Saturday, May 31, 2008
il mondo è buio
e noi ci convinciamo sia luce
quella che illumina le nostre stanze.
Ci rifugiamo dentro camere da letto
e bagni
per respirare un’asettica pace
illuminata da finti soli elettrici.
Fuori solo oscurità.
E passanti cadaveri.
Ma nel buio che ci circonda,
distratti da un vita pensata
dal no senso di qualche dio artista,
incompreso dalla massa,
la tua testa si avvicina alla mia spalla.
Le tue labbra cercano
i miei pensieri su di te
sul mondo
sul futuro.
Ti circondo
timoroso del buio che circonda noi
e la tua schiena nuda
racconta alle mie dita
che sono altre le tenebre da temere.
Thursday, May 29, 2008
Pre-Testi per leggere & scrivere

Per come la vedo io sarebbe divertente gareggiare tra amici. Ho già proposto a qualcuno di iscriversi e ho già spavaldamente chiarito che ho intenzione di salire sul podio.
Scherzi a parte a me sembra una buona scusa per giocare con la scrittura e grazie ad un pizzico di competizione credo che il divertimento sarebbe assicurato!
Wednesday, May 28, 2008
Poesie senza ADSL (amici:peluso)

Tuesday, May 27, 2008
.: il lavoro nobilita l'uomo :.
Cronaca dell'inattesto - C. Peluso

Uno scambio di sguardi e la paura di essere fraintesi. La mia barba incolta, la carnagione scura, un giaccone abbondante potevano far pensare a me come ad un malintenzionato, ma lei ricambiava i miei sguardi ed è iniziato un gioco.
Monday, May 26, 2008
letteratura interattiva. ibridazioni e tag
Virtualità significa possibilità di una libertà che non abbiamo mai conosciuto nel mondo off-line. Grazie alle tecnologie digitali, diventa possibile comporre, costruire un mondo artificiale, che ha carattere di singolarità: un mondo che è fatto soltanto per me, o per me e te, un mondo condiviso da un piccolo numero di persone (Franco Berardi)
Si tratta questa volta di dare ali all'immaginazione e di usare il testo per creare nuovi mondi. Perciò lo staff di Ibridamenti vi invita caldamente a partecipare perché abbiamo bisogno di sognare con voi.
Tre novità per Ibrid@prosa e Ibrid@poesia
La prima è che anticipiamo il tema Libertà in rete perché vorremmo raccogliere i vostri testi su questo argomento, prima di lanciare la seconda fase del progetto Ibridamenti.
La seconda è che unifichiamo le due iniziative e perciò i vostri testi andranno inviati sia che si tratti di versi o di prosa, o di testi sperimentali basati sull'uso di immagini e suoni a: ibridamenti@gmail.com
La terza è che avete più tempo.
Scadenza invio testi: non oltre le ore 24.00 del 30 giugno 2008
Sunday, May 25, 2008
ANCORA SUL G8 DI GENOVA
auguri
saverio
Saturday, May 24, 2008
.: la compressione del linguaggio ed altre ubriachezze :.
Ieri ero ad un party. No, ero ad un aperitivo letterario. NO, ero tra artisti ubriachi. Anzi ero a casa di un amico. O forse ero nel posto giusto al momento sbagliato.
Non so.
Ero ubriaco.
Pensieroso.
Introspettivo.

Wednesday, May 21, 2008
Memento
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
Berlino 1932
Sunday, May 18, 2008
.:Pangea, la vita riparte da una Donna:.

