Saturday, March 29, 2008

Thursday, March 27, 2008

..di nuovo a Sala..ho gli occhi ancora stracolmi di paesaggi e colori intensissimi, non so quantificare il numero dei chilometri percorsi in pochi giorni, nè quello dei diversissimi orizzonti che ho avuto di fronte..le stagioni so per certo che sono state tutte e quattro concentrate in uno spazio di tempo relativamente breve.....alla vigilia di questo (che è coinciso con la vigilia di Pasqua in Italia) a Sala si è festeggiato il Dur asshumu' (processione dei ceri), gli abitanti di questa città ne vanno fieri perchè è l'unico posto in cui si celebra..una vivacissima sfilata di gruppi di musica 'tradizionale' marocchina (impressionante ricchezza di strumenti e ritmi), bambine vestite elegantissime-simbolo-di 'felicità'(foto), famiglie intere assistevano, bimbi piccoli appena circoncisi, e infine i lumi di cera, trasportati rigorosamente da uomini per ricevere la benedizione del santo patrono protettore di Sala...l'emozione piu' grande..mi siedo a prendere un attimo di respiro e quattro ragazzine mi si siedono due da un lato, due dall'altro...ci scambiamo qualche sorriso appena accennato...e timorosa rompo il silenzio con un timido 'assalam 'alaikum' e da lì presentazioni, abbracci, quanti anni hai, cos'è questa bellissima processione....scopriamo di essere vicine di casa!!!e quindi..venerdi' prossimo couscous da loro..in sha' allah!...da qui in poi....chilometri percorsi verso sud..molti...ma non diro' i nomi dei posti perchè non sono una guida turistica e perchè è quello che è stato per me... molti nomi non li ricordo neanche!!!!sono stati giorni diversissimi fra loro e ancora sto provando a distribuirli nella mente con gran fatica, per dar loro la forma di pensieri'parlabili'!percio' perdono per il disordine, lascio spazio a una relativa immediatezza...
da marrakesh in poi..non c'è autostrada, ma un continuo intricarsi di vie che poi scorrono drittissime per lunghi tratti...villaggi di poche case, dove non esistono mezzi se non il mulo, ospedali neanche a parlarne (se sei fortunato-nel senso che puoi pagartelo-il primo è a minimo 100 Km)...neve,montagne altissime le vedo per la prima volta qui...sulle alpi non sono mai stata..la sila non raggiunge queste altezze...sulle cime la neve, orizzonte grigio, rosso, giallo, a tratti nero..questi i colori delle pietre e delle rocce....chilometri di giallo...chilometri di rosso ...e poi tutto nero...è tramontato..ma su...un'infinità di stelle(unico lato positivo di non avere illuminazione sulla strada..)..e chi l'avrebbe mai detto?apro gli occhi il giorno dopo per il troppo caldo...mi affaccio dalla tenda ....il mare di sabbia...esperienza poco mistica perchè fanno presto i 4x4 a svegliarsi e ad attraversare le dune come se nulla fosse...silenzio a tratti, ma l'impatto è comunque forte...pero' avrei preferito essere sola...come il buon Sahara vuole..avrei preferito che nessuno della compagnia si perdesse, perchè non è stato bello cercarli per un'ora, a un'ora dal tramonto..perchè ti accorgi che se ti perdi li' è veramente pericoloso...a un tratto tutto diventa uguale se non hai punti di riferimento....
specie se poi scopri che i due sono comodamente rientrati in tenda!!!!!!
ma si' dai ci puo' stare anche questa...di sera rientro nel centro piu' vicino al deserto..e lì si tiene ogni anno il festival della musica nomane..che gioia vederli e ascoltarli!!!..i Sahrawi...sapete dei Sahrawi?..io non ne sapevo praticamente nulla...sommariamente..un popolo nomade con propria lingua e cultura, vive nella zona del marocco meridionale che è anche una zona ricca di fosfati (=$)..sfruttamento e occupazione della zona da parte degli spagnoli fino agli anni '70...poi..l' Aia (tribunale dell'efficientissima Onu) che verifica l'effettivo diritto alla'utodeterminazione dei Sahrawi proponendo un referendum a tal proposito....sono passati piu' di trent'anni...e soprattutto in questi trent'anni c'è stata la marcia verde da parte del Marocco (occupazione del Sahara occidentale) e la guerra immediata dopo la proclamazione nel '76 della repubblica democratica araba Saharawi ...poi la guerra statica...ora sono rifugiati ...lungo la frontiera con l'Algeria...cioè sempre nel deserto...cirondati da mine...nessuno ne parla..
..il giorno dopo...sveglia nel deserto..buonanotte sull'atlantico...casa sul mare , ma proprio 'sul' mare..hai presente che apri la porta e sei sullo scoglio?esattamente quello!..e questa cosa ha due definizioni per ora: 'incantevole' o.... 'abusivismo a go-go'!gente da tutto il mondo riunita in questo piccolo posticino con in comune la passione per il surf!l'atlantico penso sia proprio il paradiso dei surfisti...da qualunque costa tu lo prenda!!
cena in una città centro turistico delle estati di molti europei...teriiiiiibile...non la cena, la città..una città soppalcata dai mille lavori in corso..alberghi giganteschi, progetti figurano in ogni dove e... tutto a misura del piu' esigente visitatore..alla mia domanda 'ma che dice il popolo di questo?'dico, il popolo che muore di fame-che non ha casa e non ha i soldi per pagarsi l'ospedale (visto che non esiste l'assicurazione sanitaria.................................)...mi è stato risposto in italiano 'che succede se si ribella al re?...............meglio che non faccia niente'. riempite gli ultimi puntini con la vostra immaginazione.non so se sia tanto semplice e piacevole immaginare a volte.

