
...il vero indagatore ;)
LUCIFERO AL BUILDING 2
VERGINE FOREVER. E' stato difficile avvicinarmi a un piccolo libercolo con un simile titolo. Malgrado tutto, è amore. Nemmeno il sottotilo mi ha acceso di entusiasmo. La ragazzina della copertina, pensosa e invitante sotto le coperte, sorride troppo furbetta. Rischio il machismo cultural-letterario se dico che le librerie straripano di narrativa da pollastre inutile e dannosa. Emotività vaginale, vaginalità emotiva. Con derive anal e cum shot. Ma nel rispetto dei propri sentimenti stritolati da quei noiosetti degli storici fidanzati.Le ho ascoltate tutte,
tante volte.
Chi l'avrebbe mai detto
che mi avresti regalato
una pendrive
con le tue puntate radio.
In ognuna, lo so,
c'è una canzone per me.
Non lo dicevi mai.
Nessuna dichiarazione.
Facevi solo
quella piccola pausa
prima di mandare il pezzo.
Era lì che respiravi la dedica.
Era lì che mi dicevi tutto.
Tranne che saresti andato via.
Ti mandavo un messaggio
con la prima strofa
e tu ricambiavi con un sms
vuoto,
una schermata senza parole
come la tua pausa
per me.
Ed eri felice.
Perchè indovinavo,
sempre, cosa mi dedicavi.
Era tutto
in quel respiro
prima di mandare il pezzo.
Era un bacio,
caldo,
che giungeva alle mie casse
con un'unico scopo:
dedicato a te!
"Questa settimana, nella libreria-caffé di RadioSapienza, si viaggerà tra sentimenti ad alta tecnologia. Sorseggiando il nostro cubalibri, saltelleremo nel cyberspazio, tra le allucinazioni e gli incubi di lucidi visionari come Gibson, Sterling, Dick. Tra cyborg e androidi, alla ricerca di quel cuore umano che, solo, non può essere clonato. Con noi in studio, Girolamo Grammatico e Alessio Curatolo, due "poeti senza adsl". Per ascoltare la puntata basta cliccare sull'immagine MARTEDI'11 ALLE 19 ...
No.
Non puoi andartene così.
Dimmi prima cos’è l’amore.
Non ridere, non farlo! Non farti ingannare dalle mie mani affusolate, spera solo che la rabbia non pervada le mie stupide cervella. Dimmi, adesso, cos’è l’amore?
L’amore è lo svegliarsi con lo scopo di campare, un gesto sconnesso che non riesci a domare. E’ un tesoro inestimabile, un libro illeggibile, un conato di vomito insostenibile. E’ calarsi una pasta alle due del mattino, è fare la figura del cretino, è il cercare d’esser sempre partecipe a ogni cosa, l’amare è una porcheria dal colore rosa.
Amare è un compromesso difficile da accettare, è un respiro debole pronto a spirare, ma è anche la forza che ci portiamo dentro, è in pratica la follia e il suo sgomento.
L’amore è il celarsi dietro un muro basso, un critico delirio che ti rende fesso, un amaro boccone da ingerire dopo cena. L’amore, perdonatemi, ma mi sembra solo scena.
Amare è lo smussare ogni spigolo dannoso, è ungere un pistone che pompa a ritroso, è pescare pesci senza amo ed esca, è la paura di restar soli e già questo basta.
Mio caro stolto scusa se te lo chiedo, ma potrai trovare nesso o semplicemente rimedio a un qualcosa che esiste per volontà dell’uomo, un sotterfugio utile quanto un frastuono che riesca a svegliare il più stanco degli scemi che di voluttà e odio vuole farne degli schemi?
Era meglio mandarti a fanculo.
La strada intrapresa era lugubre. Era fiancheggiata da una serie interminabile di ville lussuosissime, che avevano tutte quante un cancello altissimo, un complicato sistema di illuminazione e un cane. Il cane permetteva di risparmiare sull’antifurto. Non appena un cane sentiva un rumore ambiguo e sospetto provenire anche da lontano, ecco che cominciava ad abbaiare e tutti gli altri cani lo accompagnavano. Tutto ciò permetteva a quella piccola comunità di piccoli imprenditori locali di stringersi attorno al capitale.
Inclusione, volti, i frammenti di una storia che si ricompongono a fatica, rapporti giocati sul filo dell’incomprensione o esplosioni di rabbia incontenibile. Mi sento fortunato, ho cioè l’immensa fortuna di arrotondare con un lavoro splendido. In un certo senso è una lotta, forse la più nobile, che consiste nel tenere più in alto possibile l’asticella che stabilisce la civiltà di una società.