Anche se in ritardo (mea culpa!) vi segnalo un corto realizzato da gordo.it per Pangea, la Fondazione onlus che opera in situazioni di post-emergenza a favore dell'empowerment delle Donne favorendo condizioni di sviluppo e partecipazione delle Donne e delle loro famiglie, offrendo loro, attraverso l'istruzione, l'educazione ai diritti umani, la formazione professionale, l'educazione sanitaria e il microcredito, strumenti e opportunità di reale e concreto riscatto.
Il sottoscritto si è occupato in parte del design dei personaggi e della realizzazione degli ambienti, per questo ringrazio Stefano Buonamico e Claudio Morici!
Che dire se non...buona visione!
Saturday, May 17, 2008
Thursday, May 15, 2008
Pazienza
e il dolore corrompe i miei proprositi.
Scarico gli umori degli altri
fino a scoppiare d'empatia
e se non c'è più posto nel mio cuore
formatto e vado avanti,
cieco.
Ad oltranza,
riempio e formatto.
Senza imparare da tutto,
ma stancandomi per niente.
Fino a quando
non mi rimarrà
un pixel di pazienza...
g
[GRAZIE A TUTTI COLORO CHE IERI ERANO ALLA NOSTRA PRESENTAZIONE. DIFFICILE TRASMETTERE LA GRATITUDINE CHE PROVO NEL RIPENSARVI Lì SEDUTI AD ASCOLTARCI.
LE POESIE PIù BELLE ERANO NEI VOSTRI SGUARDI]
Tuesday, May 13, 2008
Due Punti e parentesi chiusa - A.Mannina

Un bacio, baci, un bacione, kisses, un abbraccio, tvb.
Ho sette indirizzi e-Mail. Ne uso tre. Non so perché.
MSN mi fa schifo. Da sempre. Tutte che mi chiedono, perché non ti iscrivi, così chattiamo? Per lo stesso motivo per cui quando scrivo spengo il cellulare. Il mio normalissimo cellulare, che non ha fotocamera, non può ricevere suonerie da internet o video o chissà cos’altro. Serve per telefonare.
Alcune colleghe al lavoro continuano a ripetere non posso credere che tu non chatti. Sembri proprio il tipo da chat. Sì sì. Secondo noi, fai il modesto.
Il tipo da chat. Ho impiegato mesi per mettere una firma digitale nelle mail. Tipo da chat. Nella rubrica di Outlook ho salvato una decina di nomi. Di questi, cinque fanno parte del gruppo al quale spedisco le poesie che scrivo. Tipo da chat. Non ho mai messo una faccina in nessuna cosa abbia scritto.
Molti mi chiedono, perché non apri un blog? È assurdo che tu non abbia un blog.
Due punti e parentesi aperta. Il suo sms finisce con Adesso non ho voglia di parlarne. Mi sta scaricando via etere? Un serie di bit, codici binari, informatica applicata alla vita.
Il mio Io reale soffre, deperisce e muore mentre il mio Io virtuale viaggia a gonfie vele.
Su Myspace mi diverto molto. Curo la mia pagina ogni giorno. Nella lista degli amici ho personaggi importanti, personaggi morti, scrittori decomposti, celebrità americane e gruppi di poeti nullafacenti. Locali malfamati. Donne/amiche. Donne/magari fossero più che amiche. Donne/forse sono donne, ma chissà. Gruppi musicali sconosciuti. Artisti famosissimi. U2. Springsteen. The Doors. Ennio Morricone. John Coltrane. Edward Norton. Woody Allen. Stanley Kubrick.
Posso cambiare umore ogni giorno, su MySpace. La gente sa come sto, dove sto, cosa sto facendo. Cosa farò.