Cattedrale - Saverio Fattori

LUCIFERO AL BUILDING 2
Un ragazzo con il giubbotto scuro mi chiede di usare il mio badge per sbloccare il girello. Lui non ha ancora il badge. È il suo primo giorno, tiene a sottolineare con un largo sorriso. Non lo compatisco e non ho alcuna invidia, non mi sento in dovere di rispondere con nessuna frase da vecchio operaio rassegnato e pacificato. Passo il badge e rificco le mani in tasca fino quasi a rompere la stoffa dei jeans, non è questione di freddo, la temperatura è in risalita. Sono pieno di tic nervosi. Io la soglia della fabbrica l’avevo varcata nel 1988, e non c’era nessun badge o girello. Entrammo in venti quel giorno di novembre, un giorno come oggi di inverno temperato e mortifero. L’azienda era in espansione spaventosa, qualcuno aveva visto lontano, individuato potenzialità, nuove esigenze, aree di mercato vergini da esplorare.

Wednesday, March 26, 2008

.:PoesieSenzaAdslTormentone:.


Il tormento continua e mi contagia
Non riesco ad astenermi
In ogniddove lo avverto e liberarmene
Fortunatamente
E' assai facile

Fosse così la vita e il suo richiamo
Riuscire a liberarmi dalle ansie
Senza preoccuparmi di brucior d'ano
Svuotare le cervella dinanzi a voi
E inventare un nuovo modo per asciugarle.

(Buona Polaroid Giro!)
a.

"A" come Acqua come Africa come Morici

L'amico che mi segnalava il campo in Nicaragua, è uno dei realizzatori del seguente video...
come non ascoltarlo quando propone una cosa!!!

Friday, March 21, 2008

Voglio(no) alitalia, la voglio(no)!

PASQUA in NICARAGUA

C'è un mio amico, uno di quelli veri, uno di quelli sinceri che partecipò in un campo di lavoro in Nicaragua. Lui dice che l'associazione che organizza uesti campi è serissima. Se lo dice lui, io ci credo. Se lo dice lui è vero! L'associazione è questa: ITANICA, il mio amico non ve lo rivelo, vi dico solo che è l'autore di questo bellissimo CARTOON.
Di sotto trovare tutte le info per partecipare al campo di lavoro... per chi andasse: Percezione vi invita a tenere un diario dell'esperienza su questo spazio web!!!
Estate 2008
Campo di lavoro in Nicaragua
Luogo “El Bonete” – Villa Nueva - zona nord. occidentale

