Saturday, March 31, 2007

RADIOLIT ::: MORICI for ACTARUS

Claudio Morici è mio amico.

Detto ciò è impossibile per me fare una recensione imparziale ad un suo libro.

Però una cosa la devo dire. Non è che io e il Morici siamo nati vicini di casa. Anzi.

Ho conosciuto Claudio attraverso un suo libro, il primo:
Matti Slegati.

Quel libro fu uno shoc per me. Claudio riuscì a razionalizzare cose che io in anni di lavoro tenevo sepolte in angoli oscuri di semicoscienza.

Quel libro lo promuovo ancora oggi. Grazie a quel testo compresi molte cose sulla scrittura, il mio lavoro, su me stesso. Glielo dico sempre: Bellissimo Matti Slegati!!!

Quando qualcuno mi fa domande sul mio lavoro, sull'emarginazione, sul sociale ... propongo il libro di Claudio. Mi spiego con quello. Accetto i miei limiti e TADAN rifilo il libro del Morici.

Adesso Claudio è uscito con un nuovo testo:
la vera storia di un pilota di robot

Come ho detto all'inizio: io e Claudio siamo amci.
Quindi io sono di parte.

Però voglio lanciare una provocazione.

Se il mio parere non conta nulla (come credo) vi propongo di ascoltare l'intervista a Claudio su:

Dopodichè avrete due possibilità:
1. correre in libreria, cercare il reparto fantascienza (perchè lo sapete che ai librai interessa solamente impilare la merce negli scaffali, mica curarsi del contenuto del prodotto) e prendere il libro.
2. trovare improbabili scuse per non acquistarlo.

Rimane un fatto, però ... come dice il mitico fondatore di TN, Luca Moretti:
I MEDIA SIAMO NOI!!!
Quindi potrete sempre venire qui a dirmi come stanno le cose. Io garantisco che il libro è bello, a voi la scelta di smentirmi o meno!

Buon ascolto e buona lettura!

Friday, March 30, 2007

Poesie senza ADSL - (amici:pagliarini)

To bit or not to bit, that's the rubbish.





[Quando conobbi Luigi m'innamorai subito della sua personalità. Lo vidi solo il giorno che ci conoscemmo, da allora siamo rimasti sempre in contatto. Grazie a lui conobbi la magica EcoTeca dove realizzai il mio primo personale reading: Nuda Proprietà Letteraria.


Una settimana fa Luigi mi scrive e mi segnala uno dei suoi stranissimi e avanguardissimi progetti: Communication Graveyard e allora io colgo la palla al balzo e gli dico Luì, me la scriveresti una Poesia senza ADSL che la metto sul blog e nel frattempo segnalo il tuo progetto? e Lui: dammi 2 giorni e ti mando tutto!


Ed infatti!!!


Se dovessi dirvi chi è Luigi dovrei riempire la pagina di link, io vi consiglio di dgt il suo nome su quel famoso motore di ricerca (o su qualke altro) e vedere un po'.
Comunicazini di Servizio
Domani, ma lo saprete già, c'è la manifestazione organizzata da Emergency ... sarebbe il caso di andarci!
Inoltre vi comunico che lunedì caricheremo un bel po' di cose... molto interessanti]

Thursday, March 29, 2007

fragilità

Fragile il periodo
come nel tema
dell'alunno che non ha studiato

e l'occhio adulto
del professore esperto
leggerà il non detto
tra le parole senza contenuto.

Fragile il periodo
nonostante i giorni scorrano
ciclici
senza intoppi,

ma vuoti, affastellano,
mancanze e dolori.

g

Wednesday, March 28, 2007

.:Ogni lasciata è...Linda:.Epilogo (per adesso)



[..questa è l'ultima puntata, per adesso, di un fumetto che se avessi scritto con lo stomaco, mi avrebbe dato più soddisfazioni. ma mi dicono che devo stare calmo, che non devo gridare, che non posso dire tutto quello che mi passa per la testa. forse hanno ragione...per adesso va bene così. tra qualche settimana torna s. precario, con un nuovo dialogo che vi giuro, farà saltare il culo dalla sedia a chi ha la coscienza sporca. io non punto il dito a nessuno, sono gli altri che lo puntano a se stessi..]

