Thursday, February 05, 2009

La tomba della salute e la barbarie del nostro silenzio

Hanno vinto loro. Hanno vinto perché noi ci siamo persi e, perdendoci, abbiamo perso di vista il valore dei diritti. Questa credo sia la verità di oggi e la realtà che abbiamo davanti agli occhi credo ne sia la dimostrazione.

La Lega è riuscita nel capolavoro di imporre un punto di vista che per ignoranza e crudeltà ha pochi eguali nella storia: il divieto di segnalazione degli immigrati irregolari che si recano presso le strutture sanitarie è stato cancellato dal voto al Senato, con l’ovvia conseguenza che partirà una campagna di terrore che avrà l’obiettivo di impedire agli irregolari l’accesso al diritto alla salute. Nel momento in cui questa normativa entrerà in vigore (manca il passaggio alla Camera), sarà praticamente impossibile avere una completa sorveglianza epidemiologica sulle malattie infettive e sarà molto probabile che sotto traccia trovino alimento delle forme di sanità clandestina, con tutti i rischi che questo comporta.

I medici potranno denunciare gli irregolari e questo rischio terrà molte persone ben lontane dagli ambulatori. Coloro che hanno votato questa norma stupida nell’impianto e nelle motivazioni, devono sapere che saranno responsabili delle conseguenze: il primo focolaio di epidemia potrà essere loro attribuito come conseguenza diretta della scelta di allontanare la popolazione migrante dalla cure del nostro Sistema Sanitario Nazionale. La salute ha dei
determinanti politici e questa banale verità è stata troppo alla svelta messa in ombra dal desiderio di perseguitare una minoranza che si reputa nemica.

Chi è curioso può passare qualche minuto a comprendere i nobili motivi che hanno spinto a insistere sulla cancellazione del divieto di segnalazione, basta dare un occhiata alle
pagine del testo guida di questa folle rivoluzione. L’intero Pacchetto Sicurezza, in realtà, è portatore di una logica che stravolge del tutto le fondamenta su cui si poggiava la convivenza nella nostra società. La schedatura dei senza dimora, le ronde, la trasformazione della normativa sui documenti sono le note armoniche di un progetto di devastazione.

In questo quadro la cosa più terribile sono il silenzio e l’indifferenza con cui la società civile sta reagendo. Senza alcuno scandalo palpabile si sta propagando un deserto che difficilmente potrà tornare fertile. Stiamo a guardare l’ennesimo dramma con la stessa rabbia inerme e la stessa speranza che qualcuno possa schiodarsi dal proprio comodo divano.

3 comments:

Unknown said...

Mi fa schifo il paese in cui vivo. Mi fa schifo il fatto che non si senta più nemmeno così forte questo schifo. Che chi non ha un permesso di soggiorno non possa curarsi in santa pace (e così qualcuno muore!), pena il rischio di essere segnalati.
Mi fa schifo che un ministro, quasi in santa pace, il giorno dopo che dei ragazzi banalmente hanno picchiato un uomo in quanto un po' meno bianco del dovuto (tra cui un ragazzo minorenne!?) dica che serve cattiveria coi clandestini. Mi fa schifo una Chiesa, così tanto attenta a prendere posizione sul caso di Eluana così immobile in questo rumoroso e assordante silenzio di fronte a questa barbarie.
Mi schifa il fatto che al male si risponda tranquillamente con altro male (i ragazzi rumeni artefici dello stupro a Guidonia stanno subendo violenza in carcere da chi teoricamente dovrebbe perseguire un' altra strada, e se qualcuno si azzarda a dirlo viene minacciato da noi buoni e bravi cittadini, tanto buoni e bravi da occuparci solo dei nostri affari, che per quanto importanti, non giustificano il non vedere ciò che sta avvenendo).
Non credo sia questo il mondo in cui dobbiamo e possiamo vivere, non credo siano queste le realtà in cui crescere, fare esperienza, incontrarci, respirare. Non credo sia questo che ci venga chiesto come uomini e donne, di fede e non, cristiani o musulmani, arabi o indù, ortodossi o animisti. Nessuno è escluso dalla grande responsabilità che si chiama vita e se possiamo ancora fare qualcosa, vi prego facciamolo! Partiamo per i mondi in cui i nostri amici vengono espulsi, conosciamo, accogliamo, respiriamo non solo l'aria di casa ma anche quella della porta accanto e anche quella acre di chi sta in difficoltà, ovunque si trovi.
Cambiamo rotta, apriamo il pensiero, rompiamo cancelli, proviamoci a buttare giù muri.
Sul muro di un palazzo, vicino a dove lavoro oggi ho letto: "la vera sicurezza è la possibilità di diritti per tutti/e".
Non so chi l'abbia scritto e perchè. Sono stata falice perchè mi sono emozionata. E allora questo schifo incanaliamolo in questo triste e nebbioso paese e facciamone tesoro per ripartire, ancora, ancora e ancora.

"Non so dove sto andando ma so che ci sto andando" FinedelleDanze, Bandabardò


Maddalena

Anonymous said...

Finalmente sono riusciti a fare paura anche a me. Non ho tremato davanti al linguaggio da assedio dei media nei mesi scorsi, non ho temuto per un solo momento di uscire per strada la sera, non ho mai guardato all'altro come un nemico.
Quando ho sentito per la prima volta di questa proposta mi sono detto "non passerà mai"...
ora, davvero, per la prima volta, ho paura.

and said...

...e quindi non abbassano l'iva a Sky?

Magari se insistiamo su questo punto qualcuno scende in piazza...
Oggi sono molto molto triste e preoccupato.