L'estate volgeva alla fine, tra meno di una settimana sareebbero tornati tutti a casa e Marco non l'avrebbe rivista più, oppure se era fortunato ci sarebbe voluta la prossima estate.
Decise che doveva dare un taglio alla sua timidezza, il giorno dopo in spiaggia si sarebbe avvicinato a lei ed in qualche modo avrebbe fatto la sua conoscenza.
"Dove troverò il coraggio e la forza per non diventare rosso come un peperone? Non lo so, ma devo farcela!" al mattino si depilò, indossò il bikini che pochi giorni prima aveva comperato alla svendita e con l'asciugamano in spalla si avviò verso
la spiaggia.
Gloria stava già lì, con la sua evidente abbronzatura, i suoi muscoli prorompenti. Stava lì come una statua di bronzo, immobile, un punto fermo tra il via vai della gente di fantozziana memoria che corre per accaparrarsi il posto in prima... "spiaggia".
Aveva l'aria di colei che non sa di essere affascinante, che non ne è cosciente, impassibile ed insensibile alle altrui occhiate ed alle altrui bellezze.
Gloria... forse 250 anni prima srebbe stata diversa. Ora aveva un leggero pizzetto, un po' di peluria sulle gambe, duo occhioni rossi con dei capelli blu che sembravano di seta. Aveva uno sguardo di pietra ed un sorriso metallico.
Cosa più di lei l'aveva affascinato?
L'insieme, l'insieme di quelle piccole cose che le conferivano tutta la sua grazia.
Si fece coraggio, avanzò fra la sabbia di cemento e le fu di fronte.
Il sole lo colpiva alle spalle e la sua ombra oscurò il corpo di Gloria.
Lei aprì gli occhi..... Cosa ci faceva quel moscerino davanti al suo viso?
Decise che doveva dare un taglio alla sua timidezza, il giorno dopo in spiaggia si sarebbe avvicinato a lei ed in qualche modo avrebbe fatto la sua conoscenza.
"Dove troverò il coraggio e la forza per non diventare rosso come un peperone? Non lo so, ma devo farcela!" al mattino si depilò, indossò il bikini che pochi giorni prima aveva comperato alla svendita e con l'asciugamano in spalla si avviò verso
la spiaggia.
Gloria stava già lì, con la sua evidente abbronzatura, i suoi muscoli prorompenti. Stava lì come una statua di bronzo, immobile, un punto fermo tra il via vai della gente di fantozziana memoria che corre per accaparrarsi il posto in prima... "spiaggia".
Aveva l'aria di colei che non sa di essere affascinante, che non ne è cosciente, impassibile ed insensibile alle altrui occhiate ed alle altrui bellezze.
Gloria... forse 250 anni prima srebbe stata diversa. Ora aveva un leggero pizzetto, un po' di peluria sulle gambe, duo occhioni rossi con dei capelli blu che sembravano di seta. Aveva uno sguardo di pietra ed un sorriso metallico.
Cosa più di lei l'aveva affascinato?
L'insieme, l'insieme di quelle piccole cose che le conferivano tutta la sua grazia.
Si fece coraggio, avanzò fra la sabbia di cemento e le fu di fronte.
Il sole lo colpiva alle spalle e la sua ombra oscurò il corpo di Gloria.
Lei aprì gli occhi..... Cosa ci faceva quel moscerino davanti al suo viso?
[Ecco un nuovo contributo. Me lo invia una excollega, ma quando si fa una certo lavoro ... con amore e dedizione ... si è sempre colleghi!]
2 comments:
già, che ci faceva?
STRITOLATO IN UN CASSONETTO KILLER! Andate sul mio blog e aiutatemi a firmare la petizione contro la Caritas!
Grazie e scusami il disturbo.
http://www.acmedelpensiero.blogspot.com/
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