PS anch'io avrei bisogno di un testo: Storia dell'arte, Giulio Carlo Argan 4° volume Arte moderna..mi serve per un esame! Grazie...

Monday, March 26, 2007

Poesie senza ADSL - risposta automatica

Mi hai sputtanato in mailinglist
tra gli smile di tutti.
Impostazioni.
Risposta Automatica.

Sono via per motivi personali.

Non sono reperibile fino
a data da destinarsi.
Quando potrò
risponderò
Alle vostre email.

g

[Il blog sta crescendo. Dalle semplici e ridicole poesiole del sottoscritto si è passati ai fumetti, ai video, alle traduzioni. Che dire? Non ho parole! Dopo la triste esperienza del mio precedente blog, a causa del quale feci beccare al sito una querela che si risolse con la distruzione di belle amicizie, diffidai dal riprendere uno spazio web. Adesso, invece, ne ho più d'uno e sento che sarà un bel cammino. Spero che i contributi continuino ad arrivare numerosi e spero che questo spazio si riempia di aneliti, espressione e libertà!

N.B.

Lo so che non ve ne frega niente, ma ho ripreso a studiare. Ho sostenuto un esame. Vorrei continuare, ma è più complicato di quanto immaginassi. Vabbè non sto a rompervi con le mie paranoie, ma non è che per caso qualcuno di voi ha questo libro:

L' eclissi della democrazia. La guerra civile spagnola e le sue origini (1931­1939)

costa troppo per le mie finanze e mi servirebbe per un esame! grazie!]

Amor sin ADSL

En este chatear
De sentimientos
Sin adsl
El amor a distancia
No sobrevive
A la apertura de otra ventana.

Finaliza la aplicación.
g
Traduzione: Silvia
[Diamo un benvenuto a Silvia, una nuova volontaria di insieme nelle terre di mezzo, che ha avuto il coraggio di sopportare i miei deliri per tutto un tragitto in macchina della durata di 20 buoni minuti. Dopo averla sfiancata con le mie R mosce ha accettato di tradurre le POESIE SANZA ADSL in spagnolo facendomi mui felice. Questa è la prima che ha tradotto.
GRAZIE SILVIA!!!]

tra le nostre strade, tra le nostre miserie

[Da settembre ho iniziato un cammino nuovo: foto e riprese.
Ovviamente ad un livello amatoriale, artigianale direi! Ho iniziato a far foto per il piacere di conoscere questo pianeta a me totalmente estraneo, poi, visto che la fotocamera digitale permette di girare piccoli video ottimizzati per il web, ho cominciato anhe ad archiviare di tutto. Da queste sperimentazioni sono nate numerose cose. Alcune le proporrò qui. Cominciò con questo video, che poi, cronologicamente è l'ultimo che ho girato. Vi dico una cosa che mi sta a cuore: non volevo nè girarlo, nè postarlo, ma credo che io, in base al lavoro che faccio, abbia un dovere verso chi mi sta vicino: testimoniare certe realtà.
Detto ciò vorrei darvi qualche strumento per capire. Tra i rom, tra alcuni gruppi rom, è d'uso, quando si hanno troppi figli, menomarne qualcuno in modo tale che cresca "pronto" per il lavoro che serve a tutta la famiglia: l'elemosina. Io non conosco la storia di questo ragazzo e nonostante credo sia importantissima credo anche che questo filmato ci serva per riflettere su come tra le nostre strade imperversi una miseria da cui ci siamo assuefatti.]

Saturday, March 24, 2007

rosa di nome e di fatto

Maria Rosa è una mia amica. Maria Rosa dorme in un posto speciale, pieno di persone speciali.
Maria Rosa ama. A volte mi chiedo come faccia. Non ha avuto la vita facile. Eppure ama facilmente. Io, che ho la vita facilissima, amo con difficoltà. Maria Rosa scrive. Lei che non potuto studiare come avrebbe voluto scrive, racconta, narra. Io che dico di aver tante cose da scrivere, raccontare, narrare mi nascondo dietro parole inutile e perifrasi spossanti. Così...
lei scrive ed io, pieno di gioia, leggo... leggo e mi commuovo, perchè in quello che scrive maria Rosa vedo tutta la dolcezza che questo mondo può ancora dare.


