Poesie senza ADSL - seconda vita

Il bar in cui ti ho conosciuta
non esiste più.
Oggi c'è una galleria d'arte.
Ce lo siamo chiesti spesso
- ricoridi? -
che senso avesse
un bar
dove nessuno ha sete.
Dove bere è inutile
quanto il sedersi o lo stare in piedi.

Eppure è lì che ti ho trovata
in quell'osceno rituale
che ci portiamo appresso
da questo mondo.

Non bevemmo nulla
com'è ovvio,
ma chiacchierammo
rimanendo estranei
per riduerci all'essenza.

Spontanei.
Senza i pregiudizi
della nostra prima vita.

Poi tutto finì
e la tristezza mi raggiunse
pure qui
fuori dal web.

g

[Buona settimana a tutti! Questo è un periodo davvero ricco di cose. spero di riuscire ad aggiornare il blog come si deve e a raccontarvi tutte le iniziative che stanno partendo in giro per roma (e non solo). Quest'oggi non ho molto tempo, quindi piuttosto che vomitare l'impossibile in pochissimo tempo vi lascio con la mia orribile voce che conduce la quarta puntata di RADIOLIT!!!

N.B.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: Una mia collega affitta una stanza, piccola, dal primo luglio sulla prenestima a 380 euri... chi fosse interessato]