Sunday, October 12, 2008

.: onestà intellettuale e altri drammi esistenziali :.

[Sono un volontario di INSIEME NELLE TERRE DI MEZZO. Partecipo all'organizzazione de La notte dei senza fissa dimora da anni. Mi batto per un mondo equo e solidale. Il percorso per raggiungere i nostri obbiettivi è difficile da delineare e, a volte, eventi trasversali difficili da posizionare sullo spettro dell'etica si rivelano efficaci, altri per niente.
Però io non sono Insieme nelle Terre di Mezzo. So quanto all'interno dell'associazione ci si batta per combattere il marcio di questa società. L'ho sperimenato.
Ma io sono girolamo grammatico e questo deve essere chiaro a chi ha deciso di darmi fiducia nella realizzazione de La Notte romana. Deve esser chiaro perchè ho preso degli impegni, c'ho messo la faccia, ho sudato sangue. Quindi ho il dovere di far sapere a chi mi ha appoggiato che LA NOTTE DEI SENZA FISSA DIMORA è un evento nazionale, ma che ogni città ha le proprie modalità di gestire la cosa.
Detto ciò vi segnalo un post interessante su una decisone opinabile dell'Associazione di cui io ho avuto notizia dall'esterno...
spero che commentiate, illuminandomi!
Ne ho bisogno!]

Ma davvero qualcuno pensa che l’accostamento di questi due simboli, quello di IKEA che celebra il consumismo contemporaneo con quello di chi non ha nulla (ma nulla per davvero), possa portare da qualche parte? L’accostamento è talmente paradossale che ho faticato a convincermi che non si trattasse di un fotomontaggio.

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[ovviamente evito di commentare la locandina scelta... evito nonostante sia una violenza contro me stesso!]

15 comments:

said...

purtroppo non mi meraviglia quello che sta succedendo...la giornata per la lotta contro la povertà sappiamo bene da chi è organizzata...e onestamente so che con certe organizzazioni, spesso ipocriti motori di meccanismi perversi, non ci si puo' identificare, soprattutto eticamente..
La Notte del 17, per quel che mi riguarda, la trascorrero' con chi ha consapevolezza di cio' che sta facendo e non si lascia comprare da allettanti e seducenti proposte di chi permette che il Mercato penetri spudoratamente anche lì dove è principale causa di gravi disagi.

girolamo grammatico said...

graziè Lù!

Anonymous said...

caro fratello,
purtroppo è tra le righe che chiunque voglia organizzare qualcosa lo potrà fare solo a "CERTE" condizioni, il punto però sta nel fatto che non bisogna mettere troppa enfasi su queste cose.
quali condizioni? le leggi del mercato? il fatto che si vendano le guerre come prodotto di scontri ideologici quando invece si parla sempre e solo del vecchio denaro?

io il miracolo non lo voglio da Ingvar Kamprad, io lo voglio da te. d'altra parte dove starebbe il vero dramma nell'avere questa iniziativa col logo dell'ikea o non averla affatto?
quanto al discorso dei 110 euro è sì peloso, però si appoggia ad una platea che comunque avrebbe speso quella cifra da ikea. magari è stato contrattato male, ma nessuno verrà a chiedertene conto.

qualsiasi cosa tu ne pensi, il vero piede di dio in terra sta nelle intenzioni di chi vede chi sta male e non riesce a stare con le mani in mano, dio è empatia. SOLLECITUDINE, in una parola.

tutto il resto è mercato, chi non vuole "sporcarsi le mani" con certi compromessi sappia che non si può nemmeno suicidare.

sono le regole del gioco e ti dico questo, se riesco a staccare prendo un treno e vengo. ma lo saprò solo venerdì sera.

ti prego continua a crederci, continua, continuiamo.

siamo noi gli eroi della nostra vita, potremmo anche riuscire a fare qualcosa di buono, no?

ti abbraccio forte.

Anonymous said...

più che sull'etica mi concentrerei sul fatto che posta così è esclusivamente una trovata pubblicitaria a tutto vantaggio di Ikea...

mi chiedevo (e sinceramente mi piacerebbe sapere) con quale intenzione è stata accettata una cosa del genere dall'associazione di Terre di Mezzo: mi piacerebbe sapere in che modo immaginavano che questa iniziativa potesse giovare alla causa dei senza dimora

io credo che "normalizzare" una situazione di scandalo sia molto dannoso

Anonymous said...

ciao,

io credo che sia molto più dannoso parlare e ragionare per luoghi comuni, vivere con i paraocchi ecc. ecc.

@ girolamo: ikea spinge al consumismo? dipende dai punti di vista. il mio è che ikea vende mobili a prezzi che anche il sottoscritto può permettersi. dobbiamo criminalizzarla perché è una grande azienda? quando commercio equo, artigiani del legno certificato ecc. mi proporranno prezzi sostenibili anche per le mie tasche, allora ne potremo riparlare.

dopo aver lavorato per sette anni come giornalista del mensile "Altreconomia" mi sono sinceramente stufato dei toni da barricadero di chi vuole vedere il male solo e soltanto da una parte. con questo non sto assolvendo ikea (che può e deve migliorare sotto diversi fronti, ed è giusto denunciare i comportamenti sbagliati, quando ve ne siano), ma vorrei invitarvi a riflettere: la ricerca della collaborazione di solito è meglio e più fruttifera che non il muro contro muro.

