Thursday, October 16, 2008

.: se bastasse un cartone :.

Manuale semiserio* per una notte senza dimora


Una guida indispensabile per affrontare la prima notte senza dimora! Ci vediamo domani sera (17 ottobre) a San Lorenzo... il programma lo conoscete.




La scelta del posteggio (tra vergogna e paura)

Il posto deve essere sicuro. Per sicuro s'intende:
a) sconosciuto a tutti e isolato a tal punto che le probabilità che qualcuno lo scopra siano bassissime.

b) conosciuto da tutti, un posto più pubblico del pubblico. Nessuno si azzarderebbe a far del male agli altri davanti a troppi testimoni.
Insomma, gli sguardi languidi dei passanti possono generare pruriti insaziabili, ma la paura di essere aggrediti non ha eguali...



Bagagli

Posto che è indispensabile avere con sé un bagaglio di qualsiasi tipo e posta l'impossibilità di averne uno di senso compiuto (che abbia un tetto,un lavandino, un bagno, delle pareti, un letto)... Dato per assunto tutto questo non vi resta che concentrare i vostri sforzi per trovare buste o borsoni.
Buste e borsoni nei quali riporre giornali trovati, qualche avanzo, l'oggettistica più svariata (a costo che il peso vi travolga, ma per quello ci sono i carrelli).
Quando manca il necessario, qualsiasi cosa diventa indispensabile...


Dettaglio divino
Il vino. Conoscete anche voi le innumerevoli leggende sulle magnifiche doti “riscaldifere” del vino. Tanto magnifiche da essere invidiate addirittura dalle migliori famiglie dei Parioli, che pare stiano pensando di sostituire i costosi riscaldamenti.
La qualità del vino varia su una scala da zero a sbronzo, senza vie di mezzo. E’ fondamentale non sbagliare: deve essere assolutamente nel cartone (pena: esclusione dal giro). Qualcuno ci muore (perchè ricordate: il vino fa disperdere il vostro calore rapidamente!) ma chi ha provato a non berlo, chi ha provato a tenersi addosso la vergogna, il fallimento, le umiliazioni... è morto prima di sicuro.


La classe non è acqua
Se solo immaginate che la notte somigli alla sera (magari più buia, magari più lunga) siete assolutamente fuori strada.
La notte è un intreccio di cose certe e di cose possibili, densa di nemici che vanno conosciuti, guardati negli occhi e affrontati:


1. il freddo. Cresce rapidamente dopo le 23-24. Accelera e finchè resta solo - cioè asciutto - la vostra montagna di coperte potrebbe anche bastare.
2. l'anonimato. La notte è anonima. Un gruppo di ubriachi che vuole piantare grane o che vuole il tuo posto, può farlo... perchè di notte nessuno ha veramente un nome.
3. le intemperie. Se pioggia e vento possono rovinare le vostre scampagnate domenicali, figuratevi cosa possono fare alla vostra vita se vengono a trovarvi di notte, per strada.
4. l'umidità. Prima che giunga l'alba, il freddo trova la via per penetrare nelle vostre ossa. Dalla terra sale una fitta pioggia, violenta. Un cartone è raro che basti. Servirebbe qualcosa di impermeabile sotto... qualcosa che somigli a un pavimento, a un materasso, a un pizzico di dignità.


Il rifugio: elementi di ingegneria incivile.

Se il posto è isolato ci si può sbizzarrire arredandolo. I cartoni possono essere usati non solo per isolarsi dal terreno, ma per creare un nido che dia l'illusione di essere riparati. Qui non solo la tecnica, ma anche la creatività sarà utile.
Il posto scelto avrà una grande influenza sulla tecnica di costruzione da adoperare. "Incivile" ovviamente non è il rifugio, ma la tolleranza generalizzata che l'accompagna.
Adesso qualche consiglio, dal basso verso l'alto:

1. cartone. Il più economico degli isolanti...
2. chiudete ogni spiraglio
3. vestitevi come fagotti
4. cercatevi delle coperte. Quelle militari sono le migliori... non a caso trovarle è una guerra!
5. sappiate che tutto questo non basterà...


Ho conosciuto tutti estranei
Per fugare ogni dubbio residuo: non aspettatevi amici o, peggio, istituzioni. In alcuni momenti vi sembrerà di avere la consistenza dell'aria. Le istituzioni sono altrove e a fare altro. Altrove e altro, ricordate. Alla fine sarete attraversati solo da un mucchio di estranei.


Nessuno è perfetto

Vero. Se io sono per strada è anche perchè non sono perfetto. Ma voi che lasciate a questa imperfezione e al caso e alla sfortuna, il lasciapassare per azzerare la dignità di una persona (una?!)... vi sentite davvero migliori?

Buona notte a tutti ;)


*semiserio: è l'unico modo che ci permette di fare esperienza di una condizione che non incarniamo...

[pensato da postcrazia]


6 comments:

Anonymous said...

Da buoni amici io propongo di dividere equamente il tutto domani sera.....
.....io prendo il vino, tu l'umido!!!! Ci stai Giro?

Anto

Anonymous said...

Ah! Girolamo! Questa è una novità, una serata dormendo per strada col sacco a pelo! Ho dormito alcune notti per satrada in paesi diversi. Ero giovane a quei tempi e non avevo paura di niente che non mi provocasse paura. La realtà delle case è assurda, perché mi sembra assurdo condizionare gran parte della vita a procurarsi un posto dove vivere. Le case dovrebbero essere alla portata di tutti. Io non mi porterò i mattoni nella tomba, anche perché di tomba non ne avrò...tutt'al più un tombino...ahahahahah
Passo gran parte del mese a rimediare i soldi del affitto, che tutti dicono siano soldi buttat, perchè se ti compri una casa nessuno ti caccia via da lì, solo la morte. Allora potrei pensare che è preferibile che ti cacci una persona viva e che non sia proprio la morte a farlo, anche se uno safratto è sempre un dramma per molti. Molte volte gli altri decidono per noi. Il governo decide quanto fare pagare ad ognuno per poter rimanere in vita (?) e nella società. Se non rispetti questo semplicissimo e fottuto pensiero, ecco che vai per strada, coi cartoni e le poche cianfrusaglie che ti fanno pensare che ancora possiedi qualcosa.
Col passare del tempo ho lavorato per non avere. Il mio scopo è di avere la minor quantità di cose da sostenere e mantenere. E' strano, perché io mi mantengo grazie alle tante librerie ed armadi che i clienti mi chiedono perché non hanno sapzio dove mettere la loro roba.
Ho letto il tuo post e mi è sembrato chiaro e divertente (?), mi piace la tua convinzione nel fare le cose che pensi, mi piace il tuo lottare per cambiare le carte in tavola.
Non credo che passerò la notte fuori dal mio letto in affitto, ma mi piacerebbe fare un salto per ritrovarci.

Bella l'ìdea della banda e della musica.

Ti mando un grande abbraccio.
Nick

Anonymous said...

In generale, è bello poter scegliere

Anonymous said...

in generale, sarebbe bello poter scegliere

mauro pettorruso said...

esattamente

Anonymous said...

esattoria