Periodo 3 – 21 Agosto
L’obiettivo del campo di lavoro è di consentire ai partecipanti di entrare in contatto diretto con la realtà del Nicaragua sotto molteplici aspetti. Per questo motivo sono previsti incontri con organizzazioni locali di base, come ONG, sindacati e associazioni culturali.Il lavoro dà la possibilità di vivere la realtà quotidiana nicaraguense delle piccole comunità e delle zone rurali. L’attività è di tipo manuale e non richiede un particolare specializzazione, ma le condizioni in cui si svolge anche quest’anno richiedono una buona dose di spirito di adattamento e di disponibilità.
Durata del programma: 3 settimane circa.
I primi 4 o 5 giorni dedicati agli incontri con le organizzazioni sindacali, politiche, sociali e culturali di base. I successivi giorni dedicati al lavoro.
Progetto di costruzione: “Casa dei Silos”. Si tratta di una casa che attualmente è in cattivo stato e all'interno ha dei silos che servivano e dovrebbero tornare a servire per mettere riserve di maiz, riso o fagioli.
Lavoro da svolgere: manovalanza
Ogni partecipante dovrà provvedere alla prenotazione e all’acquisto del biglietto aereo.
Oltre al costo del biglietto sono previste le seguenti spese:
100 Euro per iscrizione, materiale informativo e tessera dell’AIN
350 Dollari da versare a Managua per la copertura delle spese di vitto alloggio e trasporto per tutta la durata del programma.
Nb: in via di definizioni la quota che si richiederà al partecipante per contributo minimo al progetto.
Le iscrizioni si chiuderanno a fine maggio o al raggiungimento dei 10 partecipanti previsti

E’ previsto un incontro preliminare (obbligatorio) dei partecipanti,1 mese (circa) prima della partenza. Si terrà a Milano in Via Varchi 3 (zona Bovisa) dalle ore 10.30 alle 15.30
Per info: Coord.Assoc.Italia-Nicaragua sede operativa Via Varchi 3 Milano (zona bovisa) Tel-02.33.22.00.22 Email:itanica@iol.it Siamo in sede tutti i lunedì dalle ore 17.30 in poi.
Altri riferimenti :
Roma:itanica@libero.it
Bologna:tmoreschi@libero.it
Lecco: katianica@alice.it

Wednesday, March 19, 2008

Comoda posizione
l'angolo scarsamente illuminato
d'una panchina.
Riflette un lampione bagliori
tra vetri nel selciato.
Buona posa per esercitare languori.

Poi una penna, versi d'un libro,
musica solitaria, scia di cometa
d'un mozzicone lanciato nel buio.

La memoria è menzogna,
straordinario racconto
o pianto d'un ricordo.
Compete col parto
semiabortito
d'una sterile fantasia.

L'oggi imita il domani
che già serba le tracce
dei troppi mutati ieri.

E una rabbia sfocata è solo
il delirio d'un eterno ritorno
o l'afflato debole di un puerile
desiderio d'assoluto.

NO ALLA MAFIA

Diamo il via ad una catena che faccia conoscere a tutti che la Sicilia sta davvero cambiando!
Noi giovani urliamo con coraggio ciò che desideriamo.
Dopo il servizio di Stefania Petix di striscia la notizia, recatasi a Corleone
dalla Sig.ra BAGARELLA, moglie di LEOLUCA Bagarella, braccio destro dell'ex boss di Corleone Totò RIINA, la quale dopo aver visto le puntate de 'il capo dei capi' ha chiesto i diritti sulla sua immagine!!!
Alcuni ragazzi sul sito http://www.petitiononline.com/nomafia/

hanno dato il via ad una petizione per chiedere alla mafia i diritti sull'immagine di NOI siciliani.
Vediamo di usare 'sti benedetti strumenti democratici...
CONFIDO IN VOI SOCIOPATICI!

Tuesday, March 18, 2008

.:DetectiveSalvoImprevisti:.