tu sei la mamma mia
più povera che ci sia
viviamo tutti in allegria
la sera ti cerchiamo da mangiare
e tu ci rispondi: "non c'è niente da dare"
ci prende per mano
ci porti a letto
ci fai addormentare
esci, giri di qua giri di là
qualche cosa devi rimedià
tu sei la più bella mamma che ci sia
viviamo tutti in allegria
ci prendi per mano
ci porti via.
Maria Rosa

Thursday, March 22, 2007

Poesie senza ADSL - (amici:delcaldoe)

Terminale Root:

Ticchetta la matita sul foglio,
fitte linee di grafite lo solcano
in incredibili evoluzioni che si intrecciano
come i miei pensieri.

$ sudo /etc/init.d/tor start

ticchettano le dita sulla tastiera
mentre il viso mi si illumina ad 85 Hz

iptables -A INPUT -p tcp --dport 20:21 -j DROP
iptables -A INPUT -p tcp --dport 3306 -j DROP
iptables -A INPUT -p tcp --dport 22 -j DROP
iptables -A INPUT -p tcp --dport 10000 -j DROP

nessun altro pacchetto di emozioni
passerà il firewall del mio router emozionale.
Emanuele IL PADRINO
[Ho conosciuto Emanuele in caritas, dove lavoravo.
3 giorni fa è stato l'anniversario delle mie dimissioni. E' trascorso un anno da quando non lavoro più dentro l'ostello di via Marsala. Più e più volte ho tentato di scrivere, raccontare la mia storia. Ma non ci sono mai riuscito. Razionalizzare, per me, è davvero difficile. Le emozioni, quelle forti, non riesco mai e trasformarle in qualcosaltro, ma le lascio lì, come i senza fissa dimora che tentavo di assistere, a vagare dentro la mia mente, fino a logorarsi di solitudine e abbandono. E' una cosa che mi rimprovero, tante volte. Sapeste che fiori ho avuto la fortuna di coltivare. Sapeste che rose ho incontrato. Di quel posto mi mancano tante cose. Lì ho lasciato un girolamo a cui ero profondamente affezionato, specialmente per le sue incapacità. Perchè erano queste a costringermi a fare i conti con me stesso. Molte volte, devo essere sincero, ho perso. Troppe volte. Non a caso, ancora adesso, sono rimaste, il resto è una terra inesplorata con cui devo fare i conti.
I miei anni in caritas sono stati anni bellissimi e difficili insieme.
Lì, dove mi sentii un privilegiato quando iniziai, ho amato e odiato, nel senso + vasto che questi termini portano in sè. E aldilà di quello che ho dato, perdonate la retorica, devo dire che è stato incredibile quello che ho ricevuto.
Al 109 di quei 5 anni e +, qui posso capire solo io (e forse un'altra persona), ho ricevuto rose e principesse.
Qualche volta, quando sono riuscito a coglierne il valore, ne ho parlato con quel famoso taccuino di cui piango ormai la perdita. Vomitavo gioie e dolori, ma sempre senza mai andare oltre in profondità ... per paura.
Non chiedetemi di cosa, vi prego.
Ci sono paure che non si spiegano. Si vivono nella loro devastante presenza. Ed è quella stessa presenza a cancellare il raziocino necessario ad affrontarla.
Non rimpiango niente di quel periodo, sia chiaro. Ho lasciato un lavoro che sotto certi aspetti mi stava distruggendo. Ho affrontato uno dei cambiamenti necessari a migliorare la mia vita e ne sono felice.
Era ora.
Davvero.
Perchè per tutto arriva un momento.
Invece l'ora di affrontare me stesso, le mie mancanza e i conti in sopseso con la mia anima è giunta infinite volte e io l'ho lasciata passare senza agire.
Per paura.
Spero che Dio, il Fato, o chi per Lui, continui a darmi possibilità e a fissarmi appuntamenti con quest'ora catartica affinchè il lato oscuro che impone al mio vivere ritmi di luce e tenebra si dissolva riuschiarato da una nuova forza.
N.B.
Purtroppo devo lasciare una comunicazione di servizio. L'appuntamento Letterario previsto per Domenica al LetteraCafè è saltato. Non per causa mia, nè per causa di Francesco Randazzo CON CUI MI SCUSO, ma poer motivi che non ho proprio capito. Al LettereCafè sono stati organizzato 2 eventi per quella stessa sera, solamente che, senza possibilità di replica, è stato eliminato il mio!]

