Monday, July 02, 2007

.:salvo imprevisti senza senso:.



Un nuovo personaggio entra a far parte della famiglia di PS. Il suo nome è Salvo Imprevisti. Il suo mestire, "detective privato". Un solo vizio, la coca. Un solo piacere, il poker. Un solo stronzo che l'ha creato, me.

senza senso

aprendo la posta
ho rivisto la tua mail.
aprendo il blog
ho riletto il tuo commento.
aprendo gli occhi
ho formattato ogni cosa.
"sei sicuro di voler cancellare tutto?"
si, premi C
no, premi ESC
non c'ho pensato due volte
"CLICK".

[dicono che non c’ho nemmeno provato. che sono troppo giovane per mollare adesso. che tanto prima o poi ciò che ho seminato riuscirò a raccoglierlo in un settembrino pomeriggio qualunque. che non è mai troppo tardi ma nemmeno troppo presto. dicono che c’ho lo sguardo da pazzo, che faccio discorsi da vecchio, che sono ottimista quando voglio essere pessimista e viceversa. dicono addirittura che leggono i miei fumetti, i miei monologhi, le mie storie noiose ma reali. dicono che ho molti amici, ma nei momenti più bui riesco a ricordarne tre, al massimo quattro e devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. dicono che lotto contro i mulini a vento, che sogno ad occhi aperti, che mangio in maniera sregolata, che fumo troppo, che bevo senza cervello e che mi butto in situazioni tanto difficili che per uscirne fuori consumo gran parte della poca energia rimastami. dicono che sono stanco, ma non è vero. dicono che sono disilluso, ma non è vero. dicono che sono paranoico, credevo fosse vero, ma ho capito da poco che nemmeno questo è vero. dicono che con l’underground non guadagni un cazzo ed è vero. dicono che se non hai un tratto accademico non vai troppo lontano ed è vero. dicono che le scuole del fumetto ti aiutano a trovare i giusti contatti, cazzo se è vero. ma devi essere bravo, dicono addirittura che lo sono ed è vero, lo dice pure mio nipote. mi fido di mio nipote. dicono che una bella vacanza mi aiuterà a rinfrescare le idee. dicono che una bella rinfrescata potrà farmi ragionare meglio. dicono che a ragionare ci si stanchi. io sono già stanco quindi deduco che la vacanza, me la sono già fatta. negli ultimi mesi, AntonioBruno ha scioperato. ho pubblicato le mie vignette su questo blog con un piacere incommensurabile. sono stato pure contattato da gente che chiamava gente che conosceva gente a cui piaceva il mio lavoro. sei bravo, hai talento, faresti questo lavoro per me? ogni volta ho fatto il prezzo, pagato con queste parole: pubblichi gratis sul tuo blog, che ti costa regalarci un po’ del tuo lavoro? dicono che i miei occhi a volte si riempiono di rabbia. dicono che per mangiare servono i soldi. dicono però che soldi non ce ne sono. escono comunque ogni mese centinaia di libri. mi chiedo dove prendano i soldi, forse dalle tasche degli autori. dalle mie però non riescono a prendere un emerito cazzo, sono vuote. ma loro fanno i soldi comunque, perché trovano l’autore che “investe su stesso”, quello che c’ha soldi da buttare insomma. a me invece, rimane un cassetto, questo blog, terranullius e tutti quei figli di puttana che ogni giorno mi prendono per i capelli gridandomi in faccia “non mollare”. gli autori non serve pagarli. loro lo fanno per dedizione. il mio padrone di casa non vuole capirlo. non ho ancora trovato un tipografo o un distributore che lavori per dedizione. ve lo dico io chi lavora con/per dedizione. grammatico che si fa un mazzo così per organizzare il disorganizzabile. il moretti che porta avanti da anni un sogno che prende sempre più consistenza. pierpaolo che m’ha insegnato cosa cazzo significa vivere venti giorni con venti euri in tasca e arrivare al traguardo con un sorriso che fa invidia a buongiorno mike. ma di questa gente è inutile che ve ne parli, se non l’avete conosciuta non riuscireste a carpire un solo grammo del mio pensiero. dicono che se fissi il sole per un po’ t’accechi. dicono che se fissi un cieco per un po’ subito guardi il sole e ringrazi il fato di tanta fortuna. dicono tante cose e forse, le ho capite tutte. cercavo un pretesto per rimanere, pensavo d’averlo trovato ma forse mi sbagliavo. si ritorna a casa per un po’, dicono che mi farà bene. dicono pure che dovrei poi ritornare in questa città e continuare i miei studi. ma io forse non ci torno più. precario in tutto. dicono che il mio è un addio. preferisco vederlo come un arrivederci. dicono che sono triste, ma non è vero. dicono che sono istintivo ma, si è vero. dicono che la fortuna di un uomo, è un altro uomo, ma questo in venticinque anni l’ho sentito dire solo a mio padre. mi sono chiesto se mai, nella mia vita, sono riuscito a valere qualcosa per qualcuno. pretestuosamente vi dico di si, sennò mi deprimo così tanto da percepire le benzodiazepina come mia unica salvezza. tana non libera più nessuno, loro rimangono in gabbia noi continuiamo a farci le seghe sotto i mari. si perché adesso viene l’estate, a settembre ci si ripensa. si chiude per ferie ragazzi. un saluto sincero a tutti coloro che seguono le vicende di questo piccolo universo le cui voci e immagini si perdono in una realtà ben più profonda dell’etere. abbraccio tutti voi.
tranne te, tu vali meno della cocaina girl!
a presto.]


A.B.

1 comment:

Anonymous said...

non posso fare altro che accodarmi a chi ti dice "hai talento" e "non mollare" a presto.