Finalmente è tornato e ha appena inaugurato il suo ufficio, se vuoi entrare...

Monday, March 17, 2008

la vista da qui...

ho osservato questa persona non so per quanti minuti..provando ad immaginare a cosa stesse pensando..cosa stesse cercando di guardare piu' da vicino attraverso quelle lenti...
la terra che ha di fronte dista pochi chilometri dalla sua..geograficamente e visivamente...
dal vivo sembra quasi un fiume..e invece è un mare a bagnare le due terre.i due continenti..
a prescindere dai condizionamenti mentali delle 'cose che già si sanno', mi ha un po' sconvolta trovarmi di fronte allo scenario che moltissimi migranti hanno avuto e continuano ad avere davanti a loro, prima di intraprendere le loro personali 'avventure'.
l'ideale di un'europa prospero-mondo-di-lavoro si coltiva facilmente anche solo guardando la discarica che sta ai piedi di quest'uomo, accanto alle gru, qui non si vede..un'europa che è baciata dal sole all'ora di punta, che pare tanto invitante e vicina che 'quasi quasi potrebbe diventare lo scopo di tutta una vita riuscire ad arrivarci' o 'ci vado ora che sono giovane, così mando i soldi alla famiglia, anche se rischio la vita'...
procedendo a ritroso dall'alta kasbah di Tangeri, da cui ho scattato questa foto, si scende per la medina..e tutto pare tanto accogliente..stradine colorate, pulite, dall'apparenza labirintica, tutti sono disposti a darti indicazioni e soluzioni..fino ad arrivare al suq, anch'esso perfettamente concepito per uso e consumo del ricco e abbronzatissimo turista!
perchè il ricco e abbronzatissimo turista glielo concede volentieri il dirham (meno di 10 centesimo di euro) al bambino marocchino di sei anni così-non-rompe-più-ed-è-contento, perchè così-ho-la-coscienza-a-posto...ma il bambino a quell'età deve andare a scuola, non deve imparare che chiedere soldi puo' essere un mestiere..il dirham cosa vuoi che gli faccia?
il dirham non gliel'ho voluto dare. e infatti non-ho-la-coscienza-a-posto, ancora adesso ho i rimorsi. ma ho capito che mi sono pentita non per essere venuta meno a una richiesta di pochi centesimi, ma perchè non mi sono fatta raccontare niente della sua vita, non ho avuto modo di dialogare con quel bambino, presa com'ero dal mio dire 'no'.. non gli ho chiesto come si chiamava.

Thursday, March 13, 2008

VERGINE FOREVER

VERGINE FOREVER. E' stato difficile avvicinarmi a un piccolo libercolo con un simile titolo. Malgrado tutto, è amore. Nemmeno il sottotilo mi ha acceso di entusiasmo. La ragazzina della copertina, pensosa e invitante sotto le coperte, sorride troppo furbetta. Rischio il machismo cultural-letterario se dico che le librerie straripano di narrativa da pollastre inutile e dannosa. Emotività vaginale, vaginalità emotiva. Con derive anal e cum shot. Ma nel rispetto dei propri sentimenti stritolati da quei noiosetti degli storici fidanzati.

A spiazzarmi e a smentirmi ci pensano Monica Viola con il suo TANA PER LA BAMBINA CON IL CAPELLI A OMBRELLONE (
http://www.monicaviola.it/libro.html ) e Gloria Belotti da Brescia, che a vent'anni sfodera 62 paginette di diario furibonde. La voce narrante è folgorante, aculei che non danno tregua. Gli idioti che si sono concentrati sui troppi kazzi kon la k sono anime misere che non si sono confrontati con la centralità dei suoi temi e hanno preferito frequentare la periferia, il nucleo era davvero troppo doloroso e destabilizzante. Gloria ha una parte del corpo paralizzata, si definisce "kasino umano" ma si fa caso Sovra - Umano, indaga un'umanità media e normodotata, disgustosamente fragile. Al meglio delle nostre possibilità siamo il suo Mercoledì 31/03/2004. "Non è un po' ridicolo chi si atteggia a rivoluzionario artistoide illuminato e poi ha paura di un paio di gambe appena un po' instabili?"

