Thursday, May 03, 2007

onde salmastre

Conchiglie di turchese perlate
trovate
per caso
sul bagnasciuga.
Come una buca
su cui cade il piede.
L'equilibrio inciampa
devastato
sul passo vuoto
che la gamba trova
proprio come
lo sguardo
che pensoso sabbieggia
in riva
e crolla sull'impronta
marina
di una spirale dove
eccheggia il mormorio del mare.
g
[Stasera ho un reading. Leggo io. Ma non solo. Leggiamo in 4. Poesie. Non tutte nostre, alcune sì, ma non tutte. Leggerò poesie intime e personali, che forse comprenderò solo io, ma va bene così. Oggi è un reading particolare, almeno per me.
La chiamerei formazione quella di oggi.
E' per questo che non lo sto pubblicizzando sul blog. Non è per propraganda che sto scrivendo questo post, chi deve venire verrà, punto. Ovviamente se qualcuno volesse delle informazioni sa dove trovarmi.
Scrivo questo post perchè ho bisogno di fare il punto della situazione. Mentre scrivo penso, anzi: immagino. Vedo delle scene che sono pensieri, fatti, concetti, momenti. Per dirla con un po' di retorica (tanto cara in questo tempo che viviamo) è un flusso di coscienza, ma scisso, dissociato.
Patologico.
Perchè accade mentre scrivo. In poche parole sono al lavoro e la gente mi vede digitare allegramente e capisce ciò che vede, in realtà io sono da un'altra parte, a fare altre cose a trarre altreconclusioni...]
colonna sonora:

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