Wednesday, March 21, 2007

.:Ogni lasciata è...Linda:.



[ ringrazio tutti voi per le mail ricevute...ricordatevi che dal precariato si può passare al part time ]. Da la repubblica.it, economia&finanza:


Firmato il patto tra il maggior gruppo del settore e Cgil,Cisl e Uil
Damiano: "Contratto storico. Ma adesso pensiamo ad estenderlo"
Call center Atesia, raggiunto l'accordo
"Entro il 2007 assumeremo 6.500 precari"

Una recente protesta dei lavoratori Atesia

ROMA - Firmato l'accordo sui call center: il gruppo Atesia-Almaviva assumerà entro il prossimo anno 6.500 precari. Un contratto a tempo indeterminato che offrirà ai neoassunti i contributi malattia, i congedi per la maternità e il diritto delle ferie e, soprattutto, che cancellerà una volta per tutte la differenza tra i centralinisti che ricevono le telefonate e quelli che chiamano gli utenti per offrire servizi o proporre nuovi prodotti.

Damiano: "Una svolta". Un accordo che il ministro del Lavoro Cesare Damiano non dubita a definire una vera e propria "svolta": "Un successo del sindacato e dell'impresa". Lo stesso gruppo Almaviva annuncia che il contratto è senza "precedenti negli ultimi dieci anni di storia industriale", tale da augurarsi che sia "esteso a tutto il settore dei call center".

I termini del patto. L'accordo firmato tra i sindacati (Uil Uilcom, Cgil Slc, Cisl Fistel) e il Gruppo Almaviva (Atesia-Cos-Cosmed-Aticos-In-action), stabilizzerà entro il 2007 4.000 lavoratori inbound (chi riceve le telefonate), e 2.500 in attività mista, con l'assunzione a tempo indeterminato part-time a 4 ore al terzo livello del contratto delle Telecomunicazioni. Per i rimanenti circa 1.000 lavoratori in outbound, chi fa le telefonate, è prevista l'assunzione con contratto di apprendistato professionalizzato.

"Allarghiamo il contratto ad altri call center". "Adesso - dice il ministro del Lavoro Damiano - bisogna guardare avanti: le condizioni di stabilità dell'occupazione e del costo del lavoro dovranno essere rese omogenee in tutte le aziende di call center, con contrattazione aziendale o territoriale. Bisogna consentire pari diritti ai lavoratori e concorrenza leale tra imprese".

Il sindacato: "Patto storico". E' stato un contratto sudato quello ottenuto dai lavoratori di Roma, Catania, Napoli e Palermo. Il gruppo Almaviva gestisce il maggior gruppo di call center d'Italia: a lavorare per loro sono in 13mila sui 250mila dipendenti dei call center italiani. "L'accordo sulla stabilizzazione dei precari - ha commentato Bruno Di Cola, segretario generale della Uilcom - è di portata storica. Bisogna che questo principio di stabilizzazione trovi attuazione in tutte le imprese del settore per garantire pari diritti e stesse regole di mercato.

(13 dicembre 2006)

[ ...e così è stato...ognuno di noi, può nel suo piccolo cambiare le cose con l'aiuto di chi ci sta accanto. può suonare banale è vero, ma sarebbe più banale non provarci! A lunedì con la prossima puntata di: Ogni lasciata è...Linda! Grazie. ]

Monday, March 19, 2007

.:Ogni lasciata è...Linda:.



[ benvenuti al secondo appuntamento...il prossimo è anticipato a giovedì 22 marzo. vi aspetto numerosi! un caloroso abbraccio cari amici/ospiti! ]

Poesie senza ADSL - omonimia

Tu hai il dominio
di te stesso
che vorrei avere
io.
Ma il dominio
su di me
non ti è dato
come ancor meno
ti sarà concesso
di avermi tra i tuoi
visitatori.

g

Il pozzo dei randagi



"Dopo il trailer sul fumetto a puntate di prossima uscita su questo Blog: IL MONDO INVISIBILE di Antonio Bruno, inauguriamo l'evento con un contributo speciale di Matreus (Davide Bruno) che non ci ha seguito con ardore fino a credere nel nostro progetto urlando scuarcia matita il dolore che che guada tra le nostre strade. Eccovi una shortstory dedicata al tema dei senza fissa dimora, che come randagi ondeggiano fra i vicoli bui dei nostri campi visivi, ma che meno di randagi destano la nostra attenzione..."