Gloria è in un posto scomodo, quello della piena coscienza, derivante da una intelligenza bruciante, esterno a buonismi& ipocrisie. Non conosce l'indulgenza, non se la può permettere. La sua lucidità ci costringe a fare i conti con i suoi umani intralci, con la nostra stabilità fisico emotiva. Nelle 62 non sono riuscito a volgere lo sguardo altrove, avevo i nervi scossi, la meledicevo e la benedicevo, la sua favola nera con Sempreinbilico, Sognidoro, Stefanodelkazzo, Timidoepico, Alberich. "La mia amica Sognidoro sa amare in silenzio, disinteressatamente. Un fottio di gente dice di saperlo fare, ma solo lei ne è capace davvero." Le rendo omaggio come posso, ma non mi piace quello che sto scrivendo. Non mi piaccio mentre lo scrivo. Lascio la parola a lei.

"... Non ero sola. Ero con il cielo. Inizio a pensare di essere troppo sincera. Ammetto con troppo candore gioie, dolori, amori e paranoie. Potrei improvvisare una sensibilità che non ho , oppure inventarmi pornorockstar. Potrei dettare il Vangelo secondo Sempreimbilico ed essere osannata da folle plaudenti. Potrei crearmi una vita parallela e trasformarmi in un'icona online di seducente perversione."
...

VORREI GUARIRE ALMENO IL TEMPO DI UN BACIO

podcast without you

Le ho ascoltate tutte,

tante volte.

Chi l'avrebbe mai detto

che mi avresti regalato

una pendrive

con le tue puntate radio.

In ognuna, lo so,

c'è una canzone per me.

Non lo dicevi mai.

Nessuna dichiarazione.

Facevi solo

quella piccola pausa

prima di mandare il pezzo.

Era lì che respiravi la dedica.

Era lì che mi dicevi tutto.

Tranne che saresti andato via.

Ti mandavo un messaggio

con la prima strofa

e tu ricambiavi con un sms

vuoto,

una schermata senza parole

come la tua pausa

per me.

Ed eri felice.

Perchè indovinavo,

sempre, cosa mi dedicavi.

Era tutto

in quel respiro

prima di mandare il pezzo.

Era un bacio,

caldo,

che giungeva alle mie casse

con un'unico scopo:

dedicato a te!

Mutazioni - Morozzi a Roma

Monday, March 10, 2008

CubaLibre senza ADSL

"Questa settimana, nella libreria-caffé di RadioSapienza, si viaggerà tra sentimenti ad alta tecnologia. Sorseggiando il nostro cubalibri, saltelleremo nel cyberspazio, tra le allucinazioni e gli incubi di lucidi visionari come Gibson, Sterling, Dick. Tra cyborg e androidi, alla ricerca di quel cuore umano che, solo, non può essere clonato. Con noi in studio, Girolamo Grammatico e Alessio Curatolo, due "poeti senza adsl".

Per ascoltare la puntata basta cliccare sull'immagine MARTEDI'11 ALLE 19 ...


CubaLibre mi segnala quanto segue:
Se voletesegnalarci i libri e gli autori che vi hanno stupito, sconvolto, disgustato, appassionato, scriveteci a cubalibri@radiosapienza.net, oppure contattateci suwww.myspace.com/cubalibri.
Noi, intanto, entriamo nellalibreria-caffè di Radio Sapienza per ordinare il solito:un CubaLibri, bevanda analcolica ottenuta da una miscela dipensieri, da servirsi rigorosamente in bicchieri di carta.Stampata.

Saturday, March 08, 2008

.:banale è l'essere singolare:.

No.

Non puoi andartene così.

Dimmi prima cos’è l’amore.

Non ridere, non farlo! Non farti ingannare dalle mie mani affusolate, spera solo che la rabbia non pervada le mie stupide cervella. Dimmi, adesso, cos’è l’amore?