Oggi sono malinconico. Due punti e parentesi aperta.
Ho creato tre album di foto e una presentazione di immagini. Chi si collega può gustarsi scatti del mio passato che scorrono lenti. Ricordi di presentazioni, amici, attimi. Momenti. Con sottofondo musicale. Oggi ci sono i Pink Floyd.
Nella sezione Chi Sono devo spiegare chi sono. In quella I miei interessi, i miei interessi. Musica? Film? Il mio eroe preferito. Alla voce Lavoro, ho scritto perdigiorno.
Due punti e parentesi aperta. Sms. Stavolta è Oggi non sono in vena.
C’è davvero qualcosa che non va. Tutto sta nel capire cosa.
In Rete è difficile distinguersi. È dura stare al passo. Un lavoro a tempo pieno.
Sul forum che frequento il mio nickname è Antani. Il mio Avatar è la foto di Ugo Tognazzi. Very cool. Nella firma ho inserito una frase di Groucho Marx e una di Jim Morrison. Partecipo a discussioni sul calcio, sulla musica e sui telefilm americani. Fan club di Lost, gruppo amici dei libri, l’angolo Bianconero.
Qualcuno mi ha definito il Poeta del web.
Rovistando nelle mail inviate e ricevute, forse capirò perché è arrabbiata. Negli ultimi mesi sono stato disattento.
Inserisco un nuovo blog su MySpace. Una poesia. E aggiungo tre foto. In tutte e tre ci siamo io e una bellissima ragazza, abbracciati. Io che cerco di sorridere, ma ho gli occhi sgranati e sembro strafatto. Forse questo la farà ingelosire. Patetico? Certo. La ragazza è la moglie di un collega.
Le mando una mail. Non risponde.
Le invio un sms. Non risponde.
Le invio un commento su MySpace. Un messaggio istantaneo. Un invito.
Su eMule scarico un paio di film. I telefilm americani li prendo direttamente da Torrent. I sottotitoli in italiano da un sito di appassionati.
Due punti e parentesi chiusa. Questo sms è di un’amica che cerca di consolarmi. Un bacione e un abbraccio forte, dice. Tvtb, conclude.
Su YouTube c’è un mio video. Leggo una poesia. Male. Nessuno lo ha votato.
Se facessi il download di me stesso, chissà quanto peserei. Nella vita reale, in un mese sono passato da sessantacinque chili a cinquantasette. E mangio più di prima.
Navigo troppo. Il grosso mostro Mozilla fagocita il mio tempo.
Due punti e una C. Qualcuno mi spiega che significa tristissimo. Il suo sms finisce con Leggi la mail che ti ho mandato.
Su Outlook nessun segno di vita. Consumo il tasto Invia/Ricevi. Arrivano mail spam, vuoi del Viagra, il nuovo concerto di Vattelapesca, giochi gratis, suonerie strambe, hai vinto, sei stato sorteggiato, qualcuno ti cerca, donne vogliose.
Ho scaricato un concerto. Winamp lo spara nello stereo che lo spara nelle casse e la musica è così alta che sento a malapena il campanello suonare. Sarà il postino. Non rispondo. Ancora Invia/Ricevi.
C’è una mail nella posta indesiderata. Ora si spiega tutto.
Il messaggio è semplice e conciso, c’è scritto: VAFFANCULO.
Niente faccine, punti, esclamazioni o firme. Nessuna spiegazione o saluto o commento.
La parentesi è proprio chiusa.
Alessandro Mannina
Monday, May 12, 2008
.:matilde sogna ancora:.