Saturday, March 17, 2007

Mr Dick LIVE

[Ecco il primo evento segnalato su questo blog. Di seguito trovate tutte le info per raggiungerci e godere insieme di un buon vino e di una buona letteratura. Lo scopo è divertisi, il mezzo, appunto, la narrazione. A fare da collante ci penserà l'uva spremuta e posteggiata in botte giusto il tempo per diventare quel che deve diventare per renderci briosi e molesti al punto giusto.
Francesco, a mio avviso, è l'erede letterario e letterale di Fosco Maraini, il posto è storico per i suoi eventi a base di libri e non solo, l'orario congeniale per passare una buona serata senza compromettere la levataccia obbligata del lunedì mattina...
vi aspetto!!!]


DOMENICA 25 MARZO 2007 – ore 19.00

Lettere Caffè
Via San Francesco a Ripa, 100/101 (Roma - Trastevere)

Girolamo Grammatico e l' autore
presentano il libro
PAPIER MAIS
racconti su foglietti
di
Francesco Randazzo


A SEGUIRE:

READING
poetico-musikal-demenzial


Mr Dick sexy bus journey
scritto e interpretato da
Francesco Randazzo

musiche eseguite da
Calogero Giallanza


DIARIO ONIRICO EROTICO di Mr. DICK, sessuomane:
deliramenti, pensamenti e sognamenti,
in versetti e versacci
trascritti in bus tram o metro,
a matita umida su moleskine,
durante il suo viaggio
all’interno della rete Atac e Cotral di Roma,
compresa la Fascia Blu negli orari proibiti
nella primavera-estate di un anno qualunque



Il viaggio di un fantomatico signore inglese, con la fissazione tutta mentale del sesso, attraverso Roma, prendendo autobus, tram e metropolitana, incontrando donne di tutti i tipi, che gli suscitano fantasie erotiche e comiche tirate in una lingua di onomatopee e suoni esilaranti.
Un comico poemetto sonoro di grande impatto, raffinato ma senza pudori, folle, diretto, leggero, arguto, ritmato da versi assurdamente musicali, boccacceschi virtuosismi sonori.


INGRESSO LIBERO

Wednesday, March 14, 2007

.:Ogni lasciata è...Linda:. Prologo



[lavorare in un call center non è poi così male, in fondo carpisci il significato d'ogni cosa che respira. è quando ti pagano male e ti trattano peggio che la magia svanisce all'improvviso]

Per quattro settimane, solo su percezione sociopatica...

.:Ogni lasciata è...Linda:.

.:Il viaggio verso TerraNullius:.



Inizia il lungo viaggio verso la terra di nessuno...dove anche il tempo sembra essersi fermato. Ogni settimana su www.terranullius.it

Tuesday, March 13, 2007

Poesie senza ADSL (amici:delcaldoe)

Programma 10:

Stanno lì,

proprio in mezzo alla tovaglia.

Lì dove le trame dei fili rossi si intrecciano

con quelli bianchi.

L'ombra del mio dito minacciosa

li sovrasta come nuvola di temporale.

Il dito

sfrega

abrade

struscia

smania

scrosta

gratta

sui grumi rappresi,

sulle briciole delle parole

sputate addosso.

Loro sono rimaste,

non ti hanno seguita quando te ne sei andata.

Ora la tovaglia accartocciata,

gira

gira

gira

imbevuta di sapone liquido ed acqua a 60°
Emanuele "Il Padrino"
[Non commento la poesia che è bellissima, ma vi segnalo qualcosa di veramente sociopatico. Dovete prendervi 20 minuti e gustarvi questo filmato qui che fa parte del mitico sito ESKATOS ... di cui sono menbro onorario. Poi mi direte!!!]

Monday, March 12, 2007

.:l'emerito:.





