Thursday, July 26, 2007
Sunday, July 22, 2007
sull'altalena
l'età dei bambini.
Davanti a me
ce n'è uno
alto quasi mezzo metro,
mi guarda
interrogativo, ma non troppo
A me piace
l'insalata di riso!
Mi dice puntando il dito
nella mia direzione
ma senza colpire la mia figura.
Con questo caldo
è la cosa migliore
risposi.
Avrei voluto dire
cosa piace a me
ma non mi riuscì.
Thursday, July 19, 2007
Wednesday, July 18, 2007
.: Radio Libere :.
seminario «improvvisato» e aperto a tutti sulla storia della Radio come strumento di dissenso e contestazione civile.
Con l'obiettivo di creare nella società un ponte trasversale tra le diverse realtà, El Vagón Libre ha invitato a partecipare a questo seminario autorevoli professori, importanti esponenti del mondo della comunicazione, studenti universitari e rappresentanti delle radio libere italiane. Al seminario saranno presenti Carlos Henríquez Consalvi detto Santiago, fondatore dell'emittente salvadoregna Radio Venceremos ; Giosuè Maniaci, storico collega di Peppino Impastato e co-fondatore di Radio Aut; Maurizio Amici per Broadcast Italia ; e Carlo Freccero.
L'evento avrà luogo il 18 luglio alle ore 18, nella Passeggiata del Gelsomino, in Vicolo del Gelsomino (Via Gregorio VII) Roma, e sarà radiotrasmesso dal vivo da radio universitarie, locali e nazionali. L'ingresso è libero.
A seguire il seminario: grigliata sociale e specialit à latinoamericane, poi Dj Set di Kid Watusi.
consulta la mappa
"...Ci sono posti infami, dove madri e bambini
vivono in una polvere antica, in un fango d'altre epoche.
Proprio non lontano da dove tu sei vissuto,
in vista della bella cupola di San Pietro,
c'è uno di questi posti, il Gelsomino…
Un monte tagliato a metà da una cava, e sotto,
tra una marana e una fila di nuovi palazzi,
un mucchio di misere costruzioni, non case ma porcili...."
Pier Paolo Pasolini - "A un Papa" (1958)
Monday, July 16, 2007
Poesie senza ADSL - senza titolo 1
Ho una parola
con cui non ti voglio salvare,
perché legittimare
sull’hard disk la tua presenza
sarebbe come generare
la tua posizione - in base binaria –
nel mio mondo virtuale.
E lì non ti voglio
almeno lì dove posso
amministrare.
Il tuo algoritmo
- adesso nefasto –
lo lascio tra i miei sensi.
Qui sei preimpostata
dal mio dolore:
Senza titolo – 1
g
Poesie senza ADSL - (amici:randazzo)
Errore di sistema: mi resetto
e mi preparo a viver con discetto,
m’ installo un puttanissimo open source
e mi decollo come un air force.
Adesso tento mentre non mi guardi
di collegarmi in wireless codardi,
ma poi ti giri mi sgami m’ impalli,
m’ arrotolo l’ uessebì e me ne scappo,
ridotto a un maus senza più formaggio.
Errore di sistema: mi resetto
e per non fare errori mi sconnetto.
Francesco Randazzo
into - pissicodramma pretecnologico
C’avrei voja de ‘n caffio
pe’ carmà sto mar de capoccia,
ma so da subbito che in fonno
a reaggì sarebbe la panza
che prennendome in giro m’aggiugne
sia dar bucetto che dar ciarvello tutt’ a un tempo
la robba che scappa fora
n’è diverza.
g
traduzione: Max
VA TE FAIRE FOUTRE
Maitenant je suis certain
Que tu ne lis meme plus
Les courriels que je t’envoie
Pour la troisième fois
J’ai attaché à mon mail
Un vieux refrain de
Marco Masini
Et tandis que je t’envoie promener
Tu continue à me répondre
En quelques kylobytes
« je pense aussi à toi,
Amore mio ».
