Saturday, September 15, 2007

.: MANIFESTIAMO : diamo voce a chi non può parlare :.



18 Settembre – Giornata mondiale dei prigionieri di coscienza eritrei



Manifestazioni contemporanee in tutto il mondo


davanti alle AMBASCIATE DELL’ERITREA



Protesta contro le incarcerazioni arbitrarie, le persecuzioni, la tortura, il servizio militare forzato ed ogni altro abuso dei Diritti dell’Uomo compiuto dal regime dittatoriale eritreo ai danni della popolazione.



Le persone scomparse in Eritrea in completo isolamento in carceri segrete sono migliaia: dissidenti politici, giornalisti, religiosi, studenti e intere famiglie colpevoli solo di aver espresso opinioni.


L’intero paese è diventato una grande, unica prigione.


(Vedi: rapporto Eritrea 2006 - Amnesty International http://www.amnesty.it/ )



La tua presenza il 18 settembre davanti all’ambasciata eritrea del paese in cui vivi, può salvare molte vite. Per poter partecipare informati presso chi ti ha dato questo volantino. Scegli di difendere i diritti umani e unisciti per un giorno al coro di chi chiede:



PACE, DEMOCRAZIA E GIUSTIZIA PER IL POPOLO ERITRE0



Luogo d’incontro Piazza della Repubblica dalle ore 08.00-09.00


Inizio sit-in davanti all’Ambasciata Eritrea 09.30 – 12.00


Via Boncompagni, 16


Inizio sit-in davanti al Parlamento Italiano 16.00- 18.00


Montecitorio



Fai girare questo volantino il più possibile



Roma 18 settembre 2007


COMUNICATO STAMPA

A.H.C.S & A.H.E.I: Chiedono la libertà per politici, religiosi, giornalisti, studenti attualmente nei carceri segrete in eritrea, e il rispetto dei diritti Civili e Umani in Eritrea. E la soluzione finale del conflitto con l’Etiopia.


L’A.H.C.S (Agenzia di Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo) A.H.E.I (Associazione Hadinet Eritrawyan in Italia) coordinando la manifestazione del 18 settembre 2007 vuole richiamare l’attenzione di tutta la comunità internazionale sulla situazione interna del nostro paese e alle violazioni dei diritti Umani e Civili dei nostri concittadini in Eritrea. Abusi perpetrati e motivati dal governo eritreo a causa dell’irrisolto conflitto con l’Etiopia, un movente per non avviare il processo di democratizzazione del paese.


Manifestiamo per chiedere che le persone scomparse in Eritrea in completo isolamento in carceri segrete sono migliaia: intere famiglie colpevoli solo di aver espresso opinioni. L’intero paese è diventato una grande, unica prigione. Vedi: rapporto Eritrea 2006 – Amnesty International www.amnesty.it


Chiediamo alla Comunità Internazionale che facciano rispettare la risoluzione dell’ Aprile 2002, che ha deciso il confine dei due paesi in lotta.


Facciamo anche presente, la situazione di migliaia di cittadini eritrei richiedenti asilo politico e rifugiati politici, riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, attualmente nei carceri Sudanesi o Libici, come quello di Misratah, 250 km a est di Tripoli, più di 600 eritrei di cui 60 bambini al di sotto di 12 anni fino ad alcuni che stanno per nascere. Preoccupante lo stato di salute dei detenuti, la diffusione delle malattie polmonari come tbc, oltre a scabbia e dermatiti, attacchi di asmatici, problemi intestinali, e gastriti. E intanto l’Acnur si prepara a giocare l’ultima carta. Si sono recati in Libia una commissione di funzionari Acnur dall’ufficio regionale di Beirut, in Libano, per intervistare i detenuti di Misratah e coordinare gli sforzi per accogliere i rifugiati in paesi europei e americani, con programmi di resettlment, con particolare attenzione alle donne e bambini.


L’Alto commissariato starebbe facendo pressioni anche sul Ministero degli interni italiano. Il Ministro Giuliano Amato, sembra disponibile ad accogliere una cinquantina di persone, riteniamo questa cifra cosi irrisoria solo come un primo passo verso una maggiore disponibilità a concedere visti di ingresso per motivi di richiesta di asilo politico, perché pensiamo che questo metodo debba far parte alla lotta all’immigrazione clandestina. Serve un ingresso legale e protetto per richiedenti asilo politico, in assenza di ciò si vedono costretti ad affidarsi ai trafficanti di carne umana, con tutto quello che ne consegue.


Tutti i partecipanti alla manifestazione confluiranno alle ore 8,30 a Piazza della Repubblica, per poi spostarsi per un sit-in davanti all’ambasciata dell’Eritrea, in via Buon Compagno,16 successivamente alle ore 16.00 si trasferiranno davanti al Parlamento Italiano dove consegneranno una lettera al Presidente On. Bertinotti.

L’A.H.C.S & A.H.E.I chiedono il sostegno e collaborazione di tutti per destare l’attenzione dell’opinione pubblica e istituzionale a questo dramma che sta vivendo il popolo Eritreo in patria e in diaspora.

Per tanto invitiamo tutti gli organi di stampa a dare voce a questa iniziativa delle comunità di Eritrei in Italia, che chiedono al governo Italiano a farsi carico di questo dramma nelle sedi UE, ONU.

Per ulteriori informazioni:

UFFICIO STAMPA A.H.C.S & A.H.E.I

Tel. 3384424202 E-mail: agenzia_habeshia@yahoo.it

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