[ Ma che fumettista papà.
Non voglio più essere come loro. Ambire ad una pubblicazione in cambio di cosa? Della loro incomprensione papà. In fondo nemmeno tu c’hai mai capito un granché o sbaglio?
Prova a guardarli in faccia, è gente morta dentro. Si vantano d’essere ingegnosi, modesti, umili e acculturati. Criticano qualunque cosa non gli vada a genio. Pensano che l’arte degli altri, se non supportata da un loro giudizio, sia spazzatura in confronto alla loro. Amano per il piacere d’amarsi e odiano per il piacere di farsi odiare. Mangiano squisitezze e vanno in vacanza in Marocco. Credono che il loro stile di vita sia ideale per una sana ricerca di se stessi. Alcuni sono buddisti, molti di loro cristiani, in minoranza atei e troppi, solo per vanto, dicono d’essere agnostici. Dovresti vederli in Accademia papà, levitano per i corridoi con cappelli strani che gli coprono il capo, per paura che l’intelletto possa prender freddo. Fumano Marlboro light e masticano chewing gum rubati al discount. Si perché loro rubano papà. Lo fanno perché sono contro lo stato e le istituzioni. Rubano immagini per strada, nei negozi, al cinema, ai matrimoni, in treno, al mercato, in tram, in autobus, al ristorante, negli ospedali, in chiesa, all’asilo, al cimitero, alle sagre di paese e nei pub. Sono come dei vampiri affamati di idee e concetti impregnati nella pelle d’ognuno. Ho paura di loro papà, a volte ho avvertito lo stesso terrore guardandomi allo specchio. Ma loro non hanno paura. Sono dei predatori e il mondo tutto è la preda più ambita. Frequentano circoli privati, scuole private, vanno a feste private e posseggono proprietà private ma sostengono l’idea della comune. Passano i sabato sera a decidere cosa fare optando sempre per l’abituale pub in centro. Ingurgitano beveraggi guardandosi sempre intorno. Al terzo bicchiere cominciano a dire stronzate misto morale e se qualcuno li contraddice sono pronti a giocarsi la carta del bacco pretestuoso. Si perché loro giocano a carte papà. Hanno tutti e quattro gli assi nella manica e li usano bene, confondendo l’altro acutamente. Si nascondono dietro una maschera fatta di arte e inganni. Dicono d’essere astrologi, razionali, esoterici, minimalisti, iperrealisti, fanatici, poveri, astuti, stupidi, maniacali, schizofrenici, depressi, felici, vagabondi, maledetti, saggi, raccomandati, operai, fiduciosi, eclettici, sinceri, codardi, pecore e leoni, malati, sconnessi, diversi e amati. Parlano per sentito dire, leggono poche pagine d’un libro per poi decantare il contenuto non colto ma intuito, prendono il 40 notturno per gioco, camminano sempre con un albo formato A3 sotto l’ascella, disegnano in metro e ascoltano musica in mp3. Vestono Levi’s, Energie e Sisley, scaricano la qualunque da internet e riempiono il loro hard disk di file inutili che mai visioneranno. Guardano anime giapponesi e leggono fumetti americani, dicono però di aver visto qualche volta in libreria albi di Hugo Pratt e Crepax mai acquistati perché cari e mai scontati. Giocano a calcetto il venerdì sera, trascurano il/la proprio/a compagno/a perché il comunismo è roba vecchia e perché la vita va vissuta intensamente fino all’ultimo respiro. Pregano, ridono e piangono di gioia. Viaggiano solo in prima classe, non conoscono gli ostelli e prenotano sei mesi prima. Non cagano in casa d’altri, ascoltano poco e sono pieni di se. Ma soprattutto non s’arrendono mai papà, perché c’è sempre qualcuno che li aiuta a non sprofondare nel baratro dell’originalità. Pensano d’essere i soli a percepire l’immenso, scovano muse in locali d’elite e copulano fra di loro.
Ma che fumettista papà, preferisco vivere che sopravvivere in quel modo non credi? Preferisco farmi domande che dare risposte. Preferisco raccontare che dettare verità. Preferisco fuggire da questo mondo anziché desiderare vita eterna fra libri e fogli vaganti. Preferisco lasciare un segno a pochi ma buoni che lasciare una ferita incompresa. Preferisco anelare anziché star fermo, certo d’un destino benevolo. Preferisco bere vino, folleggiare, scopare, amare, fare il lavapiatti, viaggiare, cantare a squarciagola, ballare in soggiorno, piangere e vivere le mie notti da insonne corroso dallo stantio di questa società che critico e finanzio.
Ma che fumettista papà. Da grande, voglio fare Dio.
]

Poesie senza ADSL - la tua bellezza

Sei megapixel non bastano
a raccontare
in dettaglio
il tuo splendore.

