Monday, April 09, 2007

Poesie senza ADSL - tastiERA

Si è rotto il tasto CANC,
come nella mia mente.


Si è rotto e per quanto io prema

digiti

puntelli

l'errore rimane lì

dispettoso e superbo

incurante della mia vergogna.

Come nella mia mente.

Così sia su word
che nel mio misero quotidiano
è bene che io non commetta errori
per non trovarmi,
alla fine del mio percorso,
con una serie di brutte cancellature.

A breve, però,
cambierò tastiera
e così, solo dentro di me
ci saranno cose che vorrei
cancellare
ma non posso
perchè non è previsto alcun

tasto.

Ma almeno
di questi errori
ne potrò ammirare
l'obbrobrio solo io
...
agli altri lascerò limpidi
file word
di apparente perfezione.

g
[E' sempre un periodo strano, ma questo particolarmente. Mi sento distante da molte cose. Vorrei essere un mago con le parole per riuscire, in poche frasi, a spiegare cosa voglio dire. Vivo pienamente ogni emozione, ma rimango lontano dagli eventi. E' come se fossero il contorno di qualcosa che mi sfugge. E' come sentire un odore pungente e non torvarne la provenienza.
Sto aspettando una risposta importante da un editore per un progetto ambizioso, sto organizzando un reading di poesia all'interno di una mostra del festival della fotografia, sta uscendo un libro con all'interno una mia storia a cui sono molto affezionato, sto partecipando a dei corsi di formazione molto interessanti ... eppure c'è qualcosa che non va. Non riesco a percepire, pienamente, il flusso impetuoso della vita.
Come se fossi dislessico non riesco a leggere il mio quotidiano, non lo comprendo.
Mi manca qualcosa.]

4 comments:

Anonymous said...

è forse questo, il senso della vita.
questo pezzettino che manca,
ogni tanto :)

girolamo grammatico said...

...molto probabile,
molto probabile... la domande è:
e se fosse qualcos'altro... cosa sarebbe?

Anonymous said...

è strano .. alcune emozioni esplodono sempre in primavera. mentre ti leggevo mi è venuto in mente quando ho visitato il museo delle scienze e industria a parigi: in una sala venivano trasmesse delle onde al cervello che venivano percepiti dalla persona come odori. in realtà era una finzione, ma l'odore di erba appena tagliata o il profumo del pane cotto al forno erano perfetti "apparente perfezione". esiste una coltre spessa di superficialità in cui noi tutti siamo, ne siamo pregni, è del nostro tempo. e i nostri sensi sono storditi, i riferimenti saltati(in padella!!).. se è vero che impariamo dagli errori anzichè cancellarli mettiamoli in grassetto!!
da un muro di milano: tutto quello che so lo devo alla mia ignoranza.
..e meno male che non scrivo..si vede che sto cambiando!! Grazie
luc

Anonymous said...

il bello è proprio questo...lo capirai mentre ancora ti chiedi "cosa sarebbe?"...immagina un uomo, le sue gambe, i suoi passi...cammina...se un piede va avanti l'altro resta indietro...devi solo raggiungere l'altro piede...
(ma poi si ricomincia!!!!!!) :)