El bar donde te conocí
Ya no existe.
Ahora hay una galería de arte.
Nos preguntamos muchas veces
- ¿te acuerdas? -
qué sentido tiene un bar
donde nadie tiene sed.
Donde beber es inutil
Como sentarse o estar de pie.
Pero te encontré allí
En ese obsceno ritual
Que llevamos
De este mundo.
No bebimos nada,
obvio,
pero charlamos
siguiendo siendo extranjeros
para reducirnos a la esencia.
Naturales.
Sin prejuicios
sobre nuestra primera vida.
Luego todo se acabó
Y la tristeza me alcanzó
Incluso aquí
Fuera de la web.
g
Traduzione: Silvia
[oggi voglio fare delle precisazioni importanti…sono contenta perchè finalmente qualcuno mi ha scritto...e questo mi fa piacere perchè vuol dire che le poesie sono lette e ripensate e arricchite e criticate e questo E’ BELLISSIMO!!!! Ma……purtroppo (per me) non sono io a suscitare tanta bellezza (W GIRO!!!)...io sono un tramite che cerca di fare in modo che questo prodigio raggiunga più persone...dove non può una lingua possono due (e ora tre, quattro….mille!!!)…dove non possono le parole può il suono....io provo a rendere il suono familiare ad alcuni ed esotico ad altri....dal suono alle parole, al pensiero, alla coscienza, all’incoscienza….e poi chissà……]
No comments:
Post a Comment