La tua bellezza
sfumerebbe
senza contorno.

Ed è per questo
che la memory card
è
ancora
nella custodia.

g

[Sesta poesia. Devo ammettere che sono felice di questo blog, davvero. Nonostante la povertà di commenti, mi giungono contributi inaspettati e gratificanti. A breve, a proposito, posterò un fumetto molto particolare...
Sono sicuro che piacerà]

Friday, March 09, 2007

Disturbi Percettivi

L'estate volgeva alla fine, tra meno di una settimana sareebbero tornati tutti a casa e Marco non l'avrebbe rivista più, oppure se era fortunato ci sarebbe voluta la prossima estate.
Decise che doveva dare un taglio alla sua timidezza, il giorno dopo in spiaggia si sarebbe avvicinato a lei ed in qualche modo avrebbe fatto la sua conoscenza.
"Dove troverò il coraggio e la forza per non diventare rosso come un peperone? Non lo so, ma devo farcela!" al mattino si depilò, indossò il bikini che pochi giorni prima aveva comperato alla svendita e con l'asciugamano in spalla si avviò verso
la spiaggia.
Gloria stava già lì, con la sua evidente abbronzatura, i suoi muscoli prorompenti. Stava lì come una statua di bronzo, immobile, un punto fermo tra il via vai della gente di fantozziana memoria che corre per accaparrarsi il posto in prima... "spiaggia".
Aveva l'aria di colei che non sa di essere affascinante, che non ne è cosciente, impassibile ed insensibile alle altrui occhiate ed alle altrui bellezze.
Gloria... forse 250 anni prima srebbe stata diversa. Ora aveva un leggero pizzetto, un po' di peluria sulle gambe, duo occhioni rossi con dei capelli blu che sembravano di seta. Aveva uno sguardo di pietra ed un sorriso metallico.
Cosa più di lei l'aveva affascinato?
L'insieme, l'insieme di quelle piccole cose che le conferivano tutta la sua grazia.
Si fece coraggio, avanzò fra la sabbia di cemento e le fu di fronte.
Il sole lo colpiva alle spalle e la sua ombra oscurò il corpo di Gloria.
Lei aprì gli occhi..... Cosa ci faceva quel moscerino davanti al suo viso?

[Ecco un nuovo contributo. Me lo invia una excollega, ma quando si fa una certo lavoro ... con amore e dedizione ... si è sempre colleghi!]

Poesie senza ADSL - (amici:tarantino)

Amore.xml

Sei la mia DTD,
il foglio di stile associato
per dare il soffio di vita
all'albero denudato
del mio documento

Il mio XML Schema:
molto più di un ornamento -
come sulla torta la crema.

(dove però schema
si legge schima
se non ci fosse il problema
della rima)

Ezio Tarantino

[Amico, scrittore, poeta, blogger, ...]

Wednesday, March 07, 2007

Leggevo, questa mattina, le prime pagine di "Ieri", di Agota Kristof... E alcune parole m'hanno colto, e m'hanno fatto pensare alla "perdita" di Girolamo. E dunque, indebitamente, copio e ti dedico, caro amico, queste parole.
"In genere m'accontento di scrivere nella testa. E' più facile. Nella testa tutto si srotola senza difficoltà. Ma, una volta scritti, i pensieri si trasformano, si deformano, e tutto diventa falso. A causa delle parole.
Dovunque mi trovi, scrivo. Scrivo mentre vado verso il bus, scrivo nel bus, nello spogliatoio degli uomini, davanti al mio macchinario.
Il guaio è che io non scrivo ciò che dovrei scrivere, scrivo qualunque cosa, cose che nessuno può comprendere e che nemmeno io comprendo. La sera, quando ricopio quello che ho scritto nella mia testa durante la giornata, mi domando perché ho scritto tutto ciò. Per chi, e per quale ragione?".