"Matilde sogna ancora". Da non perdere (dicono...lo dice pure giro!) ;)
a.
Sunday, May 11, 2008
Sayonara Gangsters

Sic locuit - A.O. Meloni

Da percezione è tutto, che poi è niente]
Sic locuit, dite la vostra che ho detto la mia - 2
Per la serie prima che qualcun altro lo dica lo dico io, è giunto il momento di mettere in chiaro una cosa.
Molti di voi, come me, avete letto e leggete libri, e probabilmente siete anche andati alle presentazioni, a sentire gli autori concionare sulla vita l'universo e tutto quanto e nei casi più sfortunati a sbandierare senza ritegno il loro ego. A volte va bene, a volte male, a volte è interessante, a volte no, pace, fa parte del gioco. Ma sono pronto a scommettere che almeno in un'occasione avrete sentito questa storia: in Italia tutti vogliono scrivere, chiunque si improvvisa poeta e scrittore, e ci sono miriadi di scrittori e pochissimi lettori. Altro che scrivere, gente, bisogna leggere!
Detta così, la cosa sembra ragionevole. Vuole gli applausi dei colleghi. Raccatta i sospiri dei fan. Titilla ed eccita la libido dei meno smaliziati. Detta così. Peccato però che questa sia una vera, clamorosa, indubitabile, enorme, sfavillante stronzata. Peccato che questa storiella sia come ripetere la lezioncina a pappagallo (senza offesa per i pappagalli). Chi non lo ha mai fatto alle elementari? Non è uno scandalo, succede, amiamo il carisma e le idee che sono circondate da carisma, è tutto più facile, meglio ripetere a pappagallo che ragionarci. Io però oggi voglio ragionare. Sentite un po’ la mia versione dei fatti.
Fino a un bip di anni fa, eravamo quasi tutti analfabeti. A metà dell’Ottocento in Italia del Sud, per fare un esempio, la percentuale di analfabetismo era impressionate, molto, ma molto oltre il 50%. È stato solo nel corso del Ventesimo secolo che in Europa, e anche nel resto del mondo, si è compiuta l’alfabetizzazione di massa. Ora, cari amici, ragioniamo, è facile, ci arriverebbe anche un bambino. Fino a pochi anni fa la scrittura era un’attività riservata a pochi fortunati in possesso di un sapere esclusivo. E a dire il vero a volte neanche i nobili ci si dedicavano (vero, re di Napoli?). Nel giro di un secolo e mezzo, invece, è cambiato tutto, e tutti siamo andati a scuola e ci siamo dovuti sorbire fin dalla più tenera età Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto eccetera eccetera.
Ora, è chiaro che se insegni a leggere e a scrivere a 60 milioni di cristiani questi prima o poi mangiano la foglia e si mettono a scrivere. Direi di più, è umano. Siamo proprio fatti così, dalla teoria passiamo all’azione. È la nostra natura. O c’è forse qualcuno che vuole sostenere il contrario?
Gli intellettuali e i professori e gli artisti e gli scrittori quando dicono ai comuni mortali che ci sono troppi scrittori e pochi lettori si mettono su di un piedistallo, ed è come se dicessero: voi cafoni grufolanti potete al più chiedermi un autografo, altro che mettervi a scrivere, come osate?! E non fanno altro che perpetuare involontariamente il mito di un sapere esclusivo riservato a pochi eletti, dal quale la stragrande maggioranza della popolazione deve essere allontanata perché così è più figo. Che è come passare dalla Repubblica delle Idee a una specie di billionaire della cultura, con saletta VIP per gli iniziati, e tutti gli altri a casa.
È invece chiaro come l'acqua, di un'evidenza abbacinante, come due più due fa quattro, che ci sono così tanti scrittori e altrettanti aspiranti scrittori semplicemente perché ormai tutti sappiamo leggere e scrivere. Amen. Potremmo considerarlo un inevitabile sottoprodotto dell'alfabetizazzione di massa, o il suo migliore risultato, ma questi sono i fatti.
Ed è riflettendo su questa sporca faccenda che ho capito perché la maestra ci diceva di non ripetere a pappagallo.
Colonna sonora: Iron Maiden, Where eagles dare.
Friday, May 09, 2008
Thursday, May 08, 2008
Wednesday, May 07, 2008
Monday, May 05, 2008
INDOTTE DAL REALE - dal 2 al 16 Maggio
Ma non una mostra qualsiasi. Una di quelle del circuito del Festival della Fotografia. Una mostra seria insomma.
Il 2 Maggio abbiamo aperto le danze con un'inaugurazione degna di noi. Alle 18 ci siamo ritrovati tutti alla mostra, abbiamo scambiato 4 chiacchiere tra il seri e faceto e poi, con l'approssimarsi della notte ci siamo spostati davanti il teatro Ambra Jovinelli e ci siamo ubriacati a suon di vino bianco de li castelli come non mai!
E più ci si confrontava su teorie più o meno artistiche e fantascientifiche e maggormente percepivamo il valore della mostra come luogo concettuale di aggregazione e dialogo. La mostra era divanuto il pre-testo per raccontarci delle storie e per condividerle per strada, luogo adatto al nostro apporccio alla vita.
L'esposizione si trova all'ESQUILIBRI, in via Giolitti 319.
Ringrazio le magnifiche prorpietarie della libreria.
Ringazio Kohra, Davide, Rossano e il mitico Alessio Maria Claudio Curatolo per il viaggio meraviglioso che mi ha fatto compiere lavorando a questo assurdo progetto.
Nel caso vi andasse di visitare la mostra e di farci un po' di pubblicità troverete tutte le info qui:
www.myspace.com/indottedalreale
indottedalreale.blogspot.com
e se le noste immagini senza adsl vi dovessero piacere a tal punto da volerle a tutti i costi potrete anche acqusistarle per soli 45 euro [parliamo di foreex da i metro per un metro] così, forse, rientreremo con qualche spesa!
Sunday, May 04, 2008
.:la lega degli uomini straordinariamente deficenti:.

