vergogna.
Come nella mia mente.
Così sia su word
che nel mio misero quotidiano
è bene che io non commetta errori
per non trovarmi,
alla fine del mio percorso,
con una serie di brutte cancellature.
A breve, però,
cambierò tastiera
e così, solo dentro di me
ci saranno cose che vorrei
cancellare
ma non posso
perchè non è previsto alcun
Ma almeno
di questi errori
ne potrò ammirare
l'obbrobrio solo io
...
agli altri lascerò limpidi
file word
di apparente perfezione.
Sunday, April 08, 2007
.:è pasqua:.
[...si, proprio così. hai capito bene. è li che l’ho trovata. cosa vuoi che ti dica, avrò avuto culo. non capita affatto tutti i giorni di trovare la pace dentro un uovo di pasqua. all’inizio pensavo fosse una di quelle “cose” che le aziende, quelle grosse, le multinazionali insomma, ripongono dentro gli ovetti di cioccolata per pura propaganda consumistica. poi, dopo un’attenta analisi, ho capito che non si trattava di una truffa ai danni del consumatore ma di un premio per aver scelto il marchio giusto, quello in voga, che va di moda!
che fortuna eh?
cosa?
No.
non se ne parla proprio. il regalo è mio e me lo tengo!
ma cosa dici! da quando in qua si condividono i regali?! non stiamo mica parlando di canne! qui si parla della pace mio caro amico. della pace! vuoi forse inflazionarla? vuoi per caso deridere il suo significato? pensa a quante cose potrò adesso realizzare!
sorrisi a destra e a manca, prati verdi e cieli rosa, via ogni forma di turbamento e perché no, un po’ di pace a pagamento. ma certo! tutti adesso potranno averne un pezzo, rimane da decidere solamente il prezzo! se vuoi, potrai essere il primo ad acquistarla e poi non dire che come amico faccio schifo.
…ma tu nell’ovetto, cosa c’hai trovato? no, non mi dire. che peccato. e che te ne fai adesso della guerra? dici che frutta più d’ogni altra cosa? in effetti, si. m’hai convinto. quelli della multinazionale m’hanno fregato. io con la pace non ci guadagno niente, sono loro che vendendola c’hanno guadagnato!
buona pasqua anche a te, agnellino sconsolato.]
a.
E anche quest’anno
ci siamo ritrovati a dire che non c’è posto.
No mi dispiace!
Una coperta?
Guardi manco quella.
Finite,
anche quest’anno,
anche questa Pasqua.
Come a Natale del resto.
Le feste bastano a coprirne
qualcuno in più. Tutto qui.
No, niente salvezza.
Se lei crede, bene, avrà lo spirito
per resistere a tutto,
ma il corpo
dovrà adattarsi.
Vuole un po’ di colomba?
No, grazie, me ne hanno offerte 100
a dir poco.
Capisco.
Vorrei un posto, per stanotte,
domani mi organizzo.
Mi dispiace,
gliel’ho già detto: non ci sono posti.
E se passo domani?
Domani, forse…
E imbarazzati ci si guarda
consapevoli
che è Pasqua
e che purtroppo non si riesce a sperare
che col passaggio a domani
le cose andranno meglio.
g
Thursday, April 05, 2007
uno sguardo remix
Questi corpi, nostri corpi,
abbandonati, sporchi, brutti,
distogliamo lo sguardo,
non vogliamo somigliargli,
pensiamo a liposuzioni,
stringiamo il nodo della cravatta,
che pena, che pena,
affrettando il passo,
anelando una vetrina
che rifletta la figura
rassicurante
quella che di noi
ci piace vedere,
attenzione, attenzione
a non inciampare,
la metamorfosi
può avvenire,
in ogni momento,
basta un errore,
un attimo solo,
una caduta sola,
oddio
oddio,
io no io no.
E intanto
quegli angeli caduti
si rialzano
e ci guardano,
s’ allontanano
come una promessa
fatta all’ anima
impaurita
attratta
dal volo
e dall’ abisso
di occhi
che invadono
sovvertono
l’ ovvio,
e tutto
esiste,
di più.
[GRAZIE, a nome di tutti]
Wednesday, April 04, 2007
uno sguardo
[Il video che vi propongo fa parte dei miei tesori, indipendentemente dalla qualità artistica del video. I motivi sono evidenti: vi sono raccolte delle immagini rappresentative del mio vivere. Quei volti, io, li amo tutti. Quei volti sono le mie rose ed io, grazie a loro, ho la possibilità di diventare un buon giardiniere. Le foto sono state scattate tra la fine di agosto e la fine di settmebre del 2006. Pensavo ad una mostra, inizialmente. Per promuovere il libro e il progetto ad esso legato. Poi l'amicizia con Alessio ha trasformato la mia misera idea in un'opera più complessa, di cui, da solo, non sarei stato capace di realizzare. Così Alessio si è seduto è ha pensato a creare questo video, lavorando sulle mie foto e sulle musiche. Quello che ne è venuto fuori lo potete vedere da soli. So che forse è un po' troppo per addetti ai lavori, so che a molti potrebbe non dir nulla, ma vi assicuro che dietro ongi volto ci sono storie incredibili di straordinaria bellezza.
Sono un privilegiato, lo ammetto.
Ho l'onore di vivere con quelle persone e nonostante i miei limiti essere accettato dalla loro magnificenza.
Il video sembra sia piaciuto anche ad altri e lo trovate segnalato qui dove, se lo ritenete valido, potete votarlo, non so a che pro e neanche m'interessa, però io lo segnalo ugualmente!]
Monday, April 02, 2007
Poesia senza ADSL - anniversario
bene gli sms
di questi nostri tre anni.
Fanne un’altra copia
e scambiamocele,
firmate.
Psicodrama pretecnológico
Para aplacar ese dolor de cabeza.
Pero ya sé que al final
Reaccionaría mi bajo vientre
Que impertinente añadiría
Del culo y de la mente
El producto muchas veces
No es diferente.
Sunday, April 01, 2007
.:Prima del conto:.
[ "ti contatterà un mio amico, cercava un fumettista e gli ho dato il tuo numero, è un tipo ok" mi scrisse il carissimo Nino G. D'Attis qualche anno fa. parlava di girolamo, che la sera stessa mi chiamò agitatissimo e ipercarico di idee da propormi. "prima del conto" era la sua storia, e "due" le paginette di appunti che osò presentarmi come "soggettoapprossimativo". pubblicammo quella storia su drome magazine e fu solo l'inizio...oggi vi proponiamo la mia "prima" pubblicazione e un assaggino dell'ultima, parlo di terezin una graphic novel firmata Antonio Bruno e Luca Moretti, dal 25 aprile ovunque!...]