I poeti telemondani
cantano ostici versi:
provocatori e ribelli
proferiscono witz
e litigiosi contendono
(in violente tenzoni)
contro nuovi politici
e fresche modelle.
I pittori di via Margutta
posano statuari
nell'immenso teatro:
poi si animano al passaggio
del pubblico acquirente
ostentando parvenze
(nei modi e nella voce)
di artisti già andati.
I romanzieri famosi
si ritirano adombrati
(rarefatte le loro comparse)
e puntuali ricompaiono
quand'è prossimo il Natale
brandendo orgogliosi
il loro ultimo sforzo.
Io, tacito osservatore
attento passante...
strimpello sterili versi
scagliando anatemi.
E mi morde l'invidia.
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7 comments:
mitico
-senza parole-
Ciao Girolamo, sono passata di qua per lasciarti i miei saluti.
A presto
Carissimo Girolamo, da quando il caro Morgan, mi ha fatto conoscere la storia di Gramos, ho cercato di aiutarlo nel mio piccolo. Ho ordinato il libro e fatto le donazioni.
L'ho fatto con tutto l'amore. E ancora mi sto cervallando per farmi saltare fuori qualche idea.
Ti abbraccio forte.
E' una poesia splendida!
ricompagliono?
Senza adsl va bene..., ma senza un po' di ortografia...!
no no...l'ortografia c'è...è la connessione a fare scherz..zi...zi!
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