L’amore è lo svegliarsi con lo scopo di campare, un gesto sconnesso che non riesci a domare. E’ un tesoro inestimabile, un libro illeggibile, un conato di vomito insostenibile. E’ calarsi una pasta alle due del mattino, è fare la figura del cretino, è il cercare d’esser sempre partecipe a ogni cosa, l’amare è una porcheria dal colore rosa.

Amare è un compromesso difficile da accettare, è un respiro debole pronto a spirare, ma è anche la forza che ci portiamo dentro, è in pratica la follia e il suo sgomento.

L’amore è il celarsi dietro un muro basso, un critico delirio che ti rende fesso, un amaro boccone da ingerire dopo cena. L’amore, perdonatemi, ma mi sembra solo scena.

Amare è lo smussare ogni spigolo dannoso, è ungere un pistone che pompa a ritroso, è pescare pesci senza amo ed esca, è la paura di restar soli e già questo basta.

Mio caro stolto scusa se te lo chiedo, ma potrai trovare nesso o semplicemente rimedio a un qualcosa che esiste per volontà dell’uomo, un sotterfugio utile quanto un frastuono che riesca a svegliare il più stanco degli scemi che di voluttà e odio vuole farne degli schemi?

Era meglio mandarti a fanculo.

Friday, March 07, 2008

nessuna fragilità!

Diglilo tu che non c'è posto.
Ma non subito.
Prima chiedigli da dove viene.
Chiedigli dell'Iran.
Chiedigli dei genitori morti.
Chiediglii degli amici scomparsi.
E dopo diglielo che non c'è posto.
Che deve dormire per strada.
Anche stanotte.
Si proprio stanotte che fa più freddo.
E mentre glielo dici,
guardalo neglio occhi,
è questa l'educazione, no?
Guardagli l'ascesso,
guardagli i geloni alle mani,
guradagli i capelli sporchi...
E poi diglielo.
Però prima spiegaglielo che è giovane.
Che è forte.
Che se ha attraversato 10.000 km
può anche sopportare una notte a roma.
Diglielo che non c'è posto,
diglielo sicuro che è la cosa giusta
e faglielo notare
che non ha nessuna fragilità....

g

Thursday, March 06, 2008

hai presente...

Hai presente quando sei stanco? Quando hai fatto 10 ore di lavoro a ritmo pieno e non ce la fai più. Ma non nel senso che stai per svenire, ma al contrario. Nel senso che il tuo corpo è lanciato verso una frenesia ingiustificata. La tua mente sente voci veloci, vede immagini ipercinetiche, tocca spazi a valanga. Hai presente, no? quando hai fatto così tante cose che sei agitato. Hai finito, ma sei agitato. Puoi rilassarti, ma sei agitato. E' finita, hai presente?, ma non ti fermi. Sei fermo, ma non ti fermi!
Hai presente quando torni a casa, dopo tutto ciò, e respiri per riportare ogni cosa ad un ritmo normale. Il cuore, il respiro, gli occhi, la voce... l'anima pure. Anzi l'anima per prima, cazzo!
Ma se il normale non esiste allora ti basta che sia un altro ritmo, ma non quello che senti. Niente sguardi ansiogeni al mondo, al reale, allo spazio circostante.
Hai presente, no?
E mentre cammini, spedito, stanco, verso casa, cercando di dimenticare le famiglie nelle baracche, i bambini col moccolo sporchi di asfalto, i malati che starnutiscono mentre si avviano alla ricerca di un sanpietrino su cui poggiare la testa, ecco che ti accorgi che c'è gente intorno. Che per strada ci sono persone, con i loro pensieri e che tu devi uscire non solo col corpo dal tuo lavoro, ma anche con la mente. E mentre fai questo sforzo apocalittico e riunisci tutte le poche energie rimaste per disintossicarti dalla miseria e dal dolore ecco che cadi nel tranello.
lo vedi subito.
Non fai in tempo a riappropriarti della tua vita che lei si allontana. Apre il sipario su un quadro di Esher. Sul tuo autoritratto paradossale.
Come ieri sera.
Hai presente, no? Ieri sera, quando sono uscito dall'ufficio e ho attraversato tutta la stazione con quel continuo flusso e deflusso nella testa. Proprio ieri sera che cercavo di respirare prima di tornare a casa. Sì, hai presente... lo so!
E cosa mi capita come se non mi capitasse già troppo?
Mi capita che lo vedo. E' un ragazzo dell'africa nera. E' meravigliosamente scuro, lucido, vestito di nero. Ma il nero dei suoi abiti non ha la bellezza della sua pelle. E' un alro nero quello. Meno bello, meno affascinante.
Il ragazzo si muove a scatti, parla da solo. Fa boccacce strane. Versi con la bocca che non posso comprendere, nonostante tutto, nonostante gli anni.
Sono movimenti suoi, personali. E' il suo codice di decodifica del mondo. E' matto, fuso, sballato. Queste sono l'etichette che usiamo per ammirarlo solo al 10% della sua bellezza.
Lo guardo, ne ho visti tanti come lui. Sia oggi che negli ultimi anni.
E' notte, fa freddo, ancora.
Guarda come sta, poveretto, penso tra una valanga di voci interiori e l'altra.
Gli passo affianco.
E' sul mio cammino, come gli altri di questi anni.
Gli sono vicino. E' più frenetico di quanto immaginassi. Sembra faccia le prove per un film demenziale di arti marziali.
Sto per voltarmi, per farlo uscire dalla mia vista, dal mio spazio interiore.
Hai presente, vero?
Non ti preoccupare, è tutto a posto, mi fa il ragazzo con un micro secondo di calma nei gesti e negli occhi.
Poco prima che io lo faccia sparire dai miei pensieri, un attimo prima che io lo cancelli con tutto il suo dolore e con quello deglia altri.
Non ti preoccupare, è tutto a posto, mi dice e poi si rimette a fare il matto!
Hai presente?
No, vero?
Neanch'io, cazzo!
Non ce l'ho presente il perchè!

