Tuesday, May 25, 2010

il senza dimora sull'iphone - fai anche tu un po' di volontariato, virtuale!

Cliccando sull'immagine a sinistra finirete su un'articolo del sito di Repubblica che parla di un'interessantissima iniziativa dell'associazione benefica Depaul Uk .
Dal sito, l'associazione sembra fare delle cose molto utili per i giovani senza dimora inglesi. il sito è l'emblema della comunicazione odierna: fruibile, sicuro, efficace, patinato. Insomma questi hanno capito come si lavora, come si affabula, come si parla alla gente nel 2010.
Quindi 10 a 1 per loro. Ma quest'articolo mi ha fatto venire la dermatite agli occhi. L'articolo dice che hanno realizzato un'applicazione per iPhone che emula il Tamagotchi, ma invece di infilarti un animaletto che ti dice quando ha fame e quando deve cagare, ti infilano un senza dimora che ti dice quando ha fame e quando deve cagare. La stessa cosa insomma, solo che la pet-terapy virtuale non è più trandy e quindi sono passati alla "virtual - human - terapy". Però io mi faccio un po' di domande:
1 - visto che l'applicazione lavora sui bisogni primari dell'individuo [mangiare, lavarsi, etc] cosa differenzia i senza tetto dagli animali?
2 - si legge che bisogna anche riscaldarli e tenerli lontano dai guai, quindi è assodato che chi vive per strada si mette nei guai? non c'è scampo? diversità?
3 - E la storia del senza dimora, chi la racconta? Quel susseguirsi di traumi, ferite, solitudini che hanno distrutto la dignità umana sfociando nell'imbarbarimento della strada chi la spiega al proprietario dell'iPhone?
4 - Ma con tutti i senza dimora che ci stanno in giro, uno per capirne qualcosa e per sostenerli, deve proprio infilarseli nel telefonino per 3 giorni?
Ma siccome a me piace proporre alternative e non criticare a fondo perduto, sarebbe bello se la Depail UK proponesse alla Publicis London un'applicazione per iPhone in cui, per un anno, ti si istalla un operatore sociale, con le sue frustrazioni, la su impotenza, le sue solitudini, il suo stipendio da fame, i suoi turni, le sue emergenze, i suoi silenzi, le sue fatiche...
Questa sì che sarebbe un modo per avvicinare chi ha l'iPhone [che non è il 90% della popolazione] verso il mondo del disagio senza offendere la dignità umana, perchè un senza dimora non è un animale da salotto, n'è un'applicazione per donazioni benefiche.
Il senza dimora è...
vi piacerebbe se ve lo dicessi, vero?
E invece non posso, non sarebbe giusto. Posso proporvi un'applicazione per la mente e per il cuore: un po' di sano volontariato: una volta a settimana, per 3 anni anbrebbe bene, per cominciare!

5 comments:

said...

Che meraviglioso esempio di occasione colta per trasformare un messaggio tanto demenziale, la proposta Depaul Uk, in qualcosa che non sia distruttivo e controproducente...

girolamo grammatico said...

Sapere che mi leggi fin dal marocco... mi lusinga da impazzire!
:*
g

Unknown said...

Bella notizia per me... che ho fatto fuori almeno mille tamagotchi, non solo facendo suicidare il cagnolino, ma mordicchiando i tasti, imbevendoli di saliva che inevitabilmente destabilizzava il sistema elettronico interno fino a portarmi a calpestare istericamente la scatolina...
Bella notizia per me... che lavoro per la pace e i diritti umani e che ho appena scritto alla Depail UK di proporre alla Publicis London un'applicazione per iPhone in cui per un anno ti si istalla oltre all'operatore sociale, una donna capricciosa, precaria, in preda al panico, depressa e poi euforica, consapevole di essere -se ci si mette- più fastidiosa di un prurito permanente sulle chiappe...
insomma, proprio una BELLA NOTIZIA, vado a comprarmi l'IPhone!
flò

girolamo grammatico said...

inventiamoci qualcosa di più POPolare... che ne so, un'applicazione per telefono fisso, eh?!

girolamo grammatico said...
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