Tant dans mes contacts
Que dans mon coeur
Tu as été éffacée.
g
traduzione: Michael
Friday, July 13, 2007
.:m'hanno raccontato di un posto...:.
andiamo a casa, è meglio. pensi troveremo un bar aperto? se ci va bene incontriamo qualcuna e cambiamo un po’ la nostra vita! non la trovi un po’, piatta? se vabbè, anche la tua vita è piatta ammettilo. ma poi con quella come è finita? coff coff ma dai? eddai che l’amico mio si sposa! ma ti ho raccontato del tizio strano? pensa che è tanto strano che tutti quelli che abitano in quel posto, quello dove vive il tizio per farla breve, stanno raccogliendo duecentomila firme per inserirlo nella lista delle droghe pesanti! eh eh non è stupefacente?! vabbene, la smetto giuro…senti, mentre rincasiamo, mi racconteresti quella storia sui sassi? pietre, sassi coff coff è la stessa cosa…
A.B.
[...]
Thursday, July 12, 2007
Wednesday, July 11, 2007
.: UN ALTRO ANNO PER GRAMOS :.
Tuesday, July 10, 2007
cose'è la felicità?
Forse la felicità
è una gravidanza extrauterina
per la quale si rischia
un’emorragia dell’io:
serve un dottore
che raschi via tutto.
Magari un parente
per stare sereni
un fratello d’io
per esempio
vestito di bianco materia.
g
[Samule fa il bis, per la mia gioia!]
Monday, July 09, 2007
COME DIO COMANDA (stregati da)
Ho trovato pagine di burro, lubrificate al meglio. Ho divorato le quasi cinquecento pagine. La mia attenzione di lettore non ha mai discusso la trama, le mosse dei personaggi. Mi sono cibato della misurata progressione degli eventi, sono entrato dentro questo special di Luicignolo, dentro quei gorghi disperati della provincia padana e fascista che atterrisce. Che conosco bene. Ho sperato che la ragazzina fuggisse dal matto del paese, dalla cronaca compiaciuta dell’inviata di Studio Aperto. Ho “visto” il presepe feticcio di Quattro Formaggi. Anche se devo dire che anche quello della tradizione Cattolica mi mette addosso già un leggero disagio. Mi sono affrettato a voltare le pagine.
Cristiano se la caverà? Il lettore era contento, sazio.
L’altro essere che abita il mio corpo invece è infastidito. Il mostriciattolo che ha un modesto rapporto attivo con la scrittura chiede altro. Non si accontenta di quasi sceneggiature. Non ne vuole più di fiocchi di neve grossi come batuffoli di cotone. Insomma, dipende da quanto cotone si asporta dal corpo centrale. Non c'è un batuffolo standard.
Ancora una volta un premio prestigioso ci lancia il messaggio reiterato all’infinito. Lasciate ogni speranza, i vostri malumori sono solo masturbazioni per pseudo letterati inadeguati, così vi rendete al fallimento. Questi sono i libri, queste sono le storie dei nostri tempi che disegnano la nostra Italia. Che rifugi assurdi andate cercando? Sempre nella vostra cameretta a toccarvi e a disperarvi. Finirete come Quattro Formaggi.
C’è una cosa facilmente identificabile che mi esplode regolarmente nel cervello dopo che ho letto un libro importante ( non un buon libro... non un libro “onesto”…). E' qualcosa che non sbaglia. Un istinto sempre vigile che viene in soccorso della mia soglia critica. Sto parlando di una sana INVIDIA, una gratitudine mista odio. Invidio chi ha scritto ciò che volevo scrivere io, chi ha dato forma ai miei fantasmi. Chi ha indagato sulle imperfezioni umane, urlando, per lasciarmi ammutolito ed esausto davanti a pagine definitive.
