Wednesday, March 18, 2009

addio

[oggi avevo il mio consueto appuntamento con il laboratorio di scrittura con i senza dimora. oggi ho saputo del suicidio di una mia copagna di liceo. Non posso dire che eravamo amici. Di sicuro lo siamo stati, ma è passato tanto tempo. al laboratorio non ho pensato ad altro e se mi conosco bene ci ripenserò ancora in futuro. la vita è davvero complessa, ma non sto qui a perdermi in riflessioni esisteziali che non porteranno a nulla. oggi avevo un laboratorio di scittura sul giornalismo con persone che soffrono tantissimo. con individui che sono vagoni (e non uso questo termine a caso) di dolore e solitudine. oggi ero distratto e distante. non me ne vogliano se li ho trascurati. ma pensavo a te, ilaria. questo è il mio saluto]

Sulle pagine

del mio quotidiano

solo disgrazie

fronte retro.

Eppure

tra tutto il dolore del mondo

non trovo il mio.

Nemmeno un trafiletto

a raccontare la tristezza

della tua assenza.

Au revoir mon amie

Esque tu es content maintenant?

J’espere!

Richiudo il giornale

con cura

e la speranza di distrarsi

svanisce

nella consapevolezza

che conoscere le disgrazie altrui

non ci rende meno soli.

3 comments:

suzanne said...
This comment has been removed by the author.
suzanne said...

"Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere?"
alice

matreus said...

Se i giornali fossero specchi capaci di riflettere la forma del mondo, leggendoli, spesso certe piccole storie immense ci farebbero piangere, altre invece sorridere; ma si sà, i riflessi appannati di certe nostre creature rasentano l'inumanità e l'apatia spenta dei giorni peggiori.

Non hai bisogno di conoscere un anima in volo verso il cielo per augurargli buon volo.

Ti sono vicino.