Friday, July 13, 2007

.:m'hanno raccontato di un posto...:.

ti dico che non mentiva. dallo sguardo, si leggeva negli occhi. cosa! cosa secondo te? si leggeva che era sincero! lui lì ci abita pure idiota! sennò come pensi che sappia tutte quelle cose? quali cose, quali cose! cazzo ma lo fai apposta? ha visto cose che noi…ma che te lo dico a fare! adesso vuoi ascoltare? eh eh stammi a sentire coff coff. in quel posto, quale posto!? dove abita il tizio cazzo! bene, in quel posto nessuno sente ma tutti si danno botte da orbi! è tutto cosi…strano! la gente prima si odia, poi si ama, poi si ri-odia per poi ri-amarsi e la cosa bella sai qual è? che nel frattempo piangono, godono, addirittura sghignazzano e starnutiscono roba bianca dal naso! non chiedermi che roba, cosa vuoi che ne sappia? lasciami continuare. dormono di giorno per paura che il sole possa sciogliere la loro maschera di cera. mangiano di rado. ascoltano musica e i discorsi degli altri. fanno finta d’esser scemi, altri non s’impegnano nemmeno. fanno gare di rutti, a chi piscia più lontano, a chi piscia fuori dal vasetto lo pesto. si dice il pesto?! tu non mi ascolti mica sai? senti questa, francesca non esce senza marco, valentina non esce senza andrea ma stranamente se c’è laura c’è Alessandra e se c’è aia indovina? ma che gioia! c’è tristezza! ma la conosci aia? manco io ma da quello che raccontano ci starei ben alla larga! quel posto è un putiferio credimi. credi a lui almeno! ti dico che non mentiva. dal tono della voce. non tremolava. infatti sei un cazzaro! a te trema la voce perché dici solo un sacco di baggianate! la sua voce era…era come un fiume calmo, che segue il suo corso senza farsi domande. dove abita il tizio organizzano un sacco di feste. chi vuoi che ci vada? gente a cui piace ballare roba pesante e ascoltare roba leggera. lo faranno per rilassarsi che ne so! non te ne uscire con la storia dei sassi ti prego. non c’entrano i sassi cazzo! pietre, sassi, è la stessa cosa. chi è senza peccato lanci il primo sasso invece suona bene! ma chisseitu per decidere? oddio non ricominciare, vaffanculo tu e i sassi. pietre, sassi è lo stesso! mi fai finire questa storia? allora, alcuni camminano rasati e si vestono di nero altri camminano rasati e si vestono di nero. la differenza. mi chiedi dove sta la differenza…nel colore dei loro cuori cazzo! quelli rasati vestiti di nero hanno il cuore nero. gli altri rasati vestiti di nero invece hanno il cuore rosso! semplice no? tutti si fanno le canne e se riescono a guadagnare abbastanza si fanno di altro. lavori del cazzo. alzano qualche soldo lavorando nei pub, nei bar, nelle gelaterie, come custodi d’albergo, nei mc donald’s. ah! senti questa, un amico del tizio ha lavorato proprio in un mc donald’s! si! ti giuro. ti dico che non mentiva. dalle mani. gesticolava con fare sinuoso. era come se l’aria si facesse carezzare dalle sue dita. le ragazze sembrano tutte uguali ma poi ti accorgi che qualcuna è diversa. eh eh eh tutti a cercare quella diversa per poi tornare da quelle omologate dalla signora ditta società! gonnellina di lino stile etnico ulalà, canottierina viva gli hippy, sandaletti del mercato equo e solidale, collanina…lasciami finire cazzo! collanina euro30motivipernoncomprarlasemipaghitelidò, orecchini fatti a mano, fermaglio fatto a mano, e porca puttana personalità fatta a cazzo! dopo un po’ però ti stanchi pure delle omologate e torni a fare il difficile perché la tua vita è troppo piatta. non la tua, dicevo in generale! incontri gente ubriaca che comincia a parlarti di se, tu fai finta di ascoltare e loro di raccontare. tutto ciò fino a quando non finisce prima la birra e poi il fumo. può capitare a volte di cercare un bar aperto dove andare a bere qualcos’altro. per poi ricominciare a far finta di ascoltare e di raccontare. oppure si va tutti a nanna con una strana sensazione al petto e sette parole che ti circolano nel cervello, perché cazzo sono uscito?! sono solo quattro? vedi, non sei abbastanza profondo, il “perché cazzo perché” sottointeso dove lo metti? comunque, se ti gira male vai a un concerto integro e torni accoltellato, vai al cinema tranquillo e torni traumatizzato, vai al pub sobrio e torni a casa barcollando, vai all’università da solo e torni con un’amica, vai a fanculo e nessuno ti cerca. tranne che tu non debba dei soldi a qualcuno. non è assurdo? parla! parla! non ti sembra assurdo?non sto gridando, ascolta! alcuni di loro sognano una