Non invidio Ammaniti. Non scriverò mai così. Il mio editore presumo non sia entusiasta di questa semplice constatazione. Nemmeno la parte di me che vuole uscire da un fabbrica. Davvero non mi interessa questa scrittura? Oppure non sono capace di seguire collaudate strategie e me la racconto… non sono capace di fare ciò che non mi interessa.
E questo chiuda il conto.
Saverio Fattori
Poesie senza ADSL - il mio occhio sul mondo
Rappresenta ciò ho visto.
Ma il mare non è così,
né la spiaggia
o il mondo.
Infatti
anche guardando
nella stessa direzione
non vedremo mai
le stesse cose.
g
casa what #1
lascio quattro segni di me
a riprova del mio passaggio,
marchio il territorio:
lascio il mio odore
sto per aprire le finestre
che tutti sappiano
di chi à la tana,
GRAUR.

uno storno si riposa
sul nero del mio terrazzo
tra una mattonella e l'altra
in requie, mi guarda
gli porgo una winston
e sorrido ammiccante
e quello fa tre passetti avanti,
CIRP?
bisogna essere gentili
coi vicini, venerdì
si sente sola.
la fiera subito capisce,
e mi ritrovo al colosseo
seduto in prima fila.

il morso della morte.
che magnifica giornata,
c'è pace e silenzio
tutt'attorno a quest'isolato
anche gli altri uccelli
hanno smesso di cinguettare.
forse Dio sta mostrando il suo viso
tra le nubi.
è quasi sera.
Saturday, July 07, 2007
.:salvo imprevisti:.
Thursday, July 05, 2007
Disgelo

Siamo il disgelo
quello antefatto
di un crimine al caldo
mentre depongo
le uova covate
nell’ assenza
esistiamo
come neve
mai disciolta
da un sole
mai tramontato
le acque
al mulino
le pale
braccia
lunghe e pelose
sei quel lago
che non ristagna mai
mentre io, abusivo clandestino, deposito i rifiuti ai bordi della deriva
ti ostini a non vedere
e la zattera
perde le corde del tenere
quando naufrago
nei tuoi respiri
nel viaggio
hai messo in valigia
l’aria
senza preoccuparti
di quanta sia
l’apnea lasciata.
Poesia: Paola Castagna
Foto: MariaPia Spadafora
Coordinamento Italiano per la Pace, la Democrazia e i Diritti Umani in Eritrea
Udienza Sentinelli
Roma, Min. Esteri, 26 giugno 2007 –
Argomenti sottoposti all’attenzione dell’on.le Sentinelli sono stati la violazione dei diritti umani, sociali e politici ad opera del devastante regime dittatoriale di Isayas Afwerki, e la necessità di un sempre maggiore impegno politico ed umanitario a sostegno dei bisogni delle popolazioni e dei profughi eritrei. La cooperazione umanitaria italiana, che non risulta essere stata fino ad ora interamente censita, dovrà essere certa di raggiungere le fasce bisognose della popolazione. In alcuni casi lavori finanziati dalla cooperazione sono stati eseguiti da militari o, come lavori forzati, da detenuti che non hanno percepito alcun compenso.
L’on.le Sentinelli, condividendo le posizioni del Coordinamento, ha ribadito la ferma posizione critica del Governo italiano nei confronti di quella dittatura, e il Sen. Francesco Martone ha assicurato il suo impegno perchè venga sottoposta ad interrogazione parlamentare la questione del mancato riconoscimento dello status di rifugiati da parte dello Stato italiano e dell'asilo politico per i profughi eritrei in Italia.
Le parti hanno anche concordato sull’urgenza che
Rimane primaria l’esigenza della pronta applicazione del trattato di pace tra Eritrea ed Etiopia perché i due paesi trovino nella pace la via dello sviluppo. La militarizzazione dell’Eritrea (3.500.000 abitanti) è una delle ragioni principali di fuga di migliaia di giovani verso il Sahara e le coste del Mediterraneo.