@ mauro: io credo che l'operazione giovi alle associazioni (e di conseguenza ai senza fissa dimora) che riceveranno le coperte, o no? i commenti letti su questo blog mi paiono piuttosto superficiali.

ciao,
davide

(dipendente di Terre di mezzo: lo dichiaro per fugare ogni equivoco. io con l'associazione Insieme nelle Terre di mezzo non c'entro, faccio altro nella vita. però, se volete, adesso scatenatevi pure nel dire che sono di parte...)

girolamo grammatico said...

io sono molto d'accordo con davide, solo che è innegabile che una collaborazione debba essere futtifera, ma in questo caso io non vedo il ritorno nè per l'associazione, nè per i sfd!
perchè?
perchè ci sono centinaia di sperienze pregresse di raccolta coperte che non hanno avuto bisogno di far incassar 90 euro a nessuna azienza.
i city angels, che non amo particolarmente, hanno fatto una raccolta coperte mettendo gelgi annunci su alcuni quotidiani e ne hanno raccolte centinaia.
io mi chiedo: con tuutti i percorsi possibili, con tutte le possibilità...
proprio questa bisognava scegliere!
proprio quella che va a vantoggio solo di un'azioenda?
non c'è bisogno di convincere la gente a portate una coperta usata con 10 euro di sconto su una spesa di 100 euro. te le portano ugualmente e lo dico per esperienza vissuta!
e poi, perdonami, ma lo dico senza vena polemica, non è più superficiale non pensare un percorso creativo slegato a logiche ambigue che i nostri commenti?

and said...

Da uomo di pubblicità credo che Ikea potesse fare un piccolo sforzo in più perchè il tipo di offerta è veramente poco interessante. Mi viene da pensare che l'accordo sia stato raggiunto in poco tempo e senza nessun coinvolgimento del marketing nazionale Ikea. Un elemento da valutare è quanto Ikea comunichi l'iniziativa e questo si può far crescere la notorietà dell'evento. D'altronde non credo che l'iniziativa Ikea vada a pescare dal gruppo di volontari ma semmai prende chi non ci avrebbe nemmeno pensato ad un mondo senza dimore ergo senza Ikea.

Anonymous said...

girolamo, anch'io scrivo senza intenti polemici: non so come sia nata la collaborazione tra Ikea e "Quelli della Notte", però si tratterebbe di una leggerezza commessa da alcune tra le principali associazioni milanesi a occuparsi di senza dimora: Insieme nelle Terre di mezzo, Casa di Gastone, Ronda della Carità, Croce Rossa-unità di strada, Cena dell'amicizia...

e poi tieni presente che ikea mica ti obbliga a spenderlo quel buono. tu puoi anche portare la coperta e stop.

ciao,
davide

girolamo grammatico said...

ovvio che non dobbiamo per forza spenderlo, ma rimane una modalità disparitaria su tutti i fronti. L'ikea passa per etica.
L'ikea ti aiuta ad aiutare.
L'ikea ti regala soldi x una buona merce omologante.
Il senza fissa dimora rimane per strada.
Il senza fissa dimora non conoscerà nessuna persona nuovo (isolato era e isolato rimane) perchè tutti quelli che vogliono aiutarlo sono all'ikea.
Il senza dimora non farà parte del processo di assistenza (modalità fondante x inculderlo socialmente)
detto questo la notte invita la cittadinanza a dormire per strada con i senza tetto, non ad andare all'ikea, cosa che accadrà a causa della potenza mediatica che ikea.
in + passerà un metamessaggio: così faccio solidarietà, mi pulisco la coscienza! mentre sappiamo che è così che non si deve fare.
e poi parliamoci chiaro: chi va all'ikea con la coperta lo fa per i 10 euro di buono, altrimenti invece che spostarsi fino a lì e fare la fila per dare la coperta e ricevere il buono potrebbe di sicuro:
a) consegnarla direttamente a un senza tetto sotto casa
b) consegnarla alla parrocchia, ente, associazione o amico che da anni fa questo

in entrambi i casi non credo che tutti quelli che andranno all'ikea con la coperta non avranno mai incontrato nella propria vita il caso a o b.
mi sembra statisticamente improbabile (consederando che la notte dei senza dimora è all'VIII edizione)

cmq, bella riflessione, complimenti a tutti!

Anonymous said...

