Monday, April 23, 2007

Poesie senza ADSL - virtuosismi mancati

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hai fatto un errore
come al solito

g

[avevo previsto di pubblicare questa poesia per ultima (vedi sommario). lo avevo deciso fin dall'inizio. ma oggi mi gira così: la metto, adesso, subito. è stata una settimana molto intensa. non c'è stato giorno che non abbia vissuto emozioni devastanti. non sto qui ad appallarvi su tutto quello che mi è capitato. raccocnterò solo lacune cose. come per esempio che ho fatto un corso all'OIM sulle relazioni d'aiuto nei contesti migratori. lì ho imparato tante cose, molte altre le sapevo già. altre ancora non le ho condivise. nel frattempo, durante le poche pause tentavo di dare una mano ad una minorenne romena con figlio a carico. vuole tornare a casa. non è facile. finito il corso, venerdì, sono andato in ufficio, per dare una mano, e lì ho trovato altri 100 casi, di cui uno che necessitava di una certa rapidità. vado in bagno, faccio pipì con una mano e con l'altra tento di prendere il cell nella mia tasca. ma io sono mancino, un mancino doc, uno di quelli che con la destra non sanno fare nulla. uno di quelli che non ce l'hanno la destra. è solo un fattore stetico. così con la sinistra urinavo e con la destra permettevo al mio cell di tuffarsi in un carpiato con triplo avvitamento dentro la tazza del cesso. nel frattempo il mio rubinetto biologico continiuava a lavorare. dopo 2 giorni di phon il cell ha ripreso a vivere. certo è come se avesse avuto un'embolia. vibra male, la sveglia si sente e non si sente, i tasti si pigiano con difficoltà e puzza un po'!

doomenica sono andato alla cresima di un senza fissa dimora. o dovrei dire ex senza fissa dimora, non lo so, è tutto così complicato... è stato emozionante. non la cerimonia, ma il flusso di emozioni che scorreva tra i nostri sguardi. io so tutto quello che non mi ha detto e lui ha ascoltato tutte le mie risposte. ma la cosa più emozionante è stata una altra. mentre tornavo dalla sua cresima ero molto sovrappensiero. triste. pericolosamente triste. a volte mi capita. devo risolvere tante cose. stavo cercando di trattenere qualcosa. un'esplosione.

ero a piazza della repubblica e guardovo la gente seduta sugli scalini intenta ad ammirare la fontana.

l'ho visto immediatamente.

mazureak.

romeno, psichiatrico, alcolista.

era seduto. tutto sporco. da solo.

vidi subito il cartone di vino, al suo fianco.

stava contemplando la fontana.

la vedevo nei suoi occhi.

aveva uno sguardo romantico. leggermente malinconico.

assorto.

con gli occhi fissi alla fontana ha allungato una mano per afferrare il cartone di vino.

lo ha sollevato dolcemnte, con un lentezza cinematografica incredibile e sempre guardando gli zampilli della fontana ha sorseggiato il suo siero.

ricordo di aver degludito lacrime e amore.

quella figura così decadente, così sola, così scandalosamente vera ero io, era una parte di me.

mazureak non era solo.

non in quel momento. c'ero anch'io a sorseggiare la triste bellezza della vita che ci è stata negata...

colonna sonora: future dad, di silvio]

4 comments:

Anonymous said...

...come mi sembra di capirti...
continua a leggere tra le righe i segni che una realtà troppo vera prova a nasconderti, ti sono vicina.

Anonymous said...

6666666 888333777666 744488 77883377778666 225556664

Anonymous said...

grande Girolamo!!

splendido questo post.

Anonymous said...

Con le tue verità, mi emozioni... Speriamo di vederci presto.