C’è troppo dolore,
per questo allo zoppo pensieroso
dico di fare i salti di gioia
e al cieco col broncio
sussurro di guardare avanti,
al futuro.
In mezzo a tutto questo dolore
prendo per mano l’alcolista
e gli consiglio di non fumare
o rischia di saltare per aria
carico com’è di alcool.
C’è troppo dolore
e allora mi rivolgo al monco
e gli spiego che una mano lava l’altra,
ma insieme lavano la faccia.
Se proprio devo guardarla
la disfatta
la guardo a modo mio.
Partecipo allo schifo
col mio veleno
e in mezzo a tutte queste lacrime
mi asciugo con l’ironia
facendo battute del cazzo.
Se la prostituta sospira
deve battere il marciapiede
finch’è caldo
e speriamo che l’immigrato sia
poco immi e molto grato,
perché io non vedo altra strada
se non quella di esagerare
vomitando il mio malessere
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