Tuesday, August 25, 2009

Hikikomori Remix - M. Montanaro

Stiamo replicando movimenti, non gesti.

Il gesto tocca, il movimento sfiora.

Voglio esser toccato, non sfiorato.

Voglio una gran rincorsa.

Il fiatone, e tutto ciò che ne consegue.

Ma stiamo traslocando, intendo come razza.

Nella rete, trasportiamo i nostri spettri,

le nostre miserie risuonano solo un po’ più lontano,

ma sono tutte indovinabili, al posto giusto,

che è il posto loro, nient’altro che il posto loro.

Incazzati, figlio di puttana, bastardo, fa’ che ti si rompano

i coglioni

una volta per tutte,

questo puoi scriverlo, sul tuo social network.

Stiamo traslocando, trasportiamo bronzo,

replichiamo istinti e marchi di fabbrica in un altro regno,

consapevoli come lemmings che si sporgono sul burrone.

Ma c’è una ragazza: muta, inerme, disarmata.

Lei non può far nulla, contro questo esercito.

Niente di niente. Ha già perso.

Non esiste, perché non appare.

Non ha un sito, non ha un blog,

non sa niente di niente, non è intelligente,

dovrei resisterle,

temo.

marco montanaro

[qualcuno di voi conosce la mia passione per il Jiappone e per la sua profonda cultura. Ricevere una poesia senza ads dal titolo Hikikomori Remix mi fa pensare alle numerosi sincronicità della mia vita. Un grazie speciale all'incosapevole marco e vi ricordo che aspettiamo sempre le vostre liriche legate a mondo della tecnologia. per saperne di più, basta cliccare qui!]

1 comment:

Anonymous said...

bella storia!
fabius