vita di condivisione totale! che ne so, io ho un’arancia e tu hai due mele. io mangio la mia arancia e dopo, le tue mele. e tu sei felice e anch’io sono felice! certo che però, a pensarci bene, io qui non saprei adottare questa fantastica filosofia di vita. e se io avessi venti arance e tu una sola mela? si, le arance te le offrirei, per carità. ma se avessi voglia di cambiare e mangiarmi, non so, una mela? tu che mi daresti?si, ma di mele ne hai una! coff coff è complicato eh? insomma, si gioca a pallone in piazza, si corre nudi in piazza, ci si incontra in piazza, si fanno gli scontri in piazza, gli sconti, le chiacchere, i pianti, le marachelle, i comizi, si da sfogo ai vizi, sfizi, si balla pure in piazza, si litiga, si ama, si mente, si odora, si guarda e forse si tocca. zitto! lasciami finire! gli autobus notturni non sono mai puntuali. giuro! così m’ha detto. ti dico che non mentiva cristo dio! non sto piangendo, ascolta! si conosce sempre gente nuova…non sono un cazzaro! mi trema la voce per altri motivi! nasce sempre un’amicizia e ne muoiono cento, nasce sempre un amore e non ne muore mai nessuno. non è come qui zitto! lascia perdere le mie mani! non darmi dello schizzato…lasciami parlare! zitto un momento, sempre a parlare! non sto piangendo! si abbracciano tutti, si baciano, si guardano negli occhi, si prendono a schiaffi, si passano la roba da mangiare come fanno gli uccelli. si carezzano, si intimidiscono al primo appuntamento, indossano consigli, parole, libri e citazioni. ma che coglioni! loro sono il nostro futuro stupidosottospecie di…non sto gridando! ascolta ancora un attimo! non ti alzare cazzo! si spalmano roba strana addosso, contro la cellulite, le irritazioni, le scottature, le contusioni. bevono boccali di stronzate che sanno di verità e non ti nascondo che assaggiarle non mi è affatto dispiaciuto! non sto piangendoooo! coff coff non te ne andare! non te ne andare! voglio raccontarti tuttooo! ascoltami ancora un momento! le mie mani non stanno tremando, ci carezzo l’aria vedi?!vedi?! dove abita il tizio i cani non mordono, i fiumi non straripano, i folletti non esistono, i sogni li dimenticano e quando gli capita di viverli si svegliano con una gran voglia di dimenticarli, i fatti non bastano, il petrolio quando non basta lo chiedono al vicino, l’amore che provano l’uno per l’altro non basta capita quindi che si trasformi in odio, il pane non basta ma a nessuno gliene importa un fico secco, i soldi non bastano, la pazienza è poca, il delirio vicino, la peste non molto lontana, la tubercolosi in giro, farmacie a sufficienza, ospedali a sufficienza, polizia a sufficienza, delinquenti a sufficienza, puttane a sufficienza, ristoranti a sufficienza, chiodi a sufficienza, ma a noi chi ci pensa? non voglio andare a casa! voglio rimanere quiii! non te ne andare…per favore. non voglio rimanere solo. non adesso cristo! nooo! tu sei mio amico e gli amici devono ascoltare! non puoi andartene cosììì! nooo! nooo! aspetta cazzo, aspetta! aspetta, dimmi dove ho sbagliato! dimmi cosa ho fatto di male ti prego!coff coff dimmelo…dici che mentiva? ma sembrava…d’accordo, però non andare, non lasciarmi qui da solo. la gente mi fissa. non sono uno schizzato, forse un credulone, ma non uno schizzato! ma i suoi occhi, la sua voce, le sue mani…lui ci abita pure. come faceva allora, a sapere certe cose. non dirmelo...
andiamo a casa, è meglio. pensi troveremo un bar aperto? se ci va bene incontriamo qualcuna e cambiamo un po’ la nostra vita! non la trovi un po’, piatta? se vabbè, anche la tua vita è piatta ammettilo. ma poi con quella come è finita? coff coff ma dai? eddai che l’amico mio si sposa! ma ti ho raccontato del tizio strano? pensa che è tanto strano che tutti quelli che abitano in quel posto, quello dove vive il tizio per farla breve, stanno raccogliendo duecentomila firme per inserirlo nella lista delle droghe pesanti! eh eh non è stupefacente?! vabbene, la smetto giuro…senti, mentre rincasiamo, mi racconteresti quella storia sui sassi? pietre, sassi coff coff è la stessa cosa…


A.B.

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3 comments:

ignipott said...

...forte 'sto blog!

ignipott.blogspot.com

Anonymous said...

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vi saluto e vi bacio

Anonymous said...

Un saluto d'infinito intriso e di colori cangianti di universi esistiti solo nelle nostre reciproche menti ad Antonio. Ci si vede nell'iperuranio, fratello.