Mo’ te pozzo riacchiappà.
Sortanto un sordino e so’ lì
margrado li monni
se frapponneno tra de noi.
C’occasione!
E ner mentre che stamo a ciarlà
ar cellulare
me sortisci zuzzurellante
si so’ felice.
Io rifletto - senza sapè perché-
che sto scatto alla risposta tua
me conta come dieci vorte pe' venì da te.
g
traduzione: Max
[Che Max mi perdoni se così non fosse, ma mi permetto di interpretare quello che sta accadendo: Max si sta divertendo un mondo a fare ste traduzioni.
Adesso non è che volgio fare il lecchino, ma questa cosa mi lusinga tanto tanto. Si sta creando un simpatico gioco intorno alle poesie senza adsl e oltre a divertirmi tutto ciò stimola la creatività e rende più solide le relazioni.
La poesia che avete appena letto in romanesco è questa qui ... speriamo arrivino altri dialetti]
No comments:
Post a Comment