@ davide: se trovavi superficiale questa discussione potevi scegliere di non partecipare...

sono d'accordo con "and" sulla premessa (l'offerta di ikea è veramente poco interessante) e aggiungo che anche il modello di comunicazione adottato tende ad omologare la festa al linguaggio Ikea e non viceversa

la faccio breve perchè alla fine i senza dimora rischiano per l'ennesima volta di scomparire dall'orizzonte della nostra attenzione, anche nella notte a loro dedicata

è una cosa che succede con una regolarità impressionante e spero che non si ripeta anche questa volta

said...

rispondo al primo commento di Davide e chiedo scusa se questo intervento si discosterà solo apparentemente dalla Notte dei Senza Fissa Dimora.

Tue autogiustificazioni a parte (ex giornalista di 'Altreconomia' o dipendente di Terredimezzo), penso che sia fondamentale, visto il momento storico che stiamo vivendo, essere profondamente consapevoli di ogni azione che compiamo.
Personalmente se i prezzi del mercato equo sono troppo alti per le mie tasche, prima di acquistarli da Ikea ( http://www.chainworkers.org/node/362 ) penso prima a quanto realmente mi servano.
Non conosco personalmente le associazioni di Milano da te citate, ma è probabile che si sia trattato di una loro leggerezza.

Quanto al muro contro muro: se decido di boicottare le multinazionali è perchè ho studiato in modo analitico i meccanismi su cui si basano. Il boicottaggio è purtroppo l'unica arma effettiva e alla portata di tutti per affermare i diritti di chi viene sfruttato in fabbrica e quelli dei consumatori che spesso, per comodità, agiscono superficialmente.

sicorace said...

sarebbe interassante sapere quale motivo ha spinto l'associazione o il suo responsabile a prendere questa decisione...per esperienza so che queste cose vanno discusse e decise insieme e non credo che i tuoi compagni la pensino diversamente da te...e cmq è vero, ikea fa un minimo sforzo per una visibilità allucinante e "noi" glielo permettiamo?
il consumismo ha vinto un'altra volta...ma stai tranquillo che chi ti conosce bene sa chi sei e come agisci! tu fai il tuo che la gente intelligente capirà...besos.

Maggie C. said...

dico solo due cose.
1 ikea non commette gravi errori, fa solo mobili di scarsa qualità ma li sa vendere, vende, che si pretende è lo scopo per cui è stata messa in piedi, vende mobili anche quando regala coperte.
2 no, non accetto compromessi, ho smesso di accettarli anni fa, i compromessi col mercato, con le aziende, col liberismo, col marketing, li fa qualcun'altro. e non è per fare i duri è perchè è così, quindi per favore non diciamo in giro che i compromessi fanno parte del gioco e bla bla, fanno parte del gioco di qualcun'altro.
3 continuerò nella mia vita a capitare da ikea per comprare un mobilino che proprio non posso non comprare o per fare un giro come allo zoo, forse più come allo zoo.

Anonymous said...

Io credo che a questo punto dovremmo farci una domanda: perchè venerdì sera andremo a dormire in piazza? Perchè fa figo? Perchè così salviamo il mondo? Per divertirci? Non lo so, io credevo che la Notte fosse un momento per dare visibilità a qualcuno che di solito non ne può disporre. Non si salveranno i senza dimora venerdì, per quello ci sono le associazioni che lavorano sempre, che s'ammazzano di fatica e spesso non riescono a raggiungere i risultati che vorrebbero, e la Notte è per dare visibilità anche a loro, per farle parlare e denunciare i problemi di tutto un anno e più. Ora io credo che non sia possibile dare visibilità a due realtà opposte: le aziende e chi è escluso dal mercato, una delle due passerà in secondo piano (parlo ovviamente per il popolo dei non addetti ai lavori a cui io credevo la Notte fosse indirizzata)e se parliamo di rapporti di forza, chi credete che possa vincere?
non è tanto o non solo questione se Ikea sia più o meno etica, il punto è: la Notte è o dovrebbe essere per i Senza Dimora, siamo sicuri che Ikea non monopolizzi l'attenzione?
Non so, sono spunti per riflettere...

M.

and said...

Io non credo che Ikea diventi un'azienda etica per qusto "impegno" che impegno non è nei confronti dei Senza fissa dimora. Chi non si preoccupa di eticità del commercio (per me è un ossimoro ma visto che più su si parlava di boicottaggio...) si preoccuperà poco dell'iniziativa. Sono fermamente convinto che uno non vada indifferentemente a portare un materasso vecchio da Ikea o in strada. Mi seguite? Sono mondi diversi che però sono lo stesso mondo: conosco alcuni di voi, so che mobili avete in casa, ma so che siete abbastanza intelligenti da non confondere i piani di riflessione solo perchè avevate bisogno di "ASPVIK" il pensile a giorno che all'Ikea costava meno che da qualsiasi altra parte. Il problema è semmai l'offerta che fa schifo ma potrebbe pure essere un vantaggio:
"guarda qua, se porto il materasso vecchio quello della zia giù in garage mi danno... 10 euro??? Spendendone 110? Ma brutti miserabili del ***** sai che faccio io lo porto in strada e ******* Ikea..."

In bocca al lupo ragazzi.
Non so se ho scritto qualcosa di condivisibile ma spero almeno vi tiri su il morale...

besos
a.