Nel corso dell’incontro si è anche osservato che in Italia le informazioni sull’Eritrea sono piuttosto scarse, ragione questa per cui poco si sa, anche a livello istituzionale, dell’efferatezza del regime dittatoriale eritreo.
A.H.S.C. Agenzia Habeshia per lo Sviluppo e
A.I.E.I. Associazione Immigrati Eritrei in Italia (Milano)
ARCI Corvetto Associazione Nazionale di promozione sociale (Milano)
ASPER Associazione per la tutela dei diritti umani del Popolo Eritreo (Napoli)
Mossob Comitato Italiano per un’Eritrea democratica (Milano)
e il
P.D.E. Associazione per il Partito Democratico Eritreo in Italia,
organizzazione politica dell’opposizione eritrea in diaspora
Tuesday, July 03, 2007
Segunda vida
El bar donde te conocí
Ya no existe.
Ahora hay una galería de arte.
Nos preguntamos muchas veces
- ¿te acuerdas? -
qué sentido tiene un bar
donde nadie tiene sed.
Donde beber es inutil
Como sentarse o estar de pie.
Pero te encontré allí
En ese obsceno ritual
Que llevamos
De este mundo.
No bebimos nada,
obvio,
pero charlamos
siguiendo siendo extranjeros
para reducirnos a la esencia.
Naturales.
Sin prejuicios
sobre nuestra primera vida.
Luego todo se acabó
Y la tristeza me alcanzó
Incluso aquí
Fuera de la web.
g
Traduzione: Silvia
[oggi voglio fare delle precisazioni importanti…sono contenta perchè finalmente qualcuno mi ha scritto...e questo mi fa piacere perchè vuol dire che le poesie sono lette e ripensate e arricchite e criticate e questo E’ BELLISSIMO!!!! Ma……purtroppo (per me) non sono io a suscitare tanta bellezza (W GIRO!!!)...io sono un tramite che cerca di fare in modo che questo prodigio raggiunga più persone...dove non può una lingua possono due (e ora tre, quattro….mille!!!)…dove non possono le parole può il suono....io provo a rendere il suono familiare ad alcuni ed esotico ad altri....dal suono alle parole, al pensiero, alla coscienza, all’incoscienza….e poi chissà……]
Remembrance
I know
you liked all those colors
around your face,
summerish.
But I changed it.
Now,
In black and white
You look eternal
Just right.
IMPUISSANCE
Ik hou van jouw
Nu ben ik zeker
Dat jij mijn mails
Niet meer leest.
T’is de derde keer
Dat ik jij
Een oudje liedje
Van Marco Masini zend
En jij, die de vaffanculo niet zie,
jij aantwoord altijd in een of twee kylobites
„ik van jou ook
Ik mis jou“
Als in mijn hart
Bent je nu verdwenen.
In mijn kontakten
g
traduzione: Michael
[Michael si sta divertendo a tradurre le poesie senza adsl. attualmente sta terminando le traduzione della raccolta in francese, ma tra una poesia e l'altra me ne ha mandato 2 in olandese. questa che leggete, per chi ci riesce, è questa qui!]
Monday, July 02, 2007
.:salvo imprevisti senza senso:.

Un nuovo personaggio entra a far parte della famiglia di PS. Il suo nome è Salvo Imprevisti. Il suo mestire, "detective privato". Un solo vizio, la coca. Un solo piacere, il poker. Un solo stronzo che l'ha creato, me.
senza senso
aprendo la posta
ho rivisto la tua mail.
aprendo il blog
ho riletto il tuo commento.
aprendo gli occhi
ho formattato ogni cosa.
"sei sicuro di voler cancellare tutto?"
si, premi C
no, premi ESC
non c'ho pensato due volte
"CLICK".
