Il 23 Ottobre 2009 le forze di sicurezza hanno avviato lo sgombero degli ''alloggi'' dei profughi afghani presso la stazione Ostiense (Roma). Entro dieci giorni verrà ultimato lo sgombero, senza provvedere a forme di accoglienza adeguate e alternative.
Proviamo a reagire, è importante, per tutti.
Il posto è facilmente raggiungibile da Piazzale dei Partigiani.
Qui la vista dall'alto: la cava che si vede è il luogo in cui dormono queste persone: http://maps.google.it/maps?ll=
4 comments:
una precisazione se mi permetti: le forze di sicurezza hanno provveduto allo sgombero e fra loro d sicuro c'era qualcuno che non condivideva il modus operandi
caro gaetano,
luisa, che ha posta l'articolo, di sicuro non vuole demonizzare la polizia tutta, ma una cultura dello stato di polizia in cui vogliono far versare l'Italia che è davvero pericoloso.
sappiamo, per esperienza diretta, che ci sono poliziotti che meriterebbero più visibilità e sostegno non per esaltare il loro ego, ma per dimostrare che c'è modo e modo di difendere una nazione!
g
Caro Gaetano,
grazie per aver letto e lasciato un tuo commento.
Non ero presente la mattina in cui lo sgombero è stato avviato, le forze di sicurezza so che hanno eseguito, condividendola o meno, un'ordinanza che veniva da ''forze superiori''.
Quello che più mi tocca è, infatti, l'ordinanza di ''bonifica definitiva'' del luogo, per quanto discutibile per condizioni igienico-sanitarie, in cui dormono i ragazzi afghani. Ancor più grave la mancanza di alternative, adeguate e dignitose, proposte agli stessi.
Purtroppo siamo sempre alle solite miei cari. Quando assistiamo alle politiche dal pugno chiuso anche quando una mano tesa invece risolverebbe molti problemi, ci incazziamo giustamente e ci viene voglia di urlarlo al mondo. L'importante (e questo voleva aggiungere la mia precisazione) è avere sempre presente che sia lo sgombrante che lo sgombrato sono persone. Ieri ho avuto una brutta esperienza e sono davvero avvilito. Sono stanco dei luoghi comuni, sono stanco di chi solleva lo sguardo ma non sa vedere dentro. Avrei voluto conoscerli uno ad uno i profughi afghani ascoltare le loro storie... Scusate lo sfogo, non è assolutamente un atto di accusa verlo l'articolo, è solo che io mi ci sono trovato tante volte dall'altra parte e tante volte ho dovuto inghiottire bocconi amari
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