Non fraintendermi Giro... ma ti chiedo... Cosa hai veramente perso? Cose per te profonde, che poi forse nessuno comprenderà a fondo... o che tutti fraintenderanno (pure tra mille plausi). E poi, tutto sommato, è ancora tutto nella tua testa.
In bocca al lupo, bravo coraggioso amico.

Poesie senza ADSL - (amici:ramberti)

Economia biologica

Cerchiamo by default le vie più semplici
per dare ai nostri calcoli l’effetto
che limiti lo slancio del respiro
ad un corretto grado di entropia

e in fondo i nostri atomi un po’ complici
dello sconvolgimento a cui l’assetto
climatico risponde con un giro
di stagioni inusitate, miopia

conclamata di un occhio intelligente,
errando pervicaci per gli identici
deliri, così acquietano la mente:

“Fortuna che la vita non è aspetto
di mera superficie, ma un bel tiro
che ha per bersaglio il corpo ovunque sia!”

Tuesday, March 06, 2007

Dritto al punto

son comodo
su di una carriola
in cima ad una rupe scoscesa
e cerco nel cielo sereno
uno spigolo
nelle nuvole.

qualcosa di acuto,
di sagace
che non trovo.

un altro tuono,
lontano,
rimbomba.

e l'affanno diventa contemplazione
di qualcosa di puro a cui ero cieco.

prima,
poco fa.

il tempo ch'è passato.
la sillabazione di un'anima
che invecchia.
una poesia senza rime
che non fa versi
che mira dritto al punto.

che non vedi.

ed è allora che ti attraversa,
che ti sfiora
nella frazione di un respiro,
tra una ciglia e l'altra
nel balenare di uno sguardo
verso altrove.

solo allora tu pensi
che la perfezione
sia l'assenza.

e ti pare che
la perfezione di un Dio,
buono, gentile
possa pure essere
qualcosa di più
di un'idea
che nell'attimo di lucidità
s'affaccia
nella piana del tuo cuore.

e ti sorride,
assente.

[Questa me l'ha mandata una persona che stimo particolarmente. E' la seconda poesia che mi manda. Quando trovo una scritura così complessa e semplice, così virtuosa e diretta, cedetemi, comincio a meditare se valga la pena o meno di continuare a scrivere ... ma poi ripenso al Piccolo Principe e illumino certi cupi pensieri.

Il titolo alla poesia, l'ho messo io. Non me ne voglia l'autore.]



Monday, March 05, 2007

Poesie senza ADSL - ricordo

Lo so
ti piacevano
tutti quei colori
attorno al tuo volto
estivi.

Ma l’ho cambiata.

Adesso
col bianco & nero
sembri eterna

davvero.
g
[Eccoci giunti alla quinta poesia. Ma, a voi che siete giunti a seguire questo blog fino ad oggi, vorrei segnalare la vignetta che segue il mio post. Come sapete mi è stata rubata la borsa con dentro ogni cosa... tra cui l'oggetto più prezioso che possedessi: il mio taccuino. Antonio, che non è solamente un grande artista, ma anche un amico comprensivo e intelligente mi ha donato una stupenda pacca sulle spalle con la sua arte. Se Antonio me lo permette vorrei dedicare la vignetta a tutti coloro che, da quando è nata ala moleskine, si sono trovati nella mia stessa situazione... l'importante è non perdere il taccuino più importante sxu cui annotare le esperienze: il cuore!
Grazie Antonio!!!]

Friday, March 02, 2007

Poesie senza ADSL - (amici:morici)

Ciao Laura!
Sono Claudio, come stai?
Che combini di bello?

Niente, volevo solo dirti che ho usato
l'email d'amore che ti ho spedito
a settembre per un altra ragazza.
Spero non ti dispiaccia.
Ci sentiamo, ciao!
Claudio Morici
[Claudio Morici non è solo un amico speciale è anche un grande scrittore. A marzo uscirà un suo libro per i tipi di Meridiano Zero dal Titolo ACTARUS. Per adesso il suo libro più bello rimane questo qui: Matti Slegati]