[dicono che non c’ho nemmeno provato. che sono troppo giovane per mollare adesso. che tanto prima o poi ciò che ho seminato riuscirò a raccoglierlo in un settembrino pomeriggio qualunque. che non è mai troppo tardi ma nemmeno troppo presto. dicono che c’ho lo sguardo da pazzo, che faccio discorsi da vecchio, che sono ottimista quando voglio essere pessimista e viceversa. dicono addirittura che leggono i miei fumetti, i miei monologhi, le mie storie noiose ma reali. dicono che ho molti amici, ma nei momenti più bui riesco a ricordarne tre, al massimo quattro e devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. dicono che lotto contro i mulini a vento, che sogno ad occhi aperti, che mangio in maniera sregolata, che fumo troppo, che bevo senza cervello e che mi butto in situazioni tanto difficili che per uscirne fuori consumo gran parte della poca energia rimastami. dicono che sono stanco, ma non è vero. dicono che sono disilluso, ma non è vero. dicono che sono paranoico, credevo fosse vero, ma ho capito da poco che nemmeno questo è vero. dicono che con l’underground non guadagni un cazzo ed è vero. dicono che se non hai un tratto accademico non vai troppo lontano ed è vero. dicono che le scuole del fumetto ti aiutano a trovare i giusti contatti, cazzo se è vero. ma devi essere bravo, dicono addirittura che lo sono ed è vero, lo dice pure mio nipote. mi fido di mio nipote. dicono che una bella vacanza mi aiuterà a rinfrescare le idee. dicono che una bella rinfrescata potrà farmi ragionare meglio. dicono che a ragionare ci si stanchi. io sono già stanco quindi deduco che la vacanza, me la sono già fatta. negli ultimi mesi, AntonioBruno ha scioperato. ho pubblicato le mie vignette su questo blog con un piacere incommensurabile. sono stato pure contattato da gente che chiamava gente che conosceva gente a cui piaceva il mio lavoro. sei bravo, hai talento, faresti questo lavoro per me? ogni volta ho fatto il prezzo, pagato con queste parole: pubblichi gratis sul tuo blog, che ti costa regalarci un po’ del tuo lavoro? dicono che i miei occhi a volte si riempiono di rabbia. dicono che per mangiare servono i soldi. dicono però che soldi non ce ne sono. escono comunque ogni mese centinaia di libri. mi chiedo dove prendano i soldi, forse dalle tasche degli autori. dalle mie però non riescono a prendere un emerito cazzo, sono vuote. ma loro fanno i soldi comunque, perché trovano l’autore che “investe su stesso”, quello che c’ha soldi da buttare insomma. a me invece, rimane un cassetto, questo blog, terranullius e tutti quei figli di puttana che ogni giorno mi prendono per i capelli gridandomi in faccia “non mollare”. gli autori non serve pagarli. loro lo fanno per dedizione. il mio padrone di casa non vuole capirlo. non ho ancora trovato un tipografo o un distributore che lavori per dedizione. ve lo dico io chi lavora con/per dedizione. grammatico che si fa un mazzo così per organizzare il disorganizzabile. il moretti che porta avanti da anni un sogno che prende sempre più consistenza. pierpaolo che m’ha insegnato cosa cazzo significa vivere venti giorni con venti euri in tasca e arrivare al traguardo con un sorriso che fa invidia a buongiorno mike. ma di questa gente è inutile che ve ne parli, se non l’avete conosciuta non riuscireste a carpire un solo grammo del mio pensiero. dicono che se fissi il sole per un po’ t’accechi. dicono che se fissi un cieco per un po’ subito guardi il sole e ringrazi il fato di tanta fortuna. dicono tante cose e forse, le ho capite tutte. cercavo un pretesto per rimanere, pensavo d’averlo trovato ma forse mi sbagliavo. si ritorna a casa per un po’, dicono che mi farà bene. dicono pure che dovrei poi ritornare in questa città e continuare i miei studi. ma io forse non ci torno più. precario in tutto. dicono che il mio è un addio. preferisco vederlo come un arrivederci. dicono che sono triste, ma non è vero. dicono che sono istintivo ma, si è vero. dicono che la fortuna di un uomo, è un altro uomo, ma questo in venticinque anni l’ho sentito dire solo a mio padre. mi sono chiesto se mai, nella mia vita, sono riuscito a valere qualcosa per qualcuno. pretestuosamente vi dico di si, sennò mi deprimo così tanto da percepire le benzodiazepina come mia unica salvezza. tana non libera più nessuno, loro rimangono in gabbia noi continuiamo a farci le seghe sotto i mari. si perché adesso viene l’estate, a settembre ci si ripensa. si chiude per ferie ragazzi. un saluto sincero a tutti coloro che seguono le vicende di questo piccolo universo le cui voci e immagini si perdono in una realtà ben più profonda dell’etere. abbraccio tutti voi.
