
...il vero indagatore ;)
Le ho ascoltate tutte,
tante volte.
Chi l'avrebbe mai detto
che mi avresti regalato
una pendrive
con le tue puntate radio.
In ognuna, lo so,
c'è una canzone per me.
Non lo dicevi mai.
Nessuna dichiarazione.
Facevi solo
quella piccola pausa
prima di mandare il pezzo.
Era lì che respiravi la dedica.
Era lì che mi dicevi tutto.
Tranne che saresti andato via.
Ti mandavo un messaggio
con la prima strofa
e tu ricambiavi con un sms
vuoto,
una schermata senza parole
come la tua pausa
per me.
Ed eri felice.
Perchè indovinavo,
sempre, cosa mi dedicavi.
Era tutto
in quel respiro
prima di mandare il pezzo.
Era un bacio,
caldo,
che giungeva alle mie casse
con un'unico scopo:
dedicato a te!
Per ascoltare la puntata basta cliccare sull'immagine MARTEDI'11 ALLE 19 ...
No.
Non puoi andartene così.
Dimmi prima cos’è l’amore.
Non ridere, non farlo! Non farti ingannare dalle mie mani affusolate, spera solo che la rabbia non pervada le mie stupide cervella. Dimmi, adesso, cos’è l’amore?
L’amore è lo svegliarsi con lo scopo di campare, un gesto sconnesso che non riesci a domare. E’ un tesoro inestimabile, un libro illeggibile, un conato di vomito insostenibile. E’ calarsi una pasta alle due del mattino, è fare la figura del cretino, è il cercare d’esser sempre partecipe a ogni cosa, l’amare è una porcheria dal colore rosa.
Amare è un compromesso difficile da accettare, è un respiro debole pronto a spirare, ma è anche la forza che ci portiamo dentro, è in pratica la follia e il suo sgomento.
L’amore è il celarsi dietro un muro basso, un critico delirio che ti rende fesso, un amaro boccone da ingerire dopo cena. L’amore, perdonatemi, ma mi sembra solo scena.
Amare è lo smussare ogni spigolo dannoso, è ungere un pistone che pompa a ritroso, è pescare pesci senza amo ed esca, è la paura di restar soli e già questo basta.
Mio caro stolto scusa se te lo chiedo, ma potrai trovare nesso o semplicemente rimedio a un qualcosa che esiste per volontà dell’uomo, un sotterfugio utile quanto un frastuono che riesca a svegliare il più stanco degli scemi che di voluttà e odio vuole farne degli schemi?
Era meglio mandarti a fanculo.
Mi sento fortunato, ho cioè l’immensa fortuna di arrotondare con un lavoro splendido. In un certo senso è una lotta, forse la più nobile, che consiste nel tenere più in alto possibile l’asticella che stabilisce la civiltà di una società.