Wednesday, April 18, 2007

Vorrei raggiungerti
in un istante.
Essere da te in un click.
Stringerti in un flash.

E mentre il tempo si prende gioco di me
per il mio contrappasso notturno
che mi allontana dal mondo e da te

mi appari sul cammino
vestita di meraviglia
e abbracci.

Sorrido
tra una palpitazione e l'altra
(mi manca il fiato.
respiro l'eterno)
dei miei miseri sogni
di fantascienza
(fatti di teletrasporto e commiserazione)

ti bacio sulla fronte
e penso al poeta:
[...] e dimmi infine se è prrprio vero
che il mistero dell'infinito
è scritto sulla mia piccola fronte.
Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.

Le lacrime scorrevano
bagnando
il punto in cui le mie labbra
si poggiavano
lì ... proprio dove c'è quella misteriosa scritta
dal sapore infinito.



*°*°*°*°*°*°*°*°*°
La linea del tuo collo
sa di gioia,
come sempre.
Esalta il fiato alcolico con cui ti bacio.
Nonostante
non ti scosti.
Mi perdoni
con una carezza e tanti abbracci.
"non andare..."
"non andare..."
"non andare..."
Rispondo confuso.
Non sono ubriaco,
nonstante l'alito.
Adesso vado.
Era da un po',
millenni,
che non piangevo.
"Ed ora?"
"Ed ora?"
"Ed ora?"
Ed ora a piedi.
Fuggo dalla tua disarmante
semplicità.
Senza trovare riparo
nè nella notte
nè nella mia sconfinata tristezza.
g

1 comment:

Anonymous said...

"Ed ora?"
Ed ora a piedi.
Fuggo dalla tua disarmante
semplicità.
Senza trovare riparo
nè nella notte
nè nella mia sconfinata tristezza.