tranne te, tu vali meno della cocaina girl!
a presto.]
A.B.
Poesie senza ADSL - auguri
ti voglio bene
MITTENTE:
Girolamo
INVIATO:
09:20
13/08/1978
g
[questa va spiegata. chiamarla poesia potrebbe offendere i poeti, quelli veri, ma qui su percezione stiamo giocando con le cose serie. scherziamo col fuoco cooscienti che ustionarsi sarebbe il minimo. qui su percezione siamo leggeri. leggeri nel senso letterale del termine. sottraiamo peso alla realtà per ergerci sorridenti sopra le teste di cazzo che ci vorrebbero col muso lungo a sgobbare tutto il giorno per sopravvivere.
noi, invece, tra una battuta e l'atra, viviamo aggredendo il tedio.
questa va spiegata, dicevo.
questa poesia simula un sms.
il messaggio è chiaro: ti voglio bene. la cosa che va spiegata è la seconda parte: chi in via il messaggio e quando.
il messaggio l'ho inviato io, a me stesso e l'ho inviato indietro nel tempo, precisamente al momento in cui sono nato.
ovviamente, in quel lontano giorno non esistevano i cellulari e anche se fossero esistit nessuno può inviare un messaggio indietro nel tempo... ma se così fosse ... la poesia, allora, che cacchio ci sta a fare?
comunicazione di servizio: mi sono arrivate numerose traduzioni (inglese, olandese, francese e spagnolo. visto che postarle tutte creerebbe un info dumping e mi costerebbe un'oretta di lavoro, ho deciso di farlo stano e domani ve le ritrovate online. quindi ringrazio Silvia, BigDave e Michael e chiedo loro solo un po' di pazienza ... grazie ragazzi, siete meravigliosi!!!]
Sunday, July 01, 2007
a rusa di gerico
Abbruciu curpevuli
‘ntra lu disertu miu pirsunali.
St’ aridità mi sta minannu
li sentimenti
scavazzannuli
‘ntra pirvirsioni e luci ch’ annigghia.
Sucu raggia traversu
li pustuli de pedi
e i zocculi ca jttai
arrirunu di zò ca fici,
‘nu fintu suicidiu giappunisi
di ‘nu vili.
Sugnu sfattu e m’ arriminu
senza sapiri mancu
furriari inutili.
Tuttu abbrucia
quannu passu
e lu ciriveddu si sicca,
vumita scuritati.
Mi vulissi curcari ‘n funnu
a ‘na conca
e arripigghiari culuri,
sangu di vita virdi,
ma nun sugnu ‘na rosa
e nemmancu mi meritu
di essiri fragili
sugnu sulu ‘n quarariatu
sbagghiu
arinatu ‘nta stanchizza.
g
Traduzione: Francesco Randazzo
[Randazzo è imbarazzante. ha troppi talenti. è interessante. è simpatico. e intelligente. è un artista. insomma uscire con lui diventa un rischio. ma la sua peggior qualità è che è l'entusiasmo. un entusiasmo simile ad una marea che si gonfia lentamente. quanto ti trovi immerso con l'entusiasmo fino al collo ... è, ormai, troppo tardi.
Randazzo è questo qui. la poesia che ha tradotto in siciliano è questa qui.]