Saif Al Islam, figlio del leader libico Gheddafi, fa sapere che se Calderoli avrà un ministero nel nuovo esecutivo le conseguenze per i rapporti tra Italia e Libia saranno catastrofiche.
In Italia, i riflessi politici dell’incidente di Bengasi furono immediati, con il premier Berlusconi costretto (supponiamo molto a malincuore) a sfiduciare il ministro invitandolo a dimettersi «subito». Analoga richiesta dall'opposizione, mentre fu sconcertante la replica di Calderoli, che si dimostrò non proprio costernato per l’accaduto: «Il problema non sono i morti di Bengasi o il governo italiano, qui c'è di mezzo l'Occidente» fu la sua acuta arringa.
Visto il precedente, l’affermazione di Saif Al Islam si presta ad essere letta non come una minaccia, come un diktat, secondo la definizione datane anche dall’opposizione, ma come l’enunciazione di un fatto. Ma che dichiarazioni ha rilasciato, in effetti, Al Islam? Non suona particolarmente minacciosa la nota diramata venerdì sera dall’agenzia ufficiale Jana, nella quale si precisava che Al Islam “fa presente la gravità della questione, anche se la decisione del nuovo primo ministro è considerata un affare interno che riguarda l’Italia”. Questa è una minaccia? Oppure è una constatazione? Con Calderoli ministro i rapporti italo-libici hanno la prospettiva di migliorare o quella di peggiorare? Più pesanti, invece, le dichiarazioni libiche che Calderoli sia da considerarsi il vero assassino delle vittime di Bengasi, ma almeno l’estrema inopportunità di quella bravata dovrebbe essere incontestabile. Il fatto che atteggiamenti del genere gettino benzina sul fuoco dello scontro di civiltà, anche. E da parte libica è comprensibile la richiesta di non ripetere un errore, che sull’altra sponda del Mediterraneo è associato a una carneficina.
NEW ITALIAN EPIC. SUGGESTIONI POCO ATTINENTI.
Tutti avrete visto il dibattito televisivo sulla forza della televisione con Biagi.
www.youtube.com/watch?v=65QGvs_K1kk
Avrete notato che Biagi e gli altri coglioni erano già morti. Pasolini non ancora. La sua affermazione di vitalità intellettuale è indisponente, una pacata arroganza che è umiliazione per i fuochi fatui che cercano di interagire goffamente. Rimane lui da eliminare. Perché tutto il resto è già inquinato e colluso. Defunto. Ma non zampetta nevrotico, l’idea della fine è nota, ma non lo atterrisce, la non-eternità consola invece di condurlo all’impazzimento. Pur conscio non cede al panico. Egli danza. Sulla monnezza. Lui che rappresenta l’epica di riferimento per questo paese che è morte e monnezza. Non è un caso che Saviano sia napoletano, non è un caso che la parte determinante di Gomorra sia dedicata allo smaltimento illegale dei rifiuti. Nulla è casuale. Nulla lo è. Mai. Constatazione che non rasserena, semmai allarma. Questo paese non riesce a staccarsi di dosso il marcio che si ribella e diventa propagine a tutti gli effetti. Il marcio in Italia rivendica identità, collegi elettorali. Pasolini porta la vita tra i morti, in uno sforzo inutile e smisurato. Anche Saviano si misura con l’epica dell’atto eroico che non sedimenta, il colpo di spada che fende l’aria. Porta speranza a una popolazione incapace di rinascere, che lo chiama Siano, in un gioco di parole che lo rende attiguo a Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino, morto ammazzato nel 1985. Immagino che la fine del pianeta si realizzi con l’estinzione della materia vivente. La mondezza ci sopravviverà. Vorrei scrivere cose non inutili prima di crepare. Vorrei muovermi con falcate ampie prima di cedere con le gambe molli. Niente zampettare isterico.
s.
Saturday, May 03, 2008
.:i paradossi del grillismo:.

leggi tutto!
foto: EF's Blog