Stillo a fatica
mattoni colorati
per costruire i miei sogni.
Insisto
come un rubinetto che perde
ad inondare la città.
Poi l’autobus frena,
dispotico
e tra gli sbuffi
e le nevrosi dei passeggeri
alzo la testa da mio libro
e respiro,
sornione,
la mia quiete.
3 comments:
Bella. Nel tuo stile. Inconfondibile.
e respiro,
sornione,
la mia quiete.
mi piace molto :)
grazie, amici!
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