Tuesday, March 04, 2008

Amicizie illegali - A. Mannina

giovedì 6 marzo
ore 19,30
Associazione Culturale Simposio
via degli Ernici, 6 (San Lorenzo)
Roma
presenta Miriam G.L. Serranò, responsabile LAB
letture di Gianluca Colloca e del sottoscritto!
[accorrete amanti della poesia e dell'alcool, accorrete, ce n'è per tutti!]

Una storia molto vera - Ugo

La strada intrapresa era lugubre. Era fiancheggiata da una serie interminabile di ville lussuosissime, che avevano tutte quante un cancello altissimo, un complicato sistema di illuminazione e un cane. Il cane permetteva di risparmiare sull’antifurto. Non appena un cane sentiva un rumore ambiguo e sospetto provenire anche da lontano, ecco che cominciava ad abbaiare e tutti gli altri cani lo accompagnavano. Tutto ciò permetteva a quella piccola comunità di piccoli imprenditori locali di stringersi attorno al capitale.

Monday, March 03, 2008

laconico

Laconico
mi allontano
dal mondo e dal reale.

Non riesco a rannicchiarmi
- come vorrei -
tra me
e l'amore per me.

Cerco, fino alla noia,
la posizione migliore,
ma non c'è
soluzione
ai miei sconnessi tentativi.

Mi allontano e basta
ad ogni
vano
tentativo
e mi ritrovo ad invidiare
tutti i cantucci
in cui dimorano
fetali
i miei simili...

g

Poesie senza ADSL(amici:lepri)

Aggiornare il programma



In file casuali
pensieri avvelenati
dal poco spessore
vomitano presenze ostili
al funzionamento della vita.

Riposa inquieto nella memoria
il virus,
mentre io non ci sono.

Roberta Lepri

Sunday, March 02, 2008

la danza sottile tra sogno e realtà - M.Pettorruso

Inclusione, volti, i frammenti di una storia che si ricompongono a fatica, rapporti giocati sul filo dell’incomprensione o esplosioni di rabbia incontenibile.

Mi sento fortunato, ho cioè l’immensa fortuna di arrotondare con un lavoro splendido. In un certo senso è una lotta, forse la più nobile, che consiste nel tenere più in alto possibile l’asticella che stabilisce